Bugliano, Valentino Nizzo è stato nominato direttore del Museo Civico Etrusco

Il fantomatico Comune di Bugliano ha nominato il nuovo direttore del proprio museo: si tratta di Valentino Nizzo, direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, che quindi guiderà entrambe le istituzioni con lo scopo di “creare una rete museale etrusca degna di questo nome”

“Il Museo etrusco di Bugliano è un’istituzione permanente al servizio della società e del suo sviluppo, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali ed immateriali dell’uomo e del suo ambiente, e le comunica e le espone per scopi di diletto”. È questa la missione del Museo Civico Etrusco di Bugliano, paese in provincia di Pisa che nell’ultimo anno fa parlare di sé – soprattutto sui social, con una pagina Facebook molto seguita – per le sue politiche, le posizioni e le scelte dell’amministrazione, i fatti di cronaca. Avete cercato su Google Maps Bugliano senza risultato? Beh, Bugliano è un fenomeno più mediatico che reale, verosimile e allo stesso tempo surreale. Bugliano cavalca fatti e onde emotive della società e della politica italiane portandole spesso al paradosso, non senza ironia e anche divertimento. Un Comune, quello di Bugliano, che vanta un Museo Etrusco carico di storia e testimonianze, diretto dall’archeologo Valentino Nizzo.

Alberto Angela e Valentino Nizzo al Museo Civico Etrusco di Bugliano

Alberto Angela e Valentino Nizzo al Museo Civico Etrusco di Bugliano

VALENTINO NIZZO DIRETTORE DEL MUSEO ETRUSCO DI BUGLIANO

Ebbene sì, il brillante direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma dallo scorso Ferragosto è anche direttore del Museo di Bugliano, e Artribune non poteva farsi scappare l’occasione di intervistare il neodirettore. “Ho ricevuto molte congratulazioni in questi giorni”, ci ha raccontato Nizzo, che tra serio e faceto, ironia e “diletto” – citando la missione del Museo di Bugliano – ci ha spiegato l’importanza dell’istituzione buglianese, intercalando qua e là fatti di storia realmente accaduti (altri forse un po’ meno), progetti che citano mostre realmente fatte e musei realmente esistenti, rimanendo in equilibrio sul sottile filo della verisimiglianza. Di recente il Museo ha ricevuto una visita importante, quella di Alberto Angela, e in futuro non è escluso un passaggio di Chiara Ferragni e Fedez (almeno così Nizzo ci ha fatto intendere). La visita di Angela è stata accuratamente documentata sulla pagina Facebook del Museo, con una foto che ritrae Nizzo e Angela davanti a una delle opere più importanti del museo, un sarcofago “patacca” di cui è lo stesso direttore a parlarci nel corso dell’intervista.

INTERVISTA A VALENTINO NIZZO

Come è arrivata la tua nomina a direttore del Museo Civico Etrusco di Bugliano?
Il Comune di Bugliano ha indetto un bando, che è passato inosservato, lanciato nell’agosto scorso, quando mi sono trovato improvvisamente libero da incarichi (a seguito della Riforma Bonisoli, il Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma era tra i musei che avevano perso l’autonomia gestionale, ndr). Io mandai il mio curriculum e, con i tempi del Comune di Bugliano, ho ricevuto la chiamata soltanto adesso, a ferragosto 2020. Ho accolto la notizia con molta sorpresa, perché intanto il Museo di Villa Giulia è tornato autonomo; ho quindi deciso di conservare l’interim ad libitum salvo nuove organizzazioni, e sposare questa nuova sfida di Bugliano nell’ottica di creare una rete museale etrusca degna di questo nome, e sostenendo con tutte le mie forze un museo importantissimo, secondo solo a quello di Villa Giulia.

Cosa racconta il museo? Quali sono le testimonianze etrusche presenti sul territorio?
Siamo proprio nel cuore della terra etrusca: come sai il Comune che non c’è, Bugliano, si trova in provincia di Pisa, in una zona di confine con Lucca e Livorno, territorio ricco di testimonianze etrusche che aspettano di essere valorizzate. A Bugliano ci sono testimonianze di qualsiasi civiltà del passato, che dimostrano quello che la critica ufficiale non vuole riconoscere: l’origine orientale degli Etruschi, il loro legame con gli albanesi, e il fatto che la lingua etrusca sia all’origine di tutte le lingue che vengono parlate quotidianamente. Insomma al Museo Civico Etrusco di Bugliano vogliamo raccontare quello che l’accademia altrove nega. Bugliano ci consente di squarciare il velo del mistero che avvolge l’archeologia e gli Etruschi.

