Scultori & Incisione 1900-1940

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO ESPOSITIVO ERNESTO GALEFFI
Via A. Burzagli, 43 , Montevarchi, Italia
Date
Dal al

10-13 e 15-18 da giovedì a domenica.
Primo giovedì del mese: 21,30-23,30. Apertura serale anche giovedì 16, 23 e 30 luglio e venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 settembre. L'11 luglio: 21,30-00,30 con laboratorio gratuito per bambini attivo fino alle 24. Chiusura il 15 agosto.

Vernissage
04/07/2015

ore 11

Contatti
Email: info@ilcasseroperlascultura.it
Sito web: http://www.ilcasseroperlascultura.it
Biglietti

Biglietto d'ingresso 7 euro, gratis sotto i 6 anni.

Artisti
Arturo Martini, Mario Sironi, Marino Marini, Giorgio Kienerk, Edoardo Rubino
Curatori
Alfonso Panzetta, Francesco Parisi
Uffici stampa
DAVIS & CO
Generi
arte contemporanea, collettiva, disegno e grafica, arte moderna
Loading…

Scultori & Incisione 1900-1940 è realizzata nell’ambito del progetto “Cassero in 2D e 3D. Scultori italiani tra grafica e tridimensionalità” dal Comune di Montevarchi, Assessorato alla cultura,con la collaborazione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci nell’ambito del progetto regionale: “Cantiere Toscana Contemporanea”.

Comunicato stampa

Unico spazio museale in Italia dedicato interamente alla scultura, il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento – Museo Civico di Montevarchi, in provincia di Arezzo, ospita dal 5 luglio al 27 settembre 2015 la mostra Scultori & Incisione 1900-1940, allestita nello Spazio Espositivo Ernesto Galeffi.

Scultori & Incisione 1900-1940 è realizzata nell'ambito del progetto “Cassero in 2D e 3D. Scultori italiani tra grafica e tridimensionalità” dal Comune di Montevarchi, Assessorato alla cultura,con la collaborazione del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci nell'ambito del progetto regionale: "Cantiere Toscana Contemporanea”. In linea con la sua vocazione, il museo propone un approfondimento storico-tecnico sulla creatività parallela degli scultori italiani tra Otto e Novecento con oltre ottanta opere risalenti al periodo che va dalla fine del 1800 al 1940. Un viaggio alla scoperta delle incisioni più significative e più rare, realizzate da scultori, con l’intento di sondare e documentare nelle diverse tecniche un’attività che riflette totalmente le singolarità creative di ciascun artista talvolta più noto per la produzione plastica. Così saranno presenti litografie dei futuristi e di grandi nomi come Giorgio de Chirico, Arturo Martini, Marino Marini e Mario Sironi, accanto a lavori di autori meno praticati dal grande pubblico, ma presenti nelle più importanti collezioni di grafica internazionale.

L’esposizione - curata da Francesco Parisi insieme con Alfonso Panzetta, direttore del museo - vuole evidenziare come incisione e scultura siano figlie della medesima azione creativa dell'artista: quella, cioè, di aggredire la materia per ricavare un'immagine. «Una gestualità – sottolinea Panzetta – totalmente differente da quella sottesa all'arte della pittura. È quindi l'eterno fascino della manipolazione della materia che lo scultore rinnova anche con le diverse tecniche dell'incisione, dalla xilografia alla litografia, passando per la linoleum grafia, l'acquaforte, la fotoincisione, la puntasecca e l'acquatinta».
Il viaggio prende il via dal Simbolismo, con l'esposizione, tra l'altro, di una rara acquaforte di Edoardo Rubino del 1896, di alcune opere di Giorgio Kienerk, come un raro bassorilievo del 1907, provenienti dal museo di Fauglia, in provincia di Pisa, a lui intitolato, e dei lavori di Domenico Baccarini, Francesco Nonni e Adolfo Wildt. Tra gli autori futuristi troviamo Umberto Boccioni, Renato Di Bosso, Roberto Melli e Thayaht, del quale sarà in mostra il manifesto litografico del 1919 per Madeleine Vionnet accostato al suo capolavoro Dux – realizzato dieci anni dopo – ma anche autori più novecenteschi come Felice Casorati, Publio Morbiducci, Romano Romanelli, Duilio Cambellotti, Ferruccio Ferrazzi ed Ercole Drei, quest'ultimo con le rarissime acqueforti del 1902.
Dei grandi scultori del Novecento come Arturo Martini, Marino Marini e Mario Sironi, verranno presentate singolari creazioni di assoluta qualità così come la straordinaria litografia di de Chirico, prestata da un'importante collezione privata.
Infine accanto ai nomi più celebri, la mostra propone nell’ambito di questa ricerca, figure meno note, presenti nelle grandi collezioni di grafica internazionale, da cui arrivano raffinatissime incisioni e lito, talvolta in pendant con sculture-simbolo e accompagnate dalle matrici originali. E raffinatissime sono le incisioni di Guido Balsamo Stella, accostate ad una sua inedita scultura lignea policroma, così come le litografie di gusto jugend di Felice Tosalli sono abbinate con due suoi legni dipinti, mentre di Armando Baldinelli, Adolfo Balduini, Armando Giuffredi, Carlo Wostry, Italo Amerigo Passani, Giuseppe Palanti, Benito Boccolari, Vico Viganò, Antonietta Raphaël Mafai si potranno apprezzare lavori inattesi, adatti a un pubblico colto e raffinato.
L’allestimento presenterà circa ottanta opere, soprattutto incisioni, talvolta accompagnate dalle loro matrici originali e da alcune sculture emblematiche per taluni scultori.

