Piero Guccione – La ricerca infinita

Informazioni Evento

Luogo
MACC - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DEL CARMINE
piazza Busacca, 10 , Scicli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
18/05/2025
Artisti
Piero Guccione
Generi
arte contemporanea, personale

L’esposizione è un’antologica con opere che riflettono buona parte dell’universo creativo di uno dei più importanti lirici dell’arte contemporanea.

Comunicato stampa

PIERO GUCCIONE. LA RICERCA INFINITA.

È il titolo della mostra si inaugura domenica 18 maggio presso il Convento del Carmine e più specificamente nelle Stanze di Piero. Si tratta di due sale dedicate a Piero Guccione che nel tempo ospiteranno diverse collezioni private e pubbliche relative all’artista siciliano. L’esposizione è un’antologica con opere che riflettono buona parte dell’universo creativo di uno dei più importanti lirici dell’arte contemporanea. I lavori, complessivamente una cinquantina tra oli, pastelli e opere grafiche, provengono da collezioni private e toccano i vari periodi creativi di Guccione, dai primi lavori espressionistici alle ultime ricerche sulla luce e sul mare. È la prima di due mostre che celebreranno il novantesimo anniversario della nascita dell’artista. La curatela e il progetto espositivo della mostra sono firmati dal filmaker e artista visivo Nunzio Massimo Nifosì. Quest’ultimo presenterà anche l’edizione provvisoria della videoinstallazione LA CAMERA PICTA, parte integrante dell’esposizione. La sezione delle opere grafiche è curata dal maestro stampatore Angelo Buscema. Il catalogo della mostra verrà pubblicato nelle prossime settimane.

Dal testo di Michael Peppiatt: ”Per l'ultimo mezzo secolo Piero Guccione è stato una leggenda in Italia, enormemente mostrato e generosamente lodato dagli scrittori più importanti. Fuori dal mondo, in uno studio silenzioso nella lontana Sicilia meridionale, Guccione passava mesi, a volte anni, su una singola immagine, rielaborando ossessivamente le sottigliezze precise dei suoi toni, fin quando sentiva di aver catturato l'essenza delle aride montagne e il Mediterraneo scintillante che compongono i confini del mondo che aveva scelto. Solo allora Guccione permetteva a quell’opera di raggiungere le altre pazientemente assemblate per una delle sue mostre a Roma, Milano, Parigi, New York.

Periodicamente, per sfuggire al lungo lavoro che ogni nuova pittura ad olio gli imponeva, Guccione si concentrava sul pastello. Il cambiamento del mezzo lo liberava, e la naturalezza con cui lo impiegava gli consentiva di catturare un lato più istantaneo della realtà - il volto infinitamente mutevole della natura - che lo ossessionava. Così poteva muoversi liberamente dal tema ossessivo del mare e del cielo, verso la cattura di rondini nel loro volo estivo o la brillantezza fissata nelle stelle di notte. Anche l'auto di Guccione, fedele compagna nella sua ricerca di soggetti nuovi e inaspettati, è stata celebrata dall’artista scatenando il romanticismo Friedrichiano della scena con la sua brutale solidità metallica”.

La mostra è realizzata con il patrocinio del Comune di Scicli.