Renato Brozzi e la scultura animalista italiana tra Otto e Novecento
Si tratta di un’esposizione unica nel suo genere, che offre per la prima volta, a livello nazionale, una panoramica globale sulla scultura animalier in Italia, con oltre 100 opere e più di 50 artisti rappresentati.
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Informazioni
- Luogo: MUSEO RENATO BROZZI
- Indirizzo: Via F.lli, Via Fratelli Cantini, 8, 43029 - Traversetolo - Emilia-Romagna
- Quando: dal 11/02/2021 - al 30/05/2021
- Vernissage: 11/02/2021
- Curatori: Alfonso Panzetta, Anna Mavilla
- Generi: arte moderna
- Orari: L’esposizione sarà visitabile dal martedì al venerdì 10-12.30 e 15.30-18. L’ingresso, in base alla situazione sanitaria da covid-19, sarà contingentato e avverrà secondo procedure di sicurezza.
- Biglietti: Biglietto: € 5; ridotto € 3 per gruppi e per soci FAI, € 2 per studenti oltre i 18 anni. Ingresso gratuito per le scolaresche e gli insegnanti accompagnatori, per i bambini di età inferiore ai 6 anni, per i residenti nel Comune di Traversetolo, per gli studenti frequentanti le scuole di Traversetolo, per i giornalisti di arte, cultura, cronaca (dietro presentazione di tessera di iscrizione all’Ordine), per i funzionari di Soprintendenze, Musei dello Stato italiano e Ministero per i Beni e le attività culturali (dietro presentazione di tessera di riconoscimento, se non conosciuti o annunciati). Per visite guidate e informazioni: 0521 842436, [email protected], www.museorenatobrozzi.it
- Telefono: +39 0521842436
- Uffici stampa: DELOS
Comunicato stampa
Si tratta di un’esposizione unica nel suo genere, che offre per la prima volta, a livello nazionale, una panoramica globale sulla scultura animalier in Italia, con oltre 100 opere e più di 50 artisti rappresentati.
È curata da uno specialista di scultura italiana dell’Ottocento e Primo Novecento come Alfonso Panzetta, e da Anna Mavilla, curatrice onoraria del museo, e costituisce la prima indagine specifica sulla scultura zoomorfa in Italia, di cui Renato Brozzi spicca come uno degli esponenti più importanti
Vi sono rappresentati dai più memorabili “animalisti” italiani - Rembrandt Bugatti, Duilio Cambellotti, Guido Cacciapuoti, Antonio Ligabue, Guido Righetti, Sirio Tofanari, Felice Tosalli - ad altre importanti personalità, fino a scultori meno rinomati la cui produzione è ancora in gran parte da ricostruire. L’esposizione è quindi un’occasione davvero eccezionale per ammirare opere del mondo animalista difficilmente visibili in altro modo, tra l’altro, perché provenienti da collezioni private.
La mostra ha il patrocinio di “Parma 2020+21 Capitale della cultura italiana”.
