Piero Guccione e Achille Perilli – Ai confini dell’astrazione
Un inedito confronto tra due artisti del secondo Novecento: da un lato Piero Guccione (1935-2018), il pittore della luce e del mare, dall'altro Achille Perilli (1927-2021), promotore della più pura astrazione. Al centro, il colore e la forma.
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Informazioni
- Luogo: MART MUSEO D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO
- Indirizzo: Corso Angelo Bettini 43 - Rovereto - Trentino-Alto Adige
- Quando: dal 20/10/2021 - al 09/01/2022
- Vernissage: 20/10/2021 su invito
- Autori: Piero Guccione, Achille Perilli
- Curatori: Daniela Ferrari, Marco di Capua
- Generi: doppia personale, arte moderna
- Orari: Mart-Dom 10-18 Venerdì 10-21 Lunedì chiuso
- Biglietti: Intero 11 €, ridotto 7 € (biglietto unico per tutte le mostre in corso)
- Editori: IL CIGNO GG EDIZIONI
Comunicato stampa
Un inedito confronto tra due artisti del secondo Novecento: da un lato Piero Guccione (1935 - 2018), il pittore della luce e del mare, dall'altro Achille Perilli (1927), promotore della più pura astrazione. Al centro, il colore e la forma.
Legato alla sua terra d’origine - la Sicilia - e allo stesso tempo riconosciuto in tutt'Italia, Guccione visse nella Roma neorealista di Fausto Pirandello, Renato Guttuso, Carlo Levi
Achille Perilli è invece stato uno dei membri di Forma 1, il movimento che nell'immediato dopoguerra professa il valore della forma in opposizione a ogni possibile interpretazione di natura simbolica, sentimentale o psicologica dello spazio della tela.
Pur seguendo traiettorie proprie, lo stile dei due artisti resterà intimamente legato a queste prime esperienze. La pittura di Guccione, tornato in Sicilia alla fine degli anni Settanta, si porrà al di sopra di ogni corrente artistica dell'epoca; quella di Perilli proseguirà nel solco di una rigorosa astrazione, alla ricerca di cromatismi accesi e brillanti.
Pur seguendo traiettorie proprie, lo stile dei due artisti resterà intimamente legato a queste prime esperienze. La pittura di Guccione, tornato in Sicilia alla fine degli anni Settanta, si porrà al di sopra di ogni corrente artistica dell'epoca; quella di Perilli proseguirà nel solco di una rigorosa astrazione, alla ricerca di cromatismi accesi e brillanti.

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Piero Guccione e Achille Perilli a confronto al Mart di Rovereto
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