Il 2023 della casa d’aste Il Ponte. Un anno in crescita, in attesa del cinquantenario

La casa d’aste italiana ha registrato a Milano fatturati in crescita nel 2023 e si prepara a festeggiare il cinquantesimo anno di attività nel 2024

Con l’anno nuovo alle porte è tempo per le case d’asta di tirare le somme sugli andamenti del mercato dell’arte per il 2023. Mentre il bilancio per le grandi case d’aste globali ha mostrato quest’anno segno negativo e, a differenza delle performance da record del 2022, i fatturati annuali dei più forti operatori degli incanti internazionali hanno registrato una significativa flessione, continua, a livello nazionale, la tendenza positiva per Il Ponte Casa d’Aste di Milano, che nel 2024 festeggerà anche i cinquant’anni dalla fondazione.

Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1963-64. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1963-64. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

Il report del 2023 de Il Ponte a Milano

La casa d’aste Il Ponte può infatti festeggiare i risultati ottenuti nel 2023, che, in base ai dati appena rilasciati nel report di fine anno, hanno portato a un totale aggiudicato di € 34.9 milioni, in crescita rispetto ai € 33.5 milioni del 2022. Le aste tenute sono state 45, tre in più rispetto alle 42 del 2022, e con una percentuale di venduto per lotti dell’86%. A guidare, in termini di volume di affari, è stato anche quest’anno il dipartimento di Arte moderna e contemporanea guidato da Freddy Battino e sul primo gradino del podio è salito di nuovo Lucio Fontana, ma si segnala anche il risultato da record del dipinto Buccia di Eva di un inedito Bruno Munari futurista. Crescente poi anche l’interesse per autori meno noti del Novecento, come Aroldo Bonzagni e Arturo Nathan, per riscoperte dall’Ottocento e per le sperimentazioni italiane del Radical design e degli artisti designer operanti tra gli Anni ’70 e ’90 del XX secolo.

Il bilancio di fine anno per Il Ponte e l’anniversario nel 2024

Si chiude quindi l’anno con segno positivo per Il Ponte, che intanto a settembre 2023 ha inaugurato la nuova sede satellite a Milano, in aggiunta a quella storica di via Pontaccio e spostata con una certa lungimiranza da via Pitteri al quartiere Santa Giulia, in un’area della città in enorme trasformazione in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. E intanto ci si prepara a celebrare, nel 2024, il cinquantesimo anno di attività dalla fondazione, in un anniversario che rappresenta, come segnalato dalla casa, “oltre che un motivo di orgoglio professionale, anche un momento di riflessione per ripercorrere un viaggio iniziato nel 1974”.

Luciano Grassi, Sergio Conti e Marisa Forlani, Sei poltrone modello Artigianato della serie Monofilo. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Luciano Grassi, Sergio Conti e Marisa Forlani, Sei poltrone modello Artigianato della serie Monofilo. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

I risultati e i top lot de Il Ponte Casa d’Aste

A guardare più in dettaglio le performance dei diversi segmenti di vendita della casa d’aste milanese si scopre che, come già nel 2022, a guidare il risultato aggregato del 2023 è stata l’arte moderna e contemporanea, che ha superato i € 12,2 milioni, seguita dal dipartimento Gioielli, a oltre € 9,8 milioni, Antico (Arredi, Dipinti, Sculture e Oggetti d’arte) per oltre € 6,1 milioni. I top lot dell’anno sono stati, in modo trasversale tra i diversi comparti: Lucio Fontana, Concetto spaziale del  1963-64, a € 453.600; Mario Schifano, Cielo per A. del 1964, a € 327.600; la demi parure firmata Bulgari venduta a € 378.000.

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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