Orizzonti Festival 2025
Una festa del teatro e della performance con 44 appuntamenti che gireranno intorno all’opera di Paladino.
Comunicato stampa
A Chiusi dal 27 luglio al 3 agosto la 23esima edizione di OrizzontiFestival è una festa del teatro in diversi formati immaginata e diretta da Roberto Latini che vuole osservare “Con gli occhi degli altri” “come il teatro permette, come il teatro promette. Guardare e guardarsi nel disarmo del presente” “La 23esima edizione di OrizzontiFestival, la prima con la mia direzione artistica, - spiega Roberto Latini – sarà una festa del contemporaneo, più una festa che un festival, volta a celebrare le arti sceniche.”. In diversi spazi cittadini sarà proposta una vera celebrazione del confronto, dell’approfondimento e dello stare insieme. OrizzontiFestival 2025 porta il teatro al centro della riflessione del pensiero contemporaneo, valorizzando il territorio che abita in otto giorni in cui il tempo diventa spazio. Per il festival Mimmo Paladino ha donato un’opera che sarà allestita in piazza Duomo negli spazi festival, che sarà centro del vedere con gli occhi degli altri, nei 44 appuntamenti in programma.
Importanti protagonisti del teatro contemporaneo italiano si potranno incontrare nelle Serate d’onore che presenteranno spettacoli non annunciati né descritti nel programma perché sarà occasione di conoscere o riapprezzare il loro pensiero e teatro. Agli artisti l’assoluta libertà di scegliere la performance da proporre.
Il pubblico avrà in questo festival la possibilità di incontrare il teatro di Mariangela Gualtieri (27 luglio), Maria Paiato (28 luglio), Francesca Mazza (29 luglio), Vetrano e Randisi (30 luglio), Marco Baliani (31 luglio), Daria Deflorian (1 agosto), Danio Manfredini (2 agosto), Rezza/Mastrella (3 agosto).
Il programma ospita tutti i giorni Lezioni dei Maestri con Gennaro Carrillo (27 luglio), Virgilio Sieni (28 luglio), Lisa Ferlazzo Natoli (29 luglio), Claudio Morganti (30 luglio), Silvia Rampelli (31 luglio), Gabriele Lavia (1 agosto), Attilio Scarpellini (2 agosto), Flavia Mastrella e Antonio Rezza (3 agosto).
In orari e luoghi inconsueti OrizzontiFestival propone VisitAzioni con Antonio Perretta presso la Torre del Duomo (28 luglio), Valentina Corrao al Museo Nazionale Etrusco di Chiusi (29 luglio), Sem Bonventre al Museo Civico (30 luglio), Pasquale Aprile a I Lavatoi (31 luglio), Salvatore Alfano e Monica Mihaela Buzoianu al Labirinto di Porsenna / Museo della Cattedrale (1 agosto), Teatro del Lemming al Chiostro S. Francesco con “Edipo. Tragedia dei Sensi per uno spettatore” (2 e 3 agosto).
E abbandonando la logica della prima assoluta il regista ha scelto otto spettacoli Cult che rappresentano l’evoluzione del pensiero contemporaneo nelle tante Italie che viviamo. Il primo sarà “Finale di partita”
Allestimento da scacchiera per pedine e due giocatori diretto e interpretato da Teatrino Giullare, spettacolo pluripremiato più che maggiorenne. Il capolavoro di Beckett è visto attraverso le possibilità di movimento di due pedine da scacchi e la tensione e la partecipazione dei due giocatori. (27 luglio).
Masque Teatro presenta “Voodoo” con Eleonora Sedioli ideazione e regia Lorenzo Bazzocchi, 2023. È solo attraverso l’alterazione indotta che si può sperare di essere catapultati nella verità del proprio essere.
L’alterazione produce simulacri. A questi ci affidiamo per recuperare le forze necessarie ad imbastire la costruzione di un altro mondo nel quale sopravvivere. (28 luglio).
Sacchi di Sabbia presentano “Sandokan” o la fine dell’Avventura da “Le Tigri di Mompracem” di Emilio Salgari
Scrittura scenica di Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano, con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, 2008.
La cucina è casa di Sandokan, nave dei pirati, villa di Lord Guillonk, foresta malese, spiaggia di Mompracem.
