Tullio De Mauro – Lectio magistralis

Informazioni Evento

Luogo
ISTITUTO SVIZZERO
Via Ludovisi 48, Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
12/04/2013

ore 17,30

Artisti
Tullio De Mauro
Uffici stampa
ALESSANDRA SANTERINI
Generi
incontro - conferenza
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Una lectio magistralis di Tullio De Mauro, il cui nome e lavoro teorico inestricabilmente legati a quelli di Ferdinand de Saussure.

Comunicato stampa

Istituzione e differenza
Attualità di Ferdinand de Saussure

A cura di
Istituto Svizzero di Roma, Università della Calabria,
Cercle Ferdinand de Saussure

LECTIO MAGISTRALIS DI
TULLIO DE MAURO
12 aprile 2013 ore 17.30
Istituto Svizzero di Roma
Via Ludovisi 48
Ingresso libero

www.differenzadesaussure.istitutosvizzero.it

L’Istituto Svizzero di Roma presenta venerdì 12 aprile alle ore 17.30 (ingresso libro) una lectio magistralis di Tullio De Mauro, il cui nome e lavoro teorico inestricabilmente legati a quelli di Ferdinand de Saussure. La sua edizione critica del Cours (1967), tradotta in più lingue, è stata uno strumento indispensabile per afferrare la forza del pensiero saussuriano e per garantire ricchezza di documentazione ai materiali sistemati e redatti, fin dal 1916, dagli allievi del linguista svizzero Albert Bally e Charles Sechehaye. Dopo la ricerca di Robert Godel e Rudolf Engler, il lavoro di Tullio De Mauro è stato uno dei più influenti per la filosofia del linguaggio dell’ultimo secolo. La sua lezione ci consente di riscoprire l’attualità del pensiero di Saussure, mettendo in piena luce i temi della lingua come «istituzione pura» e sistema di differenze, così come vengono elaborati nel Cours. Introduce: Daniele Gambarara.
Tullio De Mauro, nato a Torre Annunziata il 31 marzo 1932, è un grande linguista italiano. Ha insegnato Linguistica generale e ha diretto il Dipartimento di Scienze del Linguaggio nella Facoltà di Filosofia e successivamente il Dipartimento di Studi Filologici Linguistici e Letterari nella Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università la Sapienza di Roma che ha contribuito a fondare, insieme ad Alberto Asor Rosa. Allievo di Antonino Pagliaro, ha insegnato a vario titolo in diverse altre università italiane (Napoli “L’Orientale”, Palermo, Chieti, Salerno) dal 1957, come professore di prima fascia dal 1967. Ha tradotto il Corso di linguistica generale (Cours de linguistique générale) di Ferdinand de Saussure. Ha presieduto la Società di Linguistica Italiana (1969-73) e la Società di Filosofia del Linguaggio (1995-97).

A cento anni dalla scomparsa di Ferdinand de Saussure (22 febbraio 1913) si tiene tra marzo e maggio, Istituzione e differenza: un ciclo di cinque incontri dedicati a Saussure e al suo pensiero, parallelamente alle commemorazioni che tra Ginevra e Parigi si susseguiranno nei prossimi mesi.
I temi del programma hanno orientato la scelta dei luoghi: gli incontri si svolgeranno all’Università della Calabria (14 - 15 marzo), all’Istituto Svizzero di Roma (12 aprile e 17 maggio) e in luoghi che rappresentano istituzioni “informali” o di nuova natura come il Teatro Valle Occupato (19 aprile) e l’Atelier Autogestito Esc (3 maggio). Istituzione e differenza attualizza il pensiero di Saussure in Italia, offrendo l’occasione per combinare in modo inedito istituzioni formali e nuovi laboratori di pensiero, sperimentando forme di ricerca capaci di eccedere i luoghi tradizionali della formazione.
Dispiegare il potenziale dell’arte nella ricerca sociale e filosofica: con Istituzione e differenza l’Istituto Svizzero di Roma vuole interrogare nel profondo le pratiche della produzione culturale, artistica e scientifica.

