Case d’aste in pandemia. Le opinioni di Sotheby’s

Prosegue la ricognizione sul mondo delle case d’aste all’epoca del Coronavirus. Stavolta abbiamo raccolto la testimonianza di Sotheby’s Italia.

Parola a Filippo Lotti, Sotheby’s Italia Managing Director. Interpellato sul presente e sul futuro della casa d’asta, mostra un netto entusiasmo nei confronti del mercato online.

Qual è l’impatto del lockdown sulle vostre attività presenti? Come avete riorganizzato i vostri flussi di lavoro per gestire le necessità operative di una casa d’aste e mantenere saldo il contatto con i clienti e i collezionisti?
Sono giornate inedite ma anche molto intense: ciò che si perde in mobilità lo si guadagna in tempo. Siamo riusciti a organizzarci con grande tempestività, anche grazie a una piattaforma efficace e già sperimentata. I nostri specialist possono così essere e sono quotidianamente in contatto con i collezionisti e con i dealer, per cui direi che la nostra rete operativa internazionale è più attiva che mai.

Filippo Lotti, Sotheby’s Italia Managing Director

Filippo Lotti, Sotheby’s Italia Managing Director

Le case d’aste sembrano aver anticipato l’attuale e necessaria presenza online degli operatori dell’arte, avendo già in precedenza presidiato la rete con sessioni di vendita esclusivamente via web. Quali le previsioni per il futuro, seppure in un momento di grande incertezza, delle vostre attività? E quali i punti di forza e di debolezza di questo passaggio al virtuale?
Le aste online hanno totalizzato nel 2020 oltre 36 milioni di dollari, più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2019. Le 14 aste online del mese di marzo hanno, da sole, realizzato oltre $ 25.8 milioni. Anche le Private Sales, che l’anno scorso hanno registrato valori per oltre un miliardo di dollari, godono di ottima salute e sono state recentemente dotate anche di un servizio online specifico, dedicato alle opere proposte.
Inoltre questo tempo in più, che tutti ci ritroviamo, ha consentito, in particolare ai giovani professionisti quarantenni normalmente assai impegnati e già molto attivi online, di accrescere in modo robusto la fascia dei nostri new buyer. E ciò rappresenta un ampliamento importante e una novità positiva, al di là dei numeri.

Dopo un 2019 all’insegna della crescita per le case d’aste, con il settore dell’arte moderna e contemporanea in vetta ai fatturati, è ora prevedibile uno scenario di rallentamento economico e tempistiche lunghe per un ritorno alla normalità. Qual è il sentiment dei vostri collezionisti in questo frangente e quali le strategie che sarà per voi prioritario prevedere?
Nell’attesa delle future aste dal vivo, che sono, dal lontano 1744, la nostra prima traccia grazie alla piena fiducia accordataci dai consignor, possiamo approfittare di questa occasione per dare la notizia che volgiamo online dal 4 al 16 giugno l’asta di aprile dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea, mantenendo in tal modo i consueti e sempre molto attesi due appuntamenti annuali di Milano.

Cristina Masturzo

https://www.sothebys.com

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Case d’aste in pandemia – Il Ponte

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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