Sarcofago degi Sposi

Sarcofago degi Sposi

L’immagine di copertina della vostra pagina Facebook mi sembra di averla già vista…
Il sarcofago che vedi come immagine di copertina è la patacca che venne rifilata al British Museum nel XIX secolo, il Sarcofago degli sposi, un falso ispirato a quello del Louvre. Quando il British ha scoperto che si trattava di un falso, l’ha nascosto nei depositi.

E poi c’è anche la foto profilo…
È un’altra patacca famosa, però storica, è un’epigrafe creata da Annio da Viterbo alla fine del Quattrocento. Annio da Viterbo ha creato tantissime leggende sugli Etruschi, costruendo falsi miti e anche false tombe che faceva trovare a Papa Alessandro VI durante le battute di caccia, ottenendo così titoli e onori. Ha fatto fortuna sulle spalle degli Etruschi, inventando falsi documenti che fino al Settecento si credevano veri. Ho scelto di utilizzare il Sarcofago e l’epigrafe come immagini su Facebook non a caso: sono dei fake, e il Museo di Bugliano racconta come cose vere i falsi della storia, a partire da quelli di Annio di Viterbo, che ribattezzeremo come Annio da Bugliano. E poi il Museo di Bugliano ci permette di poter giocare con quello che di buono o di male è collegato al mondo dei musei. Il Museo da questo punto di vista riprende la linea adottata dalla pagina Facebook del Comune: rielabora i fatti di attualità e li rivisita in chiave buglianese, con tutta la libertà che la fantasia può concedere.

Un museo in cui tutto è possibile, insomma.
Al Museo di Bugliano si può fare tutto e il contrario di tutto. Quello che negli altri musei viene aspramente criticato, qui è possibile, come le lezioni di zumba.

Al Comune hanno spesso problemi con l’ufficio postale…
E il museo è ancora più indietro degli altri enti del paese: al Comune hanno Windows95, noi utilizziamo ancora il piccione viaggiatore e il messo a cavallo.

Il Museo Civico Etrusco di Bugliano cerca professionisti volontari

Il Museo Civico Etrusco di Bugliano cerca professionisti volontari

Però siete una realtà in crescita. Avete indetto una selezione per volontari aperta a professionisti del settore.
Bandiremo, una volta che si sarà consumato il concorso RIPAM per i custodi, un concorso per i custodi – che di solito nei musei vengono sostituiti dai volontari –. Quelli che però a Bugliano sono chiamati come “volontari,” sono in realtà i professionisti (storici dell’arte, architetti, antropologi ecc), e la risposta finora è stata positiva: c’è chi vuole venire a cambiare la lettiera dei gattini di Bugliano (anche noi conquistiamo i followers con i gattini).

Chiara Ferragni visiterà anche il Museo di Bugliano?
È stata a Villa Giulia ultimamente, dopo la sua visita agli Uffizi. Contiamo che venga a Bugliano insieme a Fedez, la aspettiamo.

Progetti futuri?
In occasione del centesimo anniversario dalla morte di Teomondo Scrofalo, organizzeremo una grande retrospettiva. È prevista in autunno, e si intitolerà Teomondo Scrofalo 1920-1857. Sarà senza dubbio di livello superiore rispetto a quella di Raffaello alle Scuderie del Quirinale. Scrofalo è un artista buglianese di cui andiamo molto orgogliosi, non era mai stata organizzata una mostra dedicata a tutta la sua opera, si conoscono di lui pochi quadri, quindi abbiamo pensato fosse giusto omaggiarlo.

Mostra di Teomondo Scrofalo al Museo Civico Etrusco di Bugliano

Mostra di Teomondo Scrofalo al Museo Civico Etrusco di Bugliano

Bugliano è una terra di cultura insomma, oltre che culla di civiltà…
Tutto passa in qualche modo da Bugliano. Ti dico solo che la nostra partita IVA inizia con i primi numeri della serie di Fibonacci (ce l’hanno chiesta per il 5X1000): come sai Fibonacci era pisano, ma gli antenati erano di Bugliano.

Come tanti altri musei di arte antica, anche il Museo Etrusco di Bugliano si aprirà all’arte contemporanea?
Siamo in trattativa con Banksy per una mostra di opere originali concesse dall’autore. È stato lui a cercarci, ma io mi sono insediato solo pochi giorni fa. La cosa bella di Bugliano è che si può fare tutto, sabato prossimo ad esempio verrà a trovarci il linguista Noam Chomsky per parlare del rapporto tra la lingua etrusca e l’albanese, tema non molto conosciuto ma di grande attualità; la settimana seguente ci sarà Luciano Canfora che parlerà del Papiro di Bugliano (non si sa se è falso o reale).

– Desirée Maida

https://www.facebook.com/museoetrubugliano/

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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