Sogno d’Insonnia
Passaggio al limite dove Insonnia, Sonnambulismo e altre Medianità tendenti a immettere la notte in zone intermedie che non appartengono a pieno titolo al soggetto della psicoanalisi saranno convocati ad una Critica, fra teoria e pratica, del sogno e della sua interpretazione.
Comunicato stampa
Nel luglio 2011 Susan Hiller ha realizzato presso la Fondazione Antonio Ratti The Dream Seminar II, in cui l'artista si proponeva, non senza un intento provocatorio, di riprendere un suo progetto degli anni '70 in cui chiedeva ai partecipanti di "prendere parte a sessioni intensive di lavoro di gruppo dedicate a sogni individuali". Si trattava qui di dare prova attraverso il sogno, che la ripetizione non è una ri-presentazione, un re-make o un modo di ri-ciclare, nella forma di una infinita retrospettiva priva di prospettiva, poiché, al contrario, la ripetizione non vale che a esprimere una singolarità che ha fatto la differenza dislocando il sogno nella vita.
E' questa esperienza che desideriamo prolungare nel Workshop Sogno d'Insonnia sovvertendo al passaggio i limiti e i confini dell'uno e dell'altro. Passaggio al limite dove Insonnia, Sonnambulismo e altre Medianità tendenti a immettere la notte in zone intermedie che non appartengono a pieno titolo al soggetto della psicoanalisi saranno convocati ad una Critica, fra teoria e pratica, del sogno e della sua interpretazione.
Critica dunque nel senso primario di una topografia della ragione impura; ma anche Critica e Clinica, in un senso più sperimentale, del sogno come strada maestra dell'inconscio che mescola il desiderio con l’interpretazione. Critica alla fine della quale si ritroverà il sogno non più come il sogno del sonno o il sogno della veglia ma come un sogno d'insonnia.
Il workshop è strutturato in conferenze seguite da performances.
Durante la giornata di venerdì 17 febbraio le conferenze si terranno dalle 10.00 alle 19.00, alle 22.15 è prevista una performance notturna di John Duncan dal titolo Narcomantic (concerto e videoproiezione), un esperimento di ipnosi e manipolazione del sogno su un pubblico volontario e dormiente. Per assistere alla performance di John Duncan è necessario iscriversi.
Sabato 18 febbraio dalle 10.00 alle 19
Interventi:
Dream of Insomnia
Éric Alliez (Professore di Filosofia e Creazioni Contemporanee nell’Arte presso l’Università di Parigi 8 e professore di Filosofia Francese Contemporanea presso il Centre for Research in Modern European Philosophy - Kingston University, Londra)
Il genio sonnambulo
Andrea Cavalletti (è stato professore di Estetica, Letteratura italiana e Letteratura contemporanea all'università IUAV di Venezia)
Narcomantic
performance notturna di John Duncan (artista)
(a numero chiuso su iscrizione)
Tracking the spirit of the Dreamings. Ritual dreamers and Warlpiri artists from Lajamanu
Barbara Glowczewski (ha un incarico di ricerca presso il CNRS ed è coordinatrice del gruppo di lavoro di "Antropologia della percezione" presso il Laboratorio di Antropologia Sociale del CNRS/EHESS/Collège de France)
Dreamwork: an artist’s perspective
Susan Hiller (artista)
Word Text Vortex
Karl Holmqvist (artista)
Alexis Didier, “the most amazing clairvoyant in modern times”
Bertrand Méheust (è stato professore di filosofia ed è membro del comitato di gestione dell’Institut métapsychique international – IMI)
Oggetti inesistenti
Cesare Pietroiusti (artista)
Romanticism and horror films: how dreams became (again) a somatic matter
Olivier Schefer (scrittore e filosofo. Professore di Filosofia dell’Arte presso l’Università di Parigi I, Sorbonne)
I sogni dei reclusi del carcere di Palmi
Nicola Valentino (co-fondatore della cooperativa Sensibili alle foglie)
Interventi dei giovani artisti che hanno partecipato al XVII Corso Superiore di Arti Visive nel luglio 2011.
In occasione del workshop verrà presentata la pubblicazione dei giovani artisti che hanno partecipato al XVII Corso Superiore di Arti Visive edita da Mousse Publishing.
La partecipazione agli incontri diurni è libera, mentre per assistere alla performance notturna di John Duncan è necessario iscriversi chiamando lo 0313384976 o scrivendo a [email protected].
Il workshop si svolgerà in inglese con alcuni interventi in italiano.