Petr Davydtchenko – Perftoran
Si presenta per la prima volta a Palermo, a Spazio Rivoluzione il progetto “PERFTORAN”, la mostra personale di Petr Davydtchenko a cura di Adalberto Abbate.
Comunicato stampa
Uno stridìo acuto, fendente come una lama, si sovrappone al rumore sordo di ossa frantumate. Con sguardo glaciale Petr Davydtchenko consuma un terribile pasto. Nella fronte ha tatuato il logo di un’influente azienda farmaceutica, un colosso americano impegnato nella sperimentazione di un vaccino contro il Covid-19. Suo malgrado, il piccolo chirottero espia la pena di oltre un milione di vite spezzate. È il simbolo malato di un’epidemia difficile da domare e di un’abietta speculazione politica e finanziaria.
Lontano dagli ideali della cultura capitalistica e globalizzata, Petr Davydtchenko propone un suo personale antidoto al virus, affermando che il vaccino BAT funziona e che verrà prodotto in edizione limitata. Una cura accessibile, avulsa dall’economia del profitto, che si pone come un’efficace alternativa al quel Santo Graal ricercato dalle multinazionali. In un singolo atto, esecrabile e taumaturgico, nasce e muore la nostra pretesa di libertà e benessere.
Perftoran giunge alla sua terza tappa dopo l’esposizione a Palazzo Lucarini (Perugia) e nella città di Ljubljana (Slovenia). Il sangue artificiale Perftoran, brevettato alla fine degli anni ’70 da uno scienziato sovietico deceduto in circostanze misteriose – commercializzato in Russia a prezzi ingiustificatamente inaccessibili – è il segno rappresentativo degli spietati interessi commerciali palesati dalle grandi case farmaceutiche attorno al nuovo vaccino per la SARS-CoV 2. Petr Davydtchenko ce ne offre una denuncia politica, estetizzata, potente e sovversiva, mirata a scuotere le nostre coscienze da un imprudente stato di torpore.
autrice del testo (Luisa Montaperto)
ARTIST STATEMENT
Siamo un gruppo di volontari. Siamo un gruppo di attivisti. Proprio come i vaccini precedenti mirano a utilizzare virus meno dannosi o disattivati per conferire l'immunità, abbiamo dimostrato che il vero vaccino della SARS-CoV 2 è un altro e meno nocivo vaccino derivato dai pipistrelli. Malattia e rimedio in uno stesso bacino. Nel mondo contemporaneo, come in qualsiasi governo totalitario o regime, l'informazione ufficiale è sempre politicizzata da interessi finanziari e potenti. Le informazioni ufficiali sulla SARS-CoV 2 sono corrotte da grandi aziende farmaceutiche (es. Gilead) o diffuse a beneficio degli interessi delle élite politiche.
La relazione del famoso Ferguson’s Imperial College, per esempio, ha concluso che tutte le famiglie dovrebbero rimanere in isolamento per quattordici giorni nel caso in cui uno dei membri accusi i sintomi della SARS-CoV 2. Utilizzato dal potere – e da politici affamati di attuare alcuni dei più draconiani e tirannici blocchi incostituzionali della storia – il modello Ferguson è risultato essere al 100% sbagliato. Come comunemente si ripete negli ambienti politici – non bisogna mai sprecare una crisi. Ma questo non è il primo errore del famoso modello epidemiologico Ferguson – aveva già fallito le sue proiezioni per l'influenza aviaria e per l'influenza suina. Non si tocca la seconda volta il ferro rovente? Non in politica almeno.
Big Pharma trae ingenti profitti da questa crisi – non solo dai proventi di vendita, ma anche da enormi donazioni. Inoltre, tenuto conto dell'interesse e della quantità di brevetti su dispositivi biometrici impiantabili e la simulazione della pandemia globale Event 201 – nell’ottobre 2019 – è plausibile che si creda che la crisi sia stata creata o esacerbata per profitto. Nella performance di Petr Davydtchenko Perftoran, l'artista impegna concetti medici nell'arte contemporanea – suggerendo che la fonte di un vero vaccino SARS-CoV 2 è da dove è venuto – un pipistrello. Il consenso scientifico cambia sempre e si evolve e, nella scienza, ognuno affronta da diversi punti la questione. Davydtchenko esplora informazioni mediche meno popolari e opera sulla promessa incoraggiante che il vaccino BAT esiste. I dati in suo possesso sono stati acquisiti da grandi società farmaceutiche con mezzi illeciti, con l'aiuto di computer, di comunità internazionali e di appassionati che hanno deciso di sostenerlo. Dopo l'accesso a informazioni inedite e a rapporti farmaceutici privati, Davydtchenko presenta la sua ricerca al governo e al pubblico. La mostra d'arte contemporanea Perftoran sostiene di avere testato il vaccino BAT non solo su sé stesso ma anche su volontari e dimostra cha ha avuto risultati positivi in tutti i casi. Tutti i soggetti hanno ottenuto risposte immunitarie a seguito della somministrazione del vaccino SARS-Virus Cov2 derivato dai pipistrelli. Dato che la maggior parte dei medici e dei chirurghi hanno spesso opinioni diverse e che le teorie di una singola persona non sempre sono corrette, è accettabile in una società libera sfidare qualsiasi teoria sottoponendola a revisione. In parole povere, se la scienza sapesse tutto, farebbe i bagagli e fermerebbe la ricerca della verità nella sua interezza. (Autore del testo: Rustcity D'Amptuille, pseudonimo di un autore e hacker proveniente dal Canada).
Petr Davydtchenko (1986) è nato ad Arzamas-16, città militare russa. Ha conseguito una laurea in Belle Arti presso la Konstfack University Coll Ege of Arts di Stoccolma e un Master in scultura al Royal College of Art di Londra. Il suo lavoro è stato esposto alla 5ª Biennale Internazionale di Mosca per l'arte Giovane, dove ha ricevuto il plauso della critica per il suo lavoro Ascension, poi richiesto dal Museo di Arte Contemporanea (S.M.A.K.) di Gand. Tra il 2016 e il 2019 ha vissuto ai margini della società, mangiando solo animali uccisi sulla strada. Nel 2020 espone a Palazzo Lucarini e a Ljubljana (Slovenia) il suo progetto Perftoran. Petr Davydtchenko è il protagonista di Autonomous, a feature - length documentary, film diretto da Ian Henry, in uscita nel 2020.