Una collezione d’arte italiana va in asta per ripagare i debiti della ministra Daniela Santanchè

Da Gianni Piacentino a Elisabetta Benassi e Massimo Bartolini, sono tanti gli artisti italiani che erano stati acquistati da una società presieduta fino al 2021 da Daniela Santanchè e fallita a fine 2024, che ora tornano sul mercato per la liquidazione giudiziale che deve ripagare i debiti contratti

Si aprono le iscrizioni per le offerte telematiche il prossimo 19 maggio 2025 fino al 19 giugno e termina il 20 giugno 2025 l’asta di una collezione d’arte italiana che, scopriamo ora, era in pancia alla società lombarda di prodotti biologici e naturali Bioera, presieduta fino al 2021 dalla ministra del Turismo del governo Meloni Daniela Santanchè e che ha avuto tra gli amministratori l’ex compagno della senatrice di FdI, Canio Giovanni Mazzaro. 
A occuparsi della vendita fallimentare sarà Kruso Art, il nuovo brand della casa d’aste milanese Art Rite, con la società di aste giudiziarie Pado del Gruppo Avacos.

L’asta giudiziaria per liquidare i debiti dell’ex società della ministra Santanchè

Il tribunale fallimentare di Milano ha, infatti, disposto il 4 dicembre 2024 la liquidazione giudiziale per la società del bio-food Bioera. E a colpire la nostra attenzione è naturalmente non tanto la vicenda in sé, quanto l’offerta in asta di una collezione d’arte italiana di un certo interesse, che evidentemente rientra nei patrimoni afferenti alla società e che torna ora utile per la ristrutturazione del debito contratto, e quindi il pagamento dei diversi creditori. Nella documentazione presentata in tribunale viene indicato, infatti, che la società ha attualmente un “patrimonio netto negativo” di circa 8 milioni di euro. E l’asta giudiziaria potrà contribuire a ripianare il dovuto, anche con un catalogo di ottima arte italiana.

In asta una collezione d’arte italiana e internazionale per la liquidazione di Bioera

Sono infatti circa cinquanta i lotti in catalogo per la vendita di liquidazione di Bioera. E se il focus è principalmente sull’arte italiana, con qualche affondo anche nel design e nel mondo del progetto, con opere disponibili di Gianni Piacentino, Emilio Tadini, Gianni Colombo, Domenico Bianchi, Massimo Bartolini, Elisabetta Benassi, tra gli altri, non mancano alcuni lotti di peso di artisti internazionali e di peso, da Ouattara Watts e Louise Nevelson a Pedro Cabrita Reis e Jan Mancuska, provenienti da acquisti diretti da ottime gallerie italiane come Magazzino o da altre collezioni private. Le stime preasta? Variabili, come è normale che sia. Dalle più alte per i lotti di Watts (60.000 euro), Nevelson (32.000 euro) e Cabrita Reis o Piacentino (20.000 euro), a un range da 1.000 a 10.000 per tanti altri lotti.

Ouattara Watts, Matrix 00d, 2005. Courtesy Pado
Ouattara Watts, Matrix 00d, 2005. Courtesy Pado

La collezione d’arte della società milanese Bioera

Che Bioera avesse messo insieme e possedesse una collezione d’arte di un certo interesse non era noto, o almeno, noi non lo sapevamo. Lo scopriamo ora che la società è caduta in bassa fortuna. A ricostruirne il profilo, Bioera è stata una società per azioni, con sede a Milano, che si occupava di produzione e distribuzione di prodotti biologici e naturali per la salute e il benessere. Attiva dal 1989 con il nome di Dererum Srl, Bioera assume questa denominazione nel 2004 quando viene acquistata dalla famiglia Burani e diviene uno dei principali gruppi di settore, aggiungendo anche partecipazioni in altre aziende omologhe. (A fine 2024 Bioera deteneva anche il 40% di Visibilia srl, altra società della ministra in liquidazione e nell’occhio del ciclone, con un processo penale in corso).

Emilio Tadini, Due in grigio. Courtesy Pado
Emilio Tadini, Due in grigio. Courtesy Pado

Le diverse fortune della società Bioera, fino alla dispersione della collezione d’arte

Nel 2005 Bioera si era affacciata sul mercato Expandi, il comparto del mercato borsistico italiano gestito dalla Borsa Italiana e rivolto alla quotazione delle aziende di minori dimensioni. Dopo cinque anni inizia però la crisi, con Bioera che sospende le quotazioni e va poi in liquidazione. Nel 2011 è stata acquisita dalla Biofood Italia di Canio Giovanni Mazzaro, ex compagno della ministra Daniela Santanchè, e fino al 2021 a presiedere la società c’era proprio lei. Riportata in Borsa da Mazzaro – e arriviamo così ai giorni più recenti – la Bioera torna in sofferenza nel 2018 e la sentenza del Tribunale di Milano dello scorso dicembre 2024 la pone in liquidazione giudiziale, il vecchio “fallimento”. Fino agli sviluppi di cui vi diamo conto, con questo nucleo di opere d’arte che arriva in asta e per cui le offerte sono aperte fino a giugno inoltrato. 

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna "Economia e Mercato dell'Arte" e "Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni" al Master Accademico in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia…

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