TEFAF Online New York: il debutto della fiera in digitale. Il racconto di com’è andata

Quella online è una modalità che deve ancora guadagnarsi la fiducia del pubblico, ma i risultati di questa ultima edizione sono incoraggianti: 30.000 presenze per la prima versione tutta digitale della più prestigiosa fiera di arte, antiquariato e design, con successi in termini di partecipazioni e vendite.

Nelle date tradizionalmente riservate all’edizione autunnale di New York, tra l’1 e il 4 novembre (con Early Access il 30 e 31 ottobre), TEFAF Online ha sostituito il marketplace fisico e le eleganti scansioni di Park Avenue Armory con la sua prima piattaforma digitale e un programma culturale interamente virtuale. Un compromesso necessario, soprattutto dopo la caduta che la fiera aveva avuto a marzo 2020, quando l’edizione di Maastricht aveva voluto sfidare il virus aprendo, per poi essere chiusa in tutta fretta a causa di un gallerista, presente tra gli espositori e risultato positivo al Covid-19.

Vilhelm Hammershøi, Interior with a Woman Standing, 1913. Courtesy Di Donna Galleries, New York, dettaglio

Vilhelm Hammershøi, Interior with a Woman Standing, 1913. Courtesy Di Donna Galleries, New York, dettaglio

TEFAF ONLINE NEW YORK 2020

Una selezione rigorosissima ha contraddistinto e orientato questo delicato passaggio. Un solo capolavoro, dall’antichità alla contemporaneità, poteva essere scelto e presentato dai quasi 300 espositori della fiera, dopo il vaglio del più che esigente vetting committee di esperti internazionali. Una scelta che è parsa da subito strategica, oltre che coraggiosa, quella di concentrare il display attorno al focus di un’unica opera, che “ha spinto i mercanti d’arte a fare una cernita che rappresentasse al meglio l’offerta di ogni galleria”, come osservato da Juliet Burrows della galleria Hostler Burrows di New York. E che sicuramente ha avuto anche il vantaggio di tutelare appassionati e collezionisti dal rischio – ormai ricorrente, purtroppo – di ossessivi, quanto controproducenti, affastellamenti di offerta digitale. E di rendere così possibile e distesa la conversazione tra gli operatori.

TEFAF ONLINE NEW YORK 2020: UN MERCATO DA ASSESTARE

Le comunicazioni di fine fiera appaiono infatti incoraggianti rispetto a un “sentiment”, a una temperatura che in questo periodo è tutta da decifrare. I galleristi si dichiarano soddisfatti e diverse sono state le vendite, anche da milioni di dollari, grazie a un coinvolgimento corposo di visitatori e collezionisti. Certo, rispetto all’adrenalina delle preview fisiche, con gli affari conclusi sin dalla prima apertura, in questo contesto inusuale i ritmi sembrano aver rallentato e, considerata anche l’alta partecipazione di importanti soggetti istituzionali, alcune negoziazioni sono state solo imbastite per ora.

TEFAF ONLINE NEW YORK 2020: GLI HIGHLIGHT

Diverse, in ogni caso, le transazioni di rilievo che hanno avuto luogo in tempo reale e a distanza, attratte dalla più ampia varietà possibile di opere, lungo un arco cronologico di 7000 anni di storia dell’arte. Tra gli highlight, Interior with a Woman Standing (1913) del pittore danese Vilhelm Hammershøi è stato venduto da Di Donna Galleries (New York) a un collezionista privato europeo per 5 milioni di dollari, che costituisce il terzo miglior prezzo per l’artista (il primato spetta all’aggiudicazione di Sotheby’s New York nel 2017). Prezzo a sette cifre anche allo showcase virtuale della londinese ArtAncient, che convince con un importante Busto di un Giovane Eracle, di periodo tardo ellenistico, I secolo a.C. circa.

-Cristina Masturzo

https://www.tefaf.com/ 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

Scopri di più