Tullio Pericoli – Paesaggi in breve

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA TRICROMIA
Via della Barchetta, 13 – 00186, Roma, Italia
Date
Dal al

mar/ven 14.00 - 19.00 – sab 10.00 - 19.00 – dom 10.00 - 14.00

Vernissage
09/05/2013

ore 18

Artisti
Tullio Pericoli
Generi
arte contemporanea, personale
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(…) Cammino dentro i “paesaggi in breve” di Tullio Pericoli, vago e divago da qualche parte nel mondo tra Twombly, Cézanne e Ambrogio Lorenzetti, come in un libro che non finisce, o come in una poesia del grande Wallace Stevens.

Comunicato stampa

Per l’occasione, attraverso un poetico scritto, un percorso introduttivo alla mostra dal quale sono tratte queste parole:

(…) Cammino dentro i “paesaggi in breve” di Tullio Pericoli, vago e divago da qualche parte nel mondo tra Twombly, Cézanne e Ambrogio Lorenzetti, come in un libro che non finisce, o come in una poesia del grande Wallace Stevens: (…) questi paesaggi mi parlano anche molto di scrittura: lo scrivere con le mani, l’arte di tracciare segni e bassorilievi a volte impercettibili ma non virtuali; e quell’altra scrittura della terra e nella terra, campi coltivati e anch’essi “manoscritti”, patchwork di idiomi e di grafie, come stoffe fatte di scampoli di diverse tessiture; terre, non a caso di rasserenante bellezza, cucite di una babele di scritture, di epiche e di lingue. Per esempio i vigneti e gli oliveti delle Marche e del Chianti, gli stessi sullo sfondo della Allegoria del Buon Governo, colline come pagine immense di libri aperti, libri la cui lingua non sempre sappiamo leggere, ma che riconosciamo appunto scritta, punteggiatura compresa - cipressi a fare punti esclamativi, puntini e macchie di sospensione, boschive e d’inchiostro. (…) Paesaggi “in breve”: in letteratura la brevitas, o breviloquentia, il “dire molto con poco” (l’opposto della magniloquentia) richiama lo stile semplice e morale, “piano” ma acuminato (gli “acumina” erano figure di ingegno nella retorica stoica e poi barocca). Ma fra le tante associazioni di idee che mi suscita prevale qui la somiglianza con l’haiku, la breve anzi fulminea poesia giapponese che è epifania del “qui e ora”, testimonianza dell’eccezionalità dell’ordinario, forma zen dell’idillio (un idillio in breve).

Beppe Sebaste