La preistoria va in asta da Christie’s a New York: la storia del Raptor

Il 12 maggio Christie’s ha presentato a New York un raro scheletro di Deinonychus antirrhopus, meglio conosciuto come Raptor. Il risultato è stato sbalorditivo

Non siamo nelle sale di un museo di storia naturale, ma nella cornice di un’asta molto singolare dove Christie’s, a seguito del successo ottenuto con Stan, lo scheletro di Tyrannosaurus Rex venduto nel 2020 al Dipartimento per il Turismo e la Cultura di Abu Dhabi, ha voluto stupire ancora presentando il primo scheletro di Raptor, finora mai apparso in un’asta. Una strategia finalizzata a stimolare l’appetito di un mercato sempre più attrattivo e vivace in cui l’interesse per fossili e reperti preistorici muove somme ingenti di denaro. Dopo Stan, questa volta il nome scelto per svelare il dinosauro al grande pubblico è Hector, un esplicito richiamo alla mitologia greca e alla forza del guerriero troiano.  

The Raptor. Deinonychus antirrhopus, Montana, USA. Courtesy Christie's Images Ltd

The Raptor. Deinonychus antirrhopus, Montana, USA. Courtesy Christie’s Images Ltd

LA STORIA DI HECTOR IL RAPTOR 

Il nome scientifico è Deinonychus antirrhopus ed è noto per la sua andatura veloce, i letali artigli a falce e la struttura compatta. Si conoscono solo tre scheletri di questa specie e quello di Hector, composto da circa 126 ossa fossili, è il più completo dei tre. Reso famoso come “Velociraptor” nel film Jurassic Park di Steven Spielberg, è uno dei dinosauri più iconici e ricercati al mondo. Hector è stato scavato dal Wolf Creek Canyon, nel Montana, tra il 2012 e il 2014, e da allora è rimasto in mani private ed esposto solo una volta al Museo di storia naturale della Danimarca nel corso della mostra King of Dinosaurs (2020-21). 

The Raptor. Deinonychus antirrhopus, Montana, USA. Courtesy Christie's Images Ltd

The Raptor. Deinonychus antirrhopus, Montana, USA. Courtesy Christie’s Images Ltd

L’ASTA NON DELUDE LE ASPETTATIVE 

Dopo una emozionante sessione dedicata ai capolavori della Bass Collection e della 20th Century Sale, è toccato ad Hector chiudere la lunga serata del 12 maggio, una chiusura che non ha affatto deluso le aspettative. La stima di partenza era di 4-6 milioni di dollari, ma una breve contesa telefonica durata una manciata di minuti ha determinato un forte incremento delle offerte fino al bid finale, comprensivo di commissioni, di $ 12.412.500. Un risultato che rende Hector il secondo dinosauro più caro ad essere venduto all’asta, mentre al primo gradino del podio rimane ancorato il T-Rex Stan venduto a circa 32 milioni di dollari.  

– Antonio Mirabelli   

    

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Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli si è laureato in giurisprudenza presso la Luiss Guido Carli di Roma e nello stesso ateneo ha frequentato la Scuola di Specializzazione per un biennio. Avvocato e appassionato di arte, matura esperienza nel campo del Wealth management come…

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