Una tre giorni diffusa per scoprire come ricerca e tecnologia migliorano l’accessibilità dei siti culturali in Italia
Dal 17 al 19 ottobre 2025, la Fondazione CHANGES promuove l’iniziativa diffusa che apre gratuitamente 60 siti culturali e luoghi di ricerca in tutta la Penisola, tra tour guidati, esperienze interattive, itinerari in città, visite nei cantieri di restauro

Musei, archivi, biblioteche, parchi, laboratori e cantieri di restauro: 60 siti in tutta Italia per raccontare le connessioni tra cultura e ricerca, grazie a una serie di appuntamenti in presenza o virtuali rivolti a chiunque voglia partecipare all’iniziativa. L’iniziativa si chiama Doors of CHANGE, ed è promossa da Fondazione CHANGES nell’ambito del progetto PNRR CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society.
La relazione tra ricerca e cultura per l’accessibilità del patrimonio
L’obiettivo è quello di valorizzare i luoghi della cultura e della ricerca come spazi vivi e condivisi, in dialogo con la collettività, offrendo un’esperienza diffusa e partecipativa che permetterà di scoprire da vicino i risultati della scienza e dell’innovazione applicati al patrimonio culturale negli ultimi tre anni utilizzando i fondi del PNRR del Ministero dell’Università e della Ricerca. Un approccio finalizzato proprio a rendere il patrimonio culturale più accessibile, sostenibile e connesso alle comunità.

Doors of CHANGE. Tre giorni di iniziative in tutta Italia
Nasce così la tre giorni di eventi – 70 iniziative nel complesso, tra visite guidate, incontri, laboratori e performance – cui si affiancheranno più di 30 esperienze virtuali: ricostruzioni digitali, mostre online, video-tour, podcast, per garantire l’accessibilità anche da remoto.
Dal 17 al 19 ottobre 2025, Doors of CHANGE, si propone dunque di “raccontare il patrimonio attraverso il lavoro di chi ogni giorno lo studia, lo conserva e lo rende accessibile. Vogliamo mostrare come la conoscenza scientifica e le nuove tecnologie possano rinnovare il rapporto con i nostri beni culturali, rendendoli più sostenibili e inclusivi. In questo modo il patrimonio diventa un terreno di sperimentazione, dove tradizione e innovazione si intrecciano. È un percorso che non guarda solo al passato, ma che costruisce nuove forme di partecipazione e responsabilità collettiva verso il futuro”, spiega Ilaria Manzini, Direttrice scientifica di Fondazione CHANGES, che si occupa di promuovere l’innovazione scientifico-tecnologica e lo sviluppo sostenibile del patrimonio culturale, svolgendo attività di supporto alla ricerca, alla formazione e al trasferimento tecnologico nell’ambito dei beni culturali, della cultura e della tutela del patrimonio storico-culturale.
L’iniziativa è resa possibile dal supporto e dalla collaborazione tra università, centri di ricerca e istituzioni culturali, che metteranno a disposizione le proprie competenze per accompagnare il pubblico attraverso inedite modalità di fruizione del patrimonio italiano.
Le visite guidate e gli eventi di Doors of CHANGE
Tra i siti coinvolti, luoghi storici e artistici di primaria importanza come la Basilica di San Marco a Venezia, la Reggia di Caserta, il Parco Archeologico della Valle dei Templi ad Agrigento, il Museo Nazionale del Bargello e Palazzo Vecchio a Firenze, i Fori Imperiali e le Case Romane del Celio a Roma, la Cavallerizza Reale di Torino, il Museo Archeologico Romano di Positano, ma anche università e strutture di ricerca, come il Monastero dei Benedettini a Catania, il Sistema Museale dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, i laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e i cantieri dell’Istituto Centrale del Restauro a Roma.
Variegata anche la tipologia di esperienze proposte. A Venezia, per esempio, si potranno seguire tre itinerari alla riscoperta delle chiese medievali della città, oggetto di studio nell’ambito del progetto PNRR CHANGES Sacra Absentia, con la guida di docenti dell’Università Ca’ Foscari. A Roma, i restauratori dell’ICR apriranno le porte di Palazzo Silvestri-Rivaldi, con i suoi affreschi cinquecenteschi, attualmente in restauro; e sempre nella Capitale, i musei di Palazzo Braschi e di Villa Giulia condivideranno due giornate di studi sulla storia dell’Acquedotto Vergine. A Carema, nel Torinese, si scoprirà da vicino la storia dei paesaggi terrazzati vitivinicoli del Mombarone. A Ravenna, la visita al Battistero degli Ariani sarà integrata da un videomapping di immagini e ricostruzioni, proiettato sulla parte invisibile al pubblico, che svela le trasformazioni e le vicende dell’edificio e fa conoscere ai cittadini la vitalità degli studi e ricerche. Alla Reggia di Caserta, invece, sarà la tecnologia 3D a consentire la visita virtuale al boudoir della Regina Maria Carolina, attualmente non accessibile. La maggior parte delle esperienze sono gratuite, quando non soggette all’acquisto del biglietto per il sito museale coinvolto; le attività si prenotano sulla piattaforma online di Doors of Change, che fornisce anche informazioni dettagliate sulle diverse proposte.
Livia Montagnoli
Scopri di più
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati