Un Ambiente di luci polarizzate di Bruno Munari

Informazioni Evento

Luogo
ACCADEMIA DI BELLE ARTI REGGIO CALABRIA
Via XXV Luglio, 10, 89121 , Reggio Calabria, Italia
Date
Dal al

da lunedì a venerdì ore 10.00 - 18.00

Vernissage
08/10/2022
Contatti
Sito web: https://www.abarc.it
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Bruno Munari
Curatori
Miroslava Hajek, Marcello Francolini
Generi
new media, video
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Le Proiezioni di Bruno Munari all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.

Comunicato stampa

Un ambiente di Proiezioni a luce polarizzata di Bruno Munari, sarà visitabile negli spazi dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria fino al 27 ottobre 2022. Per la prima volta in Calabria, ci sarà l’occasione di approfondire una parte del lavoro artistico meno noto del grande artista italiano del XX secolo, inventore dell’arte concreta e ispiratore dell’Arte Programmata.
Tutto ciò all’interno di un’Accademia di belle arti è possibile, grazie ad un progetto di sperimentazione didattica, realizzato in occasione dell’Open Day dello scorso 7 ottobre, fortemente voluto dal suo Presidente Dr.ssa Maria Cerzoso, e del suo Direttore Prof. Piero Sacchetti. L’ambiente illuminato dalle Proiezioni a Luci Polarizzate di Bruno Munari, è un progetto a cura di Miroslava Hajek, storica e critica d’arte di Chiara Fama, organizzato dal Prof. Marcello Francolini, al fine di condurre i partecipanti tutti all’interno della questione critica ed esperenziale dell’opera d’arte contemporanea.

L’ABARC si è trasformata per un giorno in un Hub culturale, un avamposto di creatività e di partecipazione, con un programma dalle-dieci-alle-dieci iniziato dalla mattina con un workshop di Lorenzo Marini, l’inventore della Typeart. Si è discusso intorno al valore simbolico delle lettere e della possibilità di liberarle dalle regole sintattiche per lasciarle fluttuare, libere, nello spazio estetico. Il pomeriggio la storica e critica d’arte Miroslava Hajek ha intrattenuto una folla variegata, tra nuove matricole, allievi, rappresentati delle istituzioni e curiosi, sulla vera storia artistica di Bruno Munari riesaminando il suo percorso di sperimentazione che ha condotto l’opera d’arte, in un viaggio di fuoriuscita dalla bidimensionalità della tela allo spazio reale, grazie alla innovazione delle sue Proiezioni a Luce Polarizzata che dal 1955 non hanno mai smesso di influenzare gli artisti successivi sulle pratiche dell’arte ambientale e tecnologica.
La stessa Hajek ha curato con il prof Marcello Francolini, l’allestimento di un’installazione ambientale delle Proiezioni di Bruno Munari all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, che resterà visibile, negli orari di apertura dell’Accademia, fino al 26 ottobre. Un’occasione unica per il Sud Italia di conoscere un’eccezionale lavoro di uno degli artisti italiani più famosi al mondo, reso possibile a seguito di una digitalizzazione dei vetrini a luce polarizzata realizzati dagli stessi Hajek-Francolini in occasione della mostra Bruno Munari, i Colori della Luce organizzata alla Fondazione Plart di Napoli nel 2018.

Le proiezioni dirette e quelle polarizzate sono presentate per la prima volta nel 1953 a Milano nello studio di architettura B24, che allora era uno spazio per le esposizioni del MAC-Movimento per l'arte concreta, e poi nel 1955 al MoMA di New York con il titolo di Munari's Slides, nell'ambito di una mostra personale. Successivamente saranno presentate nel 1955 alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma ed infine a Tokyo, Stoccolma, Anversa, Zurigo, Amsterdam.
Questa installazione delle digitalizzazioni delle Proiezioni a Luce Polarizzata, facenti parte della collezione Hajek e frutto di un serio lavoro scientifico e curatoriale condotto nel tempo insieme all’artista, permettono oggi, a Reggio Calabria, di portare alla conoscenza del pubblico un particolare aspetto del lavoro di Munari rimasto sconosciuto per molto tempo, colmando, altresì, i vuoti e le mancanze presenti nella ricostruzione non solo di alcuni aspetti della sua ricerca ma più in generale della storia dell’arte contemporanea, soprattutto nel rapporto arte-tecnologia. Infatti, queste Proiezioni hanno inciso in modo determinante sui successivi sviluppi dell'Arte cinetica in Francia e dell'Arte programmata in Italia. In più, gli ambienti realizzati per mezzo di proiezione diretta o di proiezione polarizzata hanno anticipato in modo assolutamente seminale soluzioni proprie delle video-installazioni multimediali e, di conseguenza, delle più recenti metodologie e linee di ricerca dell’arte interattiva, come il Mapping e la Kinect-Art.