Spoleto Contemporanea
In mostra gli artisti e gli autori che dimostrano continuità attiva rispetto al proprio passato o che sperimentano agilmente sul presente.
Comunicato stampa
E’ arrivato il tempo per PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE di fare il punto sulla Spoleto dei nostri giorni, di rivelare una città a tratti nascosta, ricca di talenti e idee, di persone che progettano e viaggiano, una Spoleto talvolta inaspettata, piena di contenuti e molteplici identità, stupefacente nel suo modo silenzioso ma profondo di essere, nella sua disciplina lenta, nell’armonia tra le azioni umane e i cicli stagionali in natura.
Fondamentale che il progetto sia nato in un momento propizio dell’anno, lontano dal clamore del Festival, nei mesi in cui le condizioni complessive invitano a un'attenzione speciale per una mostra che vuole essere un segno, da incidere profondamente nella storia di Spoleto. Una geocollettiva per riassumere il recente passato, per ragionare sul presente, per indicare le ipotesi adulte di un futuro condiviso. Una mostra come laboratorio d’idee e confronti, sorta di prontuario culturale che darà ordine ad un contesto unico ma delicatissimo, da maneggiare con particolare cura e imprescindibile rigore.
Il progetto traccia il suo inizio ideale dopo l’esperienza del Gruppo di Spoleto, dopo la lunga avventura del Premio Spoleto, dopo le grandi vicende dell’Informale umbro. Un profilo selettivo che parte dal cosiddetto “ritorno alla pittura” nella seconda metà degli anni Settanta, quando emersero alcuni dei protagonisti storici oggi in mostra. Da quel punto si diramano le tracce filanti di una geografia che si congiunge ad un presente di tangibile vitalità.
Gianluca Marziani: “Immagino il progetto come un ideale acceleratore di particelle atomiche, un generatore di connessioni umane e professionali che mapperà il territorio culturale, disegnando le linee dialettiche di una geografia multiforme ed invitante.”
SPOLETO CONTEMPORANEA come un radar curatoriale che racchiude la Geografia delle Arti in un territorio circoscritto ma germinativo. Abbiamo selezionato gli artisti e gli autori che dimostrano continuità attiva rispetto al proprio passato o che sperimentano agilmente sul presente; si scorre l’elenco tra veterani e giovanissimi, uomini e donne, tra coloro che sono rimasti e coloro che tornano; fino agli "stranieri" che hanno scelto Spoleto come città d'elezione: e ciò vale per artisti statunitensi, europei ma anche per gli italiani che qui si sono trasferiti, stabilmente o per lunghi periodi, con la coscienza sentimentale che solo certi spazi hanno dentro.
Vedrete artisti ma anche architetti, designer, illustratori, videomaker e tutti coloro che producono fattori culturali ad un livello di adeguata qualità e reale contemporaneità. Perché raccontare un territorio culturale significa tracciare una rete umana di visioni, intrecci, indicazioni, connessioni, cortocircuiti… significa avere il coraggio di fare il punto, con la coscienza dell’errore e il vantaggio dell’intuizione.
La mostra viene presentata nelle sale del Piano Nobile, secondo un allestimento scenografico curato dallo stesso Marziani. La scelta sottolinea la preziosità del presente dentro le trame settecentesche di un appartamento speciale, dentro un fulcro di aristocrazie che vuole essere un circuito di necessaria memoria, planimetria reale ma anche ideale per accogliere e proteggere la fluidità del contemporaneo.
Ogni artista presenta un singolo progetto. Può essere un’opera ma anche un insieme di lavori che disegna la forma di una visione circolare. Scrive Gianluca Marziani: “Il grande numero di artisti coinvolti non permetteva migliori soluzioni… e poi, così facendo, si stimola la scoperta, l’avvicinamento curioso, la voglia di andare oltre il lavoro esposto. Saranno gli spettatori a completare il progetto fuori dal museo: chissà che non nasca una diversa consapevolezza del patrimonio locale… d’altronde, vorremmo ribadire che non si vive di solo passato (benché notevole qui a Spoleto) e che la cultura pulsa come un motore a ciclo continuo, da alimentare giorno per giorno, minuto dopo minuto, esperienza dopo esperienza…”
Aurora Roscini Vitali: “La celebre mostra Sculture nella città, capolavoro critico di Giovanni Carandente, di cui è stato celebrato il cinquantenario proprio a Palazzo Collicola Arti Visive (2012), nacque con l’intenzionalità di appropriazione dei luoghi cittadini da parte dell’arte contemporanea: le numerose sculture, dislocate ovunque fra piazze e viuzze, elaborarono una nuova mise en scéne urbana, dilagando nello spazio e nel tempo del quotidiano. Il progetto odierno lancia, se vogliamo, una sfida di senso opposto: la cultura artistica ‘spoletina’ è chiamata a entrare nel museo, a penetrare al suo interno e ri-semantizzarlo. Un’iniziativa dalla forza centripeta, dunque, di raccolta e di riflessione, elusiva però di narcisismi e autoreferenzialità. Un’occasione in cui l’arte dell’oggi possa non solo svecchiare il luccichio settecentesco dell’edificio destinato a ospitarla ma anche farsi portatrice di un genius loci rinverdito, arricchito, non svuotato ma ricco di umori, eccessi e, perché no, disconoscimenti. Attraverso la rassegna, l’istituto museale rifugge il rischio della ‘vetrinizzazione’ e mantiene intatto un ruolo propositivo e dinamico, fortemente legato al contesto e, in questo, portavoce di un mai banale senso dell’appartenenza.”
