There is No Time to Enjoy the Sun

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MORRA GRECO
Largo Proprio D'avellino 17, Napoli, Italia
Date
Dal al

Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle ore 11.00 alle ore 18.00

Sabato dalle ore 10.00 alle ore 14.00

La visita sarà possibile tramite prenotazione scrivendo a [email protected]

Vernissage
13/05/2021
Patrocini

Organizzata da Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee in collaborazione con Fondazione Morra Greco nell'ambito dell’edizione 2020-2021 di Progetto XXI.

Curatori
Federico Del Vecchio
Generi
arte contemporanea
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La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, in collaborazione con Fondazione Morra Greco, nell’ambito dell’edizione 2020-2021 di Progetto XXI, presenta There is No Time to Enjoy the Sun.

Comunicato stampa

La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, in collaborazione con Fondazione Morra Greco, nell’ambito dell’edizione 2020-2021 di Progetto XXI, presenta There is No Time to Enjoy the Sun. La mostra sarà aperta da giovedì 13 maggio 2021 alle ore 18.00; dopo i saluti di Patrizia Boldoni, Consigliera del Presidente De Luca per la cultura e i beni culturali, e di Rosanna Romano, Direttore generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania, interverranno Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee; Maurizio Morra Greco, Presidente della Fondazione Morra Greco; Federico Del Vecchio, curatore della mostra. Il percorso espositivo, visitabile fino al 30 giugno 2021, prevederà anche un tour virtuale disponibile sul sito della Fondazione Morra Greco.

There is No Time to Enjoy the Sun è una collettiva di 19 artisti locali, tutti nati negli anni Ottanta e Novanta, prima tappa di un progetto espositivo più ampio che intende dare spazio alle voci dell’arte contemporanea del territorio campano, intitolato “Sistema Campania per l'arte contemporanea”. La mostra, che include 71 opere, rappresenta un emozionante sforzo sperimentale di linguaggi visivi, dal suono alla scultura, dal video alla pittura, attraverso installazioni e film.

Il titolo gioca su una visione di Napoli viziata dal cliché mediterraneo per cui nonostante i numerosi problemi - alto tasso di disoccupazione, degrado infrastrutturale e un senso generale di mancanza di opportunità – ci si riesce lo stesso a godere la vita.

Il quadro concettuale della mostra fa riferimento alla teoria della “parte maledetta” sviluppata dal filosofo francese Georges Bataille: il sole invia più energia alla Terra di quanta ne possa assorbire. L'eccesso di energia solare, non essendo assorbita, né utilizzata, è necessariamente distruttiva. La cultura e la politica sono quindi determinate da energie cosmiche, che si spostano sempre tra ordine e caos. La dipendenza dell'umanità da eventi cosmici incontrollabili, anche sconosciuti, è la fonte di un'ansia specificamente moderna - si potrebbe persino definire 'ansia cosmica' - l'ansia di far parte del cosmo e di non essere in grado di controllarlo.

Con questo primo evento viene istituito uno spazio di condivisione con la generazione che, in questo “momento pandemico”, ha più bisogno di sostegno collettivo, la cosiddetta generazione Y, quella dei Millennials. Dare voce a una generazione di artisti e artiste che, periodicamente parlando, segue la generazione X, significa interessarsi a come producono, presentano e creano uno spaccato visivo e percettivo di questo momento storico.

Napoli, città dal duplice magnetismo - attrattivo e allo stesso tempo respingente - permette di enfatizzare le potenzialità implicate in una nuova situazione, di lavorare tra il familiare e l’esotico, mantenendo così vivo e identificabile il “confine” - una via di mezzo eterogenea in cui uno appare o scompare all'interno del proprio ritmo o come afferma Henri Lefebvre:'Externality is necessary; and yet to grasp a rhythm one must have been grasped by it. '/ ... /' all forms of hegemony and homogeneity are rejected in the Mediterranean./…/ it is the very idea of centrality that is rejected, because every group, every entity, every culture considers itself a center ... ' (Lefebvre & Regulier, 2004, pp. 95, 104).

There is No Time to Enjoy the Sun mette insieme giovani creativi che hanno contribuito al rinnovamento di un'economia artistica autosufficiente che lotta per diventare una comunità duratura. Esperienze e pratiche che consentono una visione europea, pur mantenendo quel patrimonio culturale stratificato che appartiene a questo specifico territorio, con tutte le sue contraddizioni anarchiche e possibilità non realizzate.

La Fondazione Donnaregina e la Fondazione Morra Greco sono impegnate, così, nell’innescare una trasformazione culturale che stabilisca una forte comunità composta da artiste e artisti locali e internazionali, che hanno scelto la Campania come luogo per attualizzare le loro visioni utopistiche, costruendo l'immaginario contemporaneo della regione.

Progetto XXI è la piattaforma attraverso la quale la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee si propone, sin dal 2012, di esplorare da un lato la produzione artistica emergente, nella sua realizzazione teorico-pratica, e dall'altro le pratiche artistiche più seminali degli ultimi decenni, nella loro esemplare proposta metodologica. Il progetto contribuisce così alla produzione e alla diffusione di narrazioni e storiografie alternative del contemporaneo e alla definizione di un sistema regionale delle arti contemporanee basato sulla collaborazione e l’interscambio fra istituzioni pubbliche e private operanti nella Regione Campania.

La mostra è finanziata integralmente con fondi POC (PROGRAMMA OPERATIVO COMPLEMENTARE) Regione Campania.

Cover: Paolo Puddu

Le sculture del vicino sono sempre più verdi

2021

Bombole gas, piante, terra

Dimensioni variabili

Courtesy l’artista e Fondazione Morra Greco

Foto di Maurizio Esposito