Partecipano a Istituzione e differenza numerosi studiosi e ricercatori di ambito internazionale: Jean-Paul Bronckart (Université de Genève), Felice Cimatti (Università della Calabria), Rossana De Angelis (Università della Calabria), Marina De Palo (Università di Salerno), Emanuele Fadda (Università della Calabria), Claire Forel (Université de Genève), Daniele Gambarara (Università della Calabria), Federica Giardini (Università di Roma3), Daniela Ielasi (direttrice di “Fatti al cubo”, settimanale dell’Università della Calabria), Kenneth Liberman (University of Oregon), Maria Pia Marchese (Università di Firenze), Marco Mazzeo (Università della Calabria), Marina Montanelli (Università di Firenze), Francesca Murano (Università di Firenze), Monica Pasquino (Associazione S.CO.S.S.E.), Massimo Prampolini (Università di Salerno), Christian Puech (Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3), Francesco Raparelli (Libera Università Metropolitana – Roma), Gianni Rigamonti (Università di Palermo), Thomas Robert (Université de Genève), Paolo Virno (Università di Roma3).

Saussure, prima e meglio di chiunque altro, pensa l’arbitrarietà radicale del segno linguistico e la sua complementarietà al principio di differenza. Dice Saussure nel Cours: «nella lingua non vi sono che differenze», «differenze senza termini positivi». Altrettanto, il valore di ogni segno linguistico è tale solo a partire dal rapporto differenziale che lo inscrive nella lingua storico-naturale come forma o sistema. Istituzione pura fatta di differenze, e differenze di differenze. Ci basta questa definizione per cogliere la potenza pratica e l’attualità del pensiero saussuriano, che ha posto le basi di una teoria delle istituzioni. Nella crisi della sovranità statale e della legge del valore-lavoro, nell’epoca in cui il linguaggio diviene principale risorsa produttiva mentre i valori finanziari perdono ogni tipo di rapporto convenzionale con la natura delle merci (compresa quella merce peculiare che è la forza-lavoro), pensare ancora con Ferdinand de Saussure la lingua come istituzione pura e sistema di differenze significa riflettere il presente in modo radicale.

Un’esistenza riservata sino ai limiti del mistero, caratterizzata dal pensiero solitario e spericolato, capace di innovazioni dirompenti: questa in estrema sintesi la vita di Ferdinand de Saussure, ginevrino, brillante studente di linguistica a Lipsia e Berlino. A ventuno anni pubblica quello che fu giudicato «il più bel libro di linguistica storica che sia mai stato scritto», il Mémoire sur le système primitif des voyelles dans les langues indo-européennes. Di ritorno a Ginevra nel 1891, dopo un intervento importante pronunciato in occasione del Congresso degli orientalisti (1894), Saussure fa quasi perdere le sue tracce. È a Ginevra che insegna, dopo averlo fatto per dieci anni a Parigi, ed è sempre a Ginevra che sviluppa in modo febbrile le sue ricerche; ma per il pubblico scientifico internazionale i suoi contributi diventeranno solo un ricordo. Tra il 1907 e il 1911 tiene i corsi di linguistica generale a cui avrebbe ambito vent’anni prima: queste lezioni – pubblicate postume dagli allievi Albert Bally e Charles Sechehaye – non solo definiscono i tratti originali della sua produzione teorica, ma influenzeranno le scienze umane del Novecento. Muore, dimenticato e solitario, nel 1913.
Del Cours, la cui prima edizione è del 1916, si avranno tante edizioni e traduzioni quante di pochi altri testi scientifici. Nel secondo dopoguerra, grazie all’opera di Hjelmslev e Benveniste, ai lavori di Godel e poi di Engler e De Mauro, il Cours viene adeguatamente tradotto, chiarito nella sua articolazione e commentato.

In occasione di Istituzione e differenza l’Istituto Svizzero di Roma ha realizzato il sito web www.differenzadesaussure.istitutosvizzero.it che raccoglie i documenti, i contributi, le interviste e i filmati di tutti gli interventi dei cinque incontri, che resteranno disponibili nell’archivio del sito.
La sua sede, Villa Maraini, diventerà un vero e proprio laboratorio aperto dove poter utilizzare la biblioteca, consultare liberamente i materiali, lavorare e discutere per affrontare lo studio sull’attualità di Saussure oltre il senso comune, oltre gli specialismi.
Prossimi appuntamenti:

Giornata di studi
ANIMALE LINGUISTICO E ANIMALE POLITICO
19 aprile 2013 ore 10.30
Teatro Valle Occupato, Roma

Dibattito
LA LINGUA COME MODELLO DI OGNI ALTRA ISTITUZIONE?
3 maggio 2013 ore 17.00
ESC – Atelier Autogestito, Roma

Tavola rotonda
PER UNA TEORIA DELLA DIFFERENZA
17 maggio 2013 ore 17.00
Istituto Svizzero di Roma