Koons condannato per contraffazione della fotografia di Bauret: l’opinione dell’avvocato

La Corte di Parigi ha respinto le eccezioni sollevate in appello e ha riaffermato che la fotografia è meritevole di tutela autoriale. I dettagli

L'opera
L'opera "incriminata" Naked di Jeff Koons

La Corte di Appello di Parigi ha recentemente (e sostanzialmente) confermato la sentenza emessa dal Tribunal de Grande Instance di Parigi (decisione del 9 marzo 2017; commentata su Artribune qui) in favore degli eredi del fotografo francese Jean-François Bauret (1932-2014) ribadendo così che la scultura di porcellana denominata “Naked”, realizzata da Koons nel 1988 e appartenente alla serie “Banality”, costituisce una violazione dei diritti d’autore sulla fotografia scattata da Bauret nel 1970 e conosciuta come “Enfants” (decisione n. 152 del 17 dicembre 2019).

LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA

La Corte parigina, infatti, ha respinto le eccezioni sollevate in appello e ha riaffermato che la fotografia è meritevole di tutela autoriale, in quanto rivela un nuovo concetto di nudo, crudo e privo di qualsiasi connotazione sessuale, tale da rivelare la personalità dell’autore, e che la scultura di Koons ha effettivamente incorporato le “caratteristiche essenziali” dell’opera di Bauret che ne costituivano il carattere originale. Per i giudici anche l’asserita libertà di espressione artistica non avrebbe potuto scriminare l’illecito, in quanto non è possibile invocare diritti e libertà fondamentali o una sorta di “fair use” per un’opera dell’ingegno per ostacolare l’applicazione dei diritti esclusivi dell’autore, e la riproduzione non avrebbe potuto nemmeno essere considerata una parodia perché, in tal caso, avrebbe dovuto evocare un’opera esistente pur essendo notevolmente diversa da essa e “présenter un caractère humoristique, faire oeuvre de raillerie ou provoquer le rire” (“presentare un carattere umoristico, prendere in giro o provocare risate”), circostanze non ravvisate nel caso in questione.

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-Gilberto Cavagna di Gualdana

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Gilberto Cavagna di Gualdana
Avvocato cassazionista specializzato in diritto della proprietà industriale e intellettuale, con particolare attenzione al diritto dell’arte e dei beni culturali. Già consulente legale di Expo 2015 S.p.A., prima di fondare BIPART, studio legale italiano specializzato in diritto della proprietà intellettuale e dell'arte, e diventare Partner di Andersen Studio Legale, ha collaborato con primari studi legali italiani e stranieri. È docente nell'ambito di master specialistici e autore di articoli su riviste dedicate al tema della proprietà intellettuale, nonché coautore di saggi e contributi dedicati al diritto dell’arte.