Durante il periodo della mostra ci saranno laboratori didattici per bambini e ragazzi in orario extra-scolastico, studiati ad hoc. Sarà inoltre organizzato l’evento/workshop “Squeeze the bag”, condotto dagli artisti e performer Pantani-Surace, sul tema della stampa xilografica.

La realizzazione del progetto vede poi la partecipazione dell’Associazione “Amici de Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” come supporto per la capillare comunicazione sul territorio e della Cooperativa Itinera C.E.R.T.A. per la segreteria organizzativa e la didattica.

Il Museo
Scultori & Incisioni 1900-1904, mostra dell'estate 2015, rientra pienamente nella mission del museo, nato cinque anni fa nell'antico torrione medievale che il Comune di Montevarchi ha restaurato, dopo averlo avuto in comodato dalla Provincia. «Unico spazio museale in Italia per vocazione dedicato alla scultura – spiega il direttore Panzetta - il Cassero allestisce infatti progetti espositivi che sono frutto di indagini, ricerche e riflessioni totalmente inedite e che spesso contribuiscono ad una più precisa comprensione della scultura italiana, della sua prassi, dei suoi materiali, dei suoi generi e delle sue poetiche, ma anche dei processi creativi dell'artista scultore».
Nel 2013 il Museo, con il sostegno della Fondazione Carisbo di Bologna, ha organizzato la mostra Sculture da ridere. Da Adriano Cecioni a Quinto Ghermandi. Tra Otto e Novecento un secolo di caricatura e satira nella scultura italiana, allestita a Montevarchi tra marzo e maggio e, riallestita a Bologna, presso Casa Saraceni tra giugno e settembre. Il catalogo di questa mostra è stato segnalato come secondo miglior libro nell’inserto “Lettura” de “Il Corriere della Sera” di luglio 2014.
Con il cofinanziamento della Regione Toscana, tra il 2012 e il 2014, Il Cassero ha progettato e realizzato una serie di eventi nell’ambito di Toscanaincontemporanea2012 e Toscanaincontemporanea2013: una ricognizione e un’indagine critica sul contemporaneo sondando i materiali, le problematiche, i linguaggi e le poetiche di un’arte che nel nostro Paese ha una millenaria tradizione di eccellenza. Nello specifico sono state allestite sette personali “cameo” e multimediali all’interno dello spazio museale, dedicate a scultori italiani di diversa poetica e provenienza (con particolare attenzione agli artisti under 35); un approfondimento storico-tematico sull’alluminio, uno dei materiali (medium) della scultura contemporanea, allestito sia nello Spazio Espositivo Ernesto Galeffi (opere storiche del XX secolo dal Futurismo a Gilberto Zorio) sia nelle sale espositive permanenti del Museo (opere del XXI secolo di scultori emergenti); un approfondimento storico-tecnico dedicato a scultura e mosaico, per sondare e documentare l’evoluzione di questo linguaggio e le differenti declinazioni del concetto di “tessera” da parte degli scultori italiani a partire dagli anni Quaranta del Novecento fino alle attuali generazioni emergenti (allestito sia nello Spazio Espositivo Ernesto Galeffi sia nelle sale espositive permanenti del Museo).

Didascalie immagini:

Adolfo De Carolis, Il monile o Il gioiello, ante 1912, xilografia, Tavola n. 10 di 30 contenuta nella rivista “Xilografia”. Pubblicazione trimestrale di xilografie originali, anno III-1926 – n. 1”, 134 x 75 mm, foglio 305 x 240 mm.
Giorgio de Chirico, Io sono l’Alfa e l’Omega, 1941, litografia, 325 x 240 mm, foglio 350 x 275 mm
Giorgio Kienerk, Sorriso, 1900 c., litografia a colori su carta, 430 x 330 mm