Vette di Luce. la montagna tra pittura e fotografia

Informazioni Evento

Luogo
ACCADEMIA CARRARA
Piazza Giacomo Carrara 82/d, Bergamo, Italia
Date
Dal al
Vernissage
24/06/2023

no

Curatori
M. Cristina Rodeschini, Filippo Maggia
Uffici stampa
ADICORBETTA
Generi
fotografia, arte moderna
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La montagna vista attraverso la pittura dell’800, la fotografia di Naoki Ishikawa,

e, insieme, due progetti diffusi nel territorio: uno in pianura e un secondo in alta quota.

Comunicato stampa

VETTE DI LUCE

23 giugno > 3 settembre 2023

Accademia Carrara di Bergamo

a cura di Filippo Maggia e M. Cristina Rodeschini

in collaborazione con CAI Club Alpino Italiano - sezione di Bergamo.

La montagna vista attraverso la pittura dell’800, la fotografia di Naoki Ishikawa,

e, insieme, due progetti diffusi nel territorio: uno in pianura e un secondo in alta quota.

Vette di Luce, attraverso l’arte, è un omaggio alle Alpi Orobie, una mostra in Accademia Carrara e doppio percorso espositivo in vari luoghi della provincia, in pianura e, un secondo, in quota fino ai 2.300 metri. Perché la bellezza sia diffusa così come la cultura della montagna.

L’arte da sempre ha interrogato la montagna come tema ricorrente e questo confronto continuo, nei secoli, non ha mai smesso d’essere, fino a trovare nell’Ottocento e nella pittura di paesaggio, così come nella fotografia dal Novecento a oggi, le sue massime espressioni. Il paesaggio bergamasco e la luce, uno dei temi posti da Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, hanno ispirato Accademia Carrara per il secondo progetto espositivo previsto per l’estate, è nato così Vette di Luce, dal 23 giugno al 3 settembre 2023, un percorso tra storia e contemporaneità: una mostra all’interno della Carrara e, sul territorio, un doppio progetto per creare una sorta di “museo diffuso” di arte e cultura della montagna.

IN Carrara: nelle rinnovate sale al primo piano, la mostra prende forma attorno a un dialogo tra la pittura di paesaggio di tradizione ottocentesca e la fotografia di Naoki Ishikawa (Tokyo, 1977) insieme a due opere di arte contemporanea: la video-installazione dei MASBEDO e la mappa di Matteo Rubbi.

DUE Percorsi: il primo prevede le fotografie di Naoki Ishikawa, sempre dedicate alle Alpi Orobie, esposte in 5 luoghi del territorio, mostre spin-off del viaggio del fotografo giapponese sulle montagne bergamasche. Il secondo la presenza di 17 riproduzioni di capolavori della Carrara in 17 rifugi CAI della provincia bergamasca.

Gli artisti hanno sempre apprezzato i paesaggi d’alta quota e in modo particolare chi vi è nato o li ha frequentati, ha subito colto il lato magico di questi territori. Le Alpi Orobie sono state frequentate dai pittori che ne hanno percorso i sentieri, raggiunto le cime, osservato gli aspetti naturali, con l’intenzione di documentarne la bellezza e di condividerla con gli altri. Dalla seconda metà dell’Ottocento, con l’affermarsi del gusto per il paesaggio, alcuni tra i migliori allievi dell’Accademia di Belle Arti Carrara praticano con successo il genere che per alcuni di essi diverrà una vera e propria specializzazione.

Cristina Rodeschini direttore Accademia Carrara e co-curatore della mostra