Come sono andate le vendite di Artissima 2023? La parola ai galleristi

Non male i risultati della trentesima edizione della fiera torinese, stando ai galleristi raggiunti da Artribune. Che hanno condiviso con noi commenti e informazioni su andamenti di mercato e impressioni sulla fiera, soprattutto nella prima giornata

In conclusione domenica 5 novembre 2023 l’edizione di anniversario, il trentesimo, per Artissima, la fiera di Torino diretta per il secondo anno da Luigi Fassi, che sembra non aver scontentato i galleristi. Almeno quelli italiani che abbiamo raggiunto e che hanno condiviso con noi commenti e informazioni su vendite e andamenti di mercato e impressioni sulla fiera. E direttamente da loro ci siamo fatti raccontare come è andata in particolare la prima giornata, che è, secondo tradizione, la più produttiva in termini di vendite e networking. Ovviamente resta difficile definire traiettorie universali, perché le esperienze dei singoli operatori possono essere molto differenti tra loro. Così come, a osservare gli stand, sono state varie le proposte, tra opere più aderenti allo spirito del tempo corrente, e che possiamo immaginare siano riuscite ad avere una presa più immediata, grazie a universi estetici già riconoscibili. Mentre altre, anche in linea con un’impostazione rigorosa e di ricerca che è sempre stata la caratteristica di Artissima, potrebbero richiedere più tempo di comprensione e apprezzamento.

La preview di Artissima 2023 secondo i galleristi

Alfonso Artiaco ha registrato un avvio di Artissima “in linea con le ultime, con una inaugurazione ben frequentata anche da qualche collezionista internazionale“. Sull’andamento della fiera, dopo la preview, il ritmo pare essere rallentato: “Nel resto dei giorni abbiamo comunque lavorato, anche se a ritmo molto lento”. Segnale interessante l’attenzione, nello stand di uno dei re dei galleristi italiani, per gli artisti emergenti della scuderia, oltre che per i più noti Thomas Hirschhorn e Gioberto Noro, tra gli altri: “Abbiamo venduto opere di artisti giovani come Veronica Bisesti (in fiera con due grandi disegni) ed alcune porcellane di Diego Cibelli. Presenza di collezionisti principalmente italiani e vendite realizzate, anche se un po’ a rilento, è il feedback che arriva da Apalazzo di Brescia, che segnala come “non molto presenti i collezionisti stranieri né le istituzioni estere. Le vendite sono state un po’ lente ma solide, soprattutto delle sculture della serie ‘Gym’ del 2023 di Augustas Serapinas”.

Le vendite ad Artissima 2023

Secondo P420, invece, “Artissima continua a dimostrare di essere un importante appuntamento per l’arte contemporanea in Italia, inserendosi sempre di più come riferimento a livello internazionale. Il giorno della preview il pubblico era di alto livello e si è lavorato molto bene. L’affluenza di un pubblico di qualità è continuata anche nei giorni successivi”, consentendo vendite fin dalle prime ore di apertura. Tra gli artisti più richiesti per la galleria bolognese si confermano Francis Offman (prezzi tra €5.000 e €18.000), Adelaide Cioni (€3.500-15.000), Shafei Xia (€5.000-15.000); June Crespo (€10.000-16.000), Monika Stricker (€6.500-13.000). Dello stesso parere anche Mazzoleni, che riporta “sempre fortissimo l’interesse da parte del pubblico per le opere di Marinella Senatore (prezzi da €12.000 a €70.000), ma anche per le caratteristiche crepe di Andrea Francolino delle piazze d’Italia in un nuovo progetto che siamo orgogliosi di presentare qui in anteprima”. In stand anche un arazzo di Rebecca Moccia, vincitrice del Premio OGR Award assegnato in occasione della fiera.

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P420, Artissima, 2023. Ph. Sebastiano Pellion di Persano. Courtesy P420

Come è andata Artissima a Torino

Soddisfatta la galleria Monitor, che ha notato un’edizione della fiera “di altissima qualità, con un’atmosfera in preview frizzante, ottime presenze di collezionisti, anche internazionali” e che ha registrato vendite per le opere di tutti gli artisti presentati: Oscar Giaconia (€15.000), Lucia Cantò (€4.500), Nicola Samorì (€10.500), Thomas Braida (€3.500), Matteo Fato (€16.000) e i portoghesi Eugenia Mussa (€4.500) e Daniel V. Melim (€2.500). Anche per Tiziana Di Caro la preview ha restituito un buon feedback per gli artisti in stand: “La preview è andata molto bene. Abbiamo riscontrato un enorme interesse e lavorato tanto. Artissima lavora molto bene con i collezionisti, mediando in maniera costante il loro rapporto con le gallerie”. Le vendite avviate sono proseguite anche nei giorni successivi al primo, in particolare per i disegni molto richiesti di Antonio Della Guardia (da €1.000, ognuno) e le fotografie di Shadi Harouni, “che raccontano, per simboli, quello che sta accadendo in Iran da poco più di anno a questa parte. Siamo in trattativa per la serie completa (€40.000)”. Pubblico attento in fiera secondo UNA Galleria, che ha concluso vendite per la giovane pittrice ceca Sofie Tobiášová (da €4.500). Da Z2O Sara Zanin interesse sostenuto per il lavoro di Michele Tocca, attualmente protagonista della mostra Repoussoir curata da Elena Volpato alla GAM di Torino. Mentre Thomas Brambilla segnala collezionisti dall’estero, Brasile e Danimarca nella esperienza ad Artissima, e vendite per John Giorno, Maggi Hambling e Klaus Rinke (range di prezzi €10.000-70.000). Presenza internazionale di collezionisti adeguata secondo Luce Gallery, con vendite e particolare attenzione per Francesco Pirazzi, artista appena entrato nella scuderia della galleria.

I collezionisti e le istituzioni ad Artissima 2023

Il momento fieristico torinese si conferma dunque strategico per gli operatori della filiera, non solo per le vendite, ma anche per la possibilità di comunicare il lavoro portato avanti a interlocutori di peso. È di questo avviso Eastcontemporary di Milano: “I primi due giorni della fiera sono stati molto impegnativi per la presenza di ospiti importanti, in particolare curatrici e collezioniste come Grażyna Kulczyk, Valeria Napoleone, Karen Boros, che non vedevamo l’ora di incontrare di persona da tanto tempo”. Riscontri importanti anche secondo Monica Bottani di Ribot: “Il bilancio è sicuramente positivo, con un importante riscontro non solo da parte dei collezionisti italiani ed internazionali, ma anche dalle istituzioni come Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che quest’anno ha deciso di includere nelle acquisizioni due bellissimi dipinti di Lorenza Boisi, artista con cui collaboriamo da tempo”. Sulla stessa linea Giulia Biafore della Galleria Studio G7: “Il contenitore fiera è certamente commerciale ma acquista ancora più valore avere l’opportunità di conoscere nuove personalità di artisti e nuovi colleghi. I nostri artisti hanno ricevuto attenzione sia dal pubblico italiano sia da quello straniero e questo ha permesso non solo l’ingresso in nuove collezioni ma anche l’inizio di un dialogo con nuove realtà pubbliche”. Anche da L.U.P.O. Lorenzelli Projects si riporta una buona accoglienza per lo stand dedicato alla giovane Giuditta Branconi, con vendite concentrate nel giovedì mattina di preview a collezionisti italiani e internazionali (€5.000-30.000).

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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