SetUp 2017

Informazioni Evento

Luogo
AUTOSTAZIONE
Piazza XX Settembre 6, angolo Via dell’Indipendenza , Bologna , Italia
Date
Dal al

venerdì 27 gennaio 2017
17.00 > 1.00

sabato 28 gennaio 2017
17.00 > 1.00

domenica 29 gennaio 2017
12.00 > 22.00

Vernissage
26/01/2017

ore 20 su invito

Contatti
Sito web: http://www.setupcontemporaryart.com/2017/
Biglietti

€ 7,00 Ingresso gratuito per i bambini di età inferiore a 10 anni

Uffici stampa
CULTURALIA
Generi
arte contemporanea, fiera
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SetUp Contemporary Art Fair 2017, la fiera d’arte contemporanea indipendente di Bologna.

Comunicato stampa

SetUp Contemporary Art Fair è una fiera d’arte che rivolge l’attenzione alla scena contemporanea emergente. Nata nel 2013 ora è giunta alla 5a edizione. Si svolge a Bologna durante l’art week, l’ultima settimana di gennaio.

Il significato della parola setup, “predisporre le operazioni per il successivo avviamento di un sistema”, indica le intenzioni della fiera: mettere in moto un nuovo processo per ripensare il sistema arte.

SetUp Contemporary Art Fair è la prima e l’unica fiera che coinvolge le tre figure chiave del sistema dell’arte contemporanea – artista, curatore-critico, gallerista – facendole interagire; per format agli espositori è chiesto di presentare un progetto curatoriale con almeno un artista under 35, presentato da un testo critico di un curatore under 35.

SetUp Contemporary Art Fair coltiva il dinamismo presentandosi come piattaforma culturale. Ogni anno talk, tavole rotonde e presentazioni editoriali danno voce alle esperienze più interessanti della ricerca contemporanea; è aperto il confronto tra i professionisti con spazio per la rassegna performativa e per le altre forme di espressione; sono valutati i progetti di singoli artisti che hanno la tenacia di mettersi in discussione con la sezione Special Project.
SetUp Contemporary Art Fair è un progetto ideato da Simona Gavioli e Alice Zannoni

Perché facciamo tutto questo?
Per offrire nuovi orizzonti, per promuovere le gallerie che investono sugli artisti emergenti, per far crescere una nuova generazione di collezionisti, per innescare un cortocircuito virtuoso tra commercio e cultura, per soddisfare ad ampio raggio l’attrattiva da parte del pubblico e soprattutto perché crediamo nella concreta possibilità che si possa generare una sana “economia della cultura”.