Il Museo Carlo Zauli di Faenza avvia una raccolta fondi per riparare i danni dell’alluvione

L'importante istituzione dedicata alla ceramica è stata pesantemente coinvolta dal disastro ambientale che da giorni scuote l'Emilia Romagna. Ecco come aiutarli

Quattordici vittime, 5 miliardi di danni – che includono 400 milioni di chili di grano persi e 10 milioni di piante da frutto irrecuperabili – e circa 100 comuni coinvolti, tra inondazioni e frane, sono i postumi del disastro ambientale che ha travolto l’Emilia Romagna lasciando la regione in ginocchio. Tra strade e infrastrutture distrutte, case e siti produttivi devastati, anche i beni culturali hanno accusato il colpo dell’alluvione, tra botteghe (ad esempio la Bottega Gatti), istituzioni (come la Biblioteca Malatestiana) e musei. Tra questi c’è il Museo Carlo Zauli, istituzione molto amata a Faenza che ha deciso di chiedere una mano a chiunque possa darla per rimettersi in carreggiata.

IL MUSEO CARLO ZAULI DI FAENZA

Nato nel solco dell’eredità dell’omonimo scultore e ceramista scomparso a Faenza oltre 20 anni fa, il Museo Carlo Zauli (MCZ) sorge in pieno centro storico cittadino, proprio all’interno dei locali che furono dal 1949 lo studio del maestro tra i più rappresentativi scultori del Novecento. Raccogliendo questo lascito, il museo è diventato col tempo un eclettico contenitore che, attraverso attività collaterali e l’apertura delle proprie collezioni al pubblico, diffonde l’arte contemporanea sul territorio con un’attenzione particolare alla tradizione locale della ceramica.

L'alluvione al Museo Carlo Zauli

L’alluvione al Museo Carlo Zauli

IL MUSEO CARLO ZAULI IN DIFFICOLTÀ CHIEDE AIUTO

L’alluvione degli scorsi giorni ha apportato danni notevoli al museo, sia a livello di collezione, sia a livello di distruzione degli ambienti dedicati allo spazio espositivo, così come di impianti e spazi per eventi e laboratori, che rappresentano il cuore della programmazione del MCZ. “Ho fondato, insieme alle mie sorelle, a Faenza nel 2002 un museo dedicato a nostro padre Carlo, scultore ceramista noto in tutto il mondo, scomparso quello stesso anno”, racconta Matteo Zauli, direttore del museo. “Da allora questo luogo non ha mai smesso di essere un vivacissimo centro aggregatore per la nostra città e un punto di riferimento in Italia per la ceramica contemporanea. L’alluvione del 18 maggio ha devastato cantine, piano terra, e giardino, tutti spazi adibiti a esposizioni, eventi e laboratori. Sono state distrutte numerose opere della nostra collezione, e si sono danneggiati impianti e strutture. Saranno indispensabili ingenti lavori di restauro specializzato”. Da qui la decisione di avviare una raccolta fondi, da poco aperta sulla piattaforma GoFundMe: è possibile donare liberamente a questo indirizzo. Una richiesta di aiuto che echeggia quella organizzata dal Comune di Faenza insieme al Museo Internazionale delle Ceramiche (risparmiato dall’alluvione) e all’Ente Ceramica Faenza, di cui riportiamo le coordinate, proprio per prestare supporto al settore artigianale e artistico duramente colpito.

Giulia Giaume

www.museozauli.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

Scopri di più