Per una storia del libro d’artista 1916-2018
In collaborazione con il MIG. Museo Internazionale della Grafica di Castronuovo Sant’Andrea (PZ), uno dei quattro paesi del Sistema Museale ACAMM, martedì 18 dicembre si inaugura la mostra, a cura di Giuseppe Appella, “Per una storia del libro d’artista 1916-2018”.
Comunicato stampa
LA NUOVA PESA
centro per l’arte contemporanea
Martedì 18 dicembre ore 19.00
PER UNA STORIA DEL LIBRO D'ARTISTA 1916 – 2018
a cura di Giuseppe Appella
Martedì 18 dicembre 2018, in relazione all’interesse suscitato dagli incontri tenuti nelle scorse settimane alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, La Nuova Pesa. Centro per d’Arte Contemporanea, in collaborazione con il MIG. Museo Internazionale della Grafica di Castronuovo Sant’Andrea (PZ), uno dei quattro paesi del Sistema Museale ACAMM, inaugura la mostra “Per una storia del libro d’artista 1916-2018”.
La mostra, a cura di Giuseppe Appella, allinea 48 libri d’artista o “editions illustrées” che mettono insieme, in una sola appassionante storia, poeti, artisti, stampatori e editori per un colloquio/confronto (Charles Baudelaire/Emile Bernard, Tristan Bernard/André Dunoyer De Segonzac, Octave Mirbeau/Pierre Bonnard, Pierre De Ronsard/Aristide Maillol, Anthelme Brillat-Savarin/Raoul Dufy, Massimo Bontempelli/Arturo Martini, Francis Picabia/Henri Goetz, Libero De Libero/Giuseppe Viviani, Algernon Swinburne/Jacques Villon, Charles D'Orleans/Henri Matisse, Omero/Henri Laurens, Léna Leclerlc/Max Ernst, Jean Cocteau/Pablo Picasso, André Frenaud/Karel Appel, Giuseppe Ungaretti/Jean Fautrier, Guillaume Apollinaire/Ossip Zadkine, Edward Estlin Cummings/Alexander Calder, Oscar Wilde/Jim Dine, Andrea Zanzotto/Achille Perilli, ecc.) capace non solo di porre in evidenza l’evoluzione di talenti diversissimi in forme originali che sfuggono alla semplice illustrazione ma anche di tracciare un panorama, piccolo ma prezioso, dell’attività editoriale europea, in riferimento ad opere destinate agli amatori del libro in tiratura limitata, stampato in torchio, su carta a mano, ovvero tutte quelle cose che Marc Bloch diceva “capacissime di divorare una intera vita”.
I libri sono stati scelti per comunicare l’immagine significativa dell’intelligenza creativa di un gruppo di artisti che aprono il secolo XX o l’attraversano infondendoci quel grande appagamento visivo che scaturisce da segni e figure distribuiti a fianco delle parole, senza che il mistero in essi racchiuso si affievolisca, pronti – anzi – dopo quasi un secolo, a restituire all’occhio una più ricca facoltà di sguardo.
Nessuno di questi libri, tranne quello di Tinguely, è un libro-cassetto, un libro-soprammobile, un libro-valigia, un “livre feint”, come i tanti rintracciabili negli umori dissacranti delle avanguardie che, tesi a disobbedire e a contaminare, cercano libri “deteriorabili”, “impubblicabili”,.”illeggibili”, “da dimenticare a memoria”. Gli elementi che costituiscono il libro (la parola che impone l’immagine a commento; la fusione di testo e immagine; l’immagine che, in sequenza, sceneggia la parola; l’immagine che assimila la parola e la rinnova come forma da tradire; il segno reso complementare al testo, pagina per pagina; la parola assorbita dall’immagine che si rifrange in un campo perforato; il testo fatto immagine; l’immagine che copre gli spazi tra le parole; le immagini e le parole permutabili ), ci sono tutti, come l’identità multivalente degli artisti. Il rifiuto di uno solo di questi elementi, interrompe la comunicazione e la possibilità di immaginare le opere che hanno fatto la storia dell’arte del secolo appena trascorso e quella ancora da fare.
(fino al 31 gennaio 2019)