Davide Silvioli: “Si tratta di un progetto studiato e ambizioso, un importante momento di ricognizione critica che si configura in una realtà culturale che, attualmente, grazie alla compresenza di artisti già affermati e giovani interpreti emergenti, appare pronta a essere impugnata come oggetto di analisi estetica, al fine di delineare con chiarezza quali siano le peculiarità e, soprattutto, le potenzialità della contemporaneità artistica locale, senza circoscrivere tale esperienza al solo ambito territoriale, ma conferendo alla rassegna un valore di respiro nazionale. Attraverso la conoscenza delle numerose singolarità presenti – di retaggi e percorsi diversi – la manifestazione intende definire le caratteristiche espressive generali del contesto in esame, con l'obiettivo di creare un filo conduttore di continuità attitudinale che possa fare da collegamento, da catalizzatore e, in particolare, da punto di partenza per quegli artisti appartenenti alle generazioni a noi più vicine, istituendo, sulla base di ricerche effettuate in corrispondenza di momenti espositivi programmati, una griglia teorica e organizzativa strutturata, in grado di funzionare da collante e da punto di riferimento per iniziative e studi finalizzati all'approfondimento dei linguaggi visivi coevi.”
Cecilia Metelli: “Un osservatorio privilegiato, quello di Palazzo Collicola Arti Visive, per gettare uno sguardo sul presente e per definire le coordinate di quanto prodotto negli ultimi anni in città. Privilegiato perché quel luogo continua a essere il fulcro d’iniziative che dagli anni Cinquanta in poi ha caratterizzato una buona parte della vita artistica di Spoleto, e che di tanta attività ha fatto tesoro, acquisendo opere confluite nella sua cospicua raccolta d’arte contemporanea. La
mostra rappresenta un’occasione per interrogarsi su quanto di quel lascito si trovi traccia nei lavori esposti, o su quanto gli artisti presenti possano contribuire ancora una volta a ridisegnare i confini storico-artistici della geografia urbana, da decenni mutevoli e sensibili ad apporti eterogenei anche di protagonisti delle tendenze più aggiornate.”
SPOLETO CONTEMPORANEA https://www.facebook.com/groups/438388363018431/
Eventi collaterali:
VENERDI’ 11 DICEMBRE alle ore 17:00, presso la sede di Palazzo Mauri,
verrà realizzata una giornata di studi e confronti dal titolo
SPOLETO CONTEMPORANEA.
Ipotesi per un Convegno. Tesi per un Dialogo
Coordinatore del convegno: Andrea Tomasini
Chiara Armellini + Sandro Bastioli + Michiel Blumenthal + Cosimo Brunetti + Edvige Cecconi MeloniAndrea Chiampo + Nicoletta Di Cicco Pucci + Stefano Di Stasio + Cecilia Divizia + Do ItEmanuela Duranti + Pietro Elisei + Marcella Fabbri + Fabio Fabiani + Tommaso Faraci + Giorgio FlaminiMaurilio Galardini + Paola Gandolfi + Cristina Gasparrini + Jeffrey Isaac + Mary Judge + Ludmila Kazinkina Robin Heidi Kennedy + Myriam Laplante + Eva LeWitt + Mahler and LeWitt Studios + Francesco MarcoliniCarlo Maria Mariani + James Metelli + Cesare Mirabella + Miriam MontaniEnnio Montariello + Leonardo Moro / Lorenzo Robusti + Gianluca Murasecchi + Romano NotariBarbara Novelli + Ob Queberry + Luca Valentino Paluello + Beatrice Passeggio + Roberto PibiriAnne & Patrick Poirier + Ilaria Proietti + Luca Pucci + Giacomo Ramaccini + Virginia Ryan + Paolo Romani Maria Teresa Romitelli + Michele Santi + Marco Schiavoni + Fausto Segoni + TauAlessandro Tinelli (Casa Romana) + Ivano Trabalza / Neysa Jin + Franco Troiani + Carol Venezia Michael Venezia + JoAnn Verburg + Claudio Verna