There is a Beginning in the End. The Secret Tintoretto Fraternity

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SAN FANTIN
Campo San Fantin, Venezia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/05/2019

ore 12 press preview

Curatori
Marina Loshak, Olga Shishko
Generi
arte antica, arte contemporanea
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Insieme a Stella Art Foundation, il Museo Pushkin presenterà nell’ambito dell’iniziativa “Pushkin Museum XXI” un progetto speciale a Venezia: “There is a Beginning in the End”, una mostra d’arte contemporanea in commemorazione del 500° anniversario dell’artista veneziano Jacopo Robusti, detto Tintoretto, in concomitanza con la 58° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.

Comunicato stampa

Insieme a Stella Art Foundation, il Museo Pushkin presenterà nell’ambito dell’iniziativa "Pushkin Museum XXI" un progetto speciale a Venezia: "There is a Beginning in the End", una mostra d'arte contemporanea in commemorazione del 500° anniversario dell'artista veneziano Jacopo Robusti, detto Tintoretto, in concomitanza con la 58° Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia.

La mostra, curata da Marina Loshak e Olga Shishko sarà ospitata nella Chiesa di San Fantin, dove erano esposti i dipinti di Tintoretto, ed ospiterà opere di artisti contemporanei: Dmitry Krymov (Russia) che creerà un'installazione performativa ispirata all'Ultima Cena presente nella Chiesa di San Trovaso, Irina Nakhova (Russia), con un'istituzione multimediale in tre parti, che reinterpretano tre storie bibliche da un punto di vista contemporaneo, con riferimenti alle opere di Tintoretto e Gary Hill (USA) maestro della Media Art americana, che scomporrà i dipinti di Tintoretto in patterns ed elementi per utilizzarli poi come base per creare nuove essenze sonore e luminiscenti.

A completare il progetto un intervento del team !Mediengruppe Bitnik dalla Svizzera che inviterà gli spettatori a unirsi alla Confraternita segreta del Tintoretto. L'atmosfera di mistero, affiliazione e co-creazione collegherà il loro progetto con le Confraternite veneziane.

Le opere dialogheranno con il contesto storico del luogo e con un dipinto di Emilio Vedova, artista modernista italiano che avvertiva, nonostante il divario temporale, un forte legame con Tintoretto.