Fedele all’ideale di un ironico esotismo quotidiano (Salgari non si avventurò mai oltre l’Adriatico) lo spettacolo – attraverso la rifunzionalizzazione di semplici oggetti d’uso - è un elogio all’immaginazione, che rischia di naufragare nel blob superficiale dei nostri tempi e al tempo stesso una satira di costume. (29 luglio).
Nerval Teatro propone qui “La Buca” di Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, con Carlo De Leonardo e Maurizio Lupinelli, regia Maurizio Lupinelli. 2023. Un percorso denso di sorprese e di inventiva che si scatena a partire dalla reinvenzione delle situazioni e della natura dei personaggi beckettiani: rappresenta l’avvio di una progettualità teatrale che ha come protagonista Carlo De Leonardo, attore diversamente abile ravennate che, in coppia con Maurizio Lupinelli, ci restituirà l’essenza stralunata e surreale dei personaggi di Samuel Beckett. 2023 (30 luglio).
Fanny&Alexander presentano “Him” con Marco Cavalcoli, drammaturgia Chiara Lagani, regia Luigi Noah De Angelis. 2008. Il Mago, protagonista indiscusso della storia, artefice dell’inganno e della realtà dell’opera, ne è forse il primo e solo committente: inginocchiato, crudele e devoto, esile figurina desunta dalle pale di un altare barocco, spettro tridimensionale rubato alla storia o alla storia dell’arte, statuetta ambigua sottratta a un più maestoso, ma invisibile, monumento civile. (31 luglio)
Le Belle Bandiere saranno presenti con “Risate di gioia” Storia di gente di teatro. Ispirato alle opere: Il teatro all’antica italiana di Sergio Tofano detto Sto, Antologia del grande attore di Vito Pandolfi, Follie del varietà a cura di Stefano De Matteis, Martina Lombardi, Marilea Somarè e ad autobiografie, biografie, epistolari di gente di teatro. da un’idea di Elena Bucci, drammaturgia, scene, costumi, interpretazione, regia Elena Bucci e Marco Sgrosso, drammaturgia sonora e cura del suono Raffaele Bassetti. 2023
Come erano gli spettacoli del passato? Come risuonavano le voci? Come erano i gesti? E le prove? Quali le fatiche e il fascino del teatro di un tempo? E il pubblico? Artiste e artisti di ieri, famosi e dimenticati, girovaghi e vitali, idealisti e cialtroni, raffinati e appassionati, ci conducono per mano tra camerini e palcoscenici di Ottocento e Novecento, sfiorando le luci del varietà fino ad affacciarsi al cinema. (1 agosto)
Ogni giorno in programma Lettura del Diario a cura di Andrea Pocosgnich, Barbara Weigel, Clarissa Veronico, Gaetano Ventriglia di ciò che il festival ha proposto il giorno precedente. E in tarda serata aperto a tutti ci sarà il Dopo Festival.
“C’è grande entusiasmo per l’edizione di quest’anno del Festival Orizzonti – dichiara Giannetto Marchettini, Presidente della Fondazione Orizzonti – . Si apre così il primo capitolo di un triennio affidato alla direzione di Roberto Latini, con cui si è instaurata sin da subito una profonda sintonia artistica e progettuale. La collaborazione con Latini, figura di spicco del teatro contemporaneo italiano, nasce da una visione condivisa del festival: una visione che si fonda sulla conoscenza del nostro palco e del nostro pubblico, maturata nel tempo, e che si traduce oggi in una proposta rinnovata, capace di portare freschezza e rafforzare l’identità culturale della rassegna. Negli anni, il Festival Orizzonti ha saputo conquistarsi un ruolo di primo piano nel panorama culturale nazionale, e anche quest’anno si preannuncia un’edizione ricca di stimoli, innovazione e spettacoli coinvolgenti. Otto giorni di grande teatro, con la partecipazione di artisti di rilievo pronti a celebrare la scena italiana con passione, talento e creatività”.
"Il nuovo Festival con Roberto Latini come direttore artistico segna un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita del Festival Orizzonti, sia sotto il profilo artistico che qualitativo. – afferma Gianluca Sonnini, Sindaco di Chiusi - Professionista affermato nel panorama teatrale italiano, Latini porta con sé una visione profonda, un'esperienza solida e una naturale propensione all'innovazione. Siamo certi che saprà imprimere nuova energia al progetto di rilancio avviato nel 2022, rafforzando i traguardi già raggiunti e aprendo il festival a inedite traiettorie creative.
La nostra comunità continua a credere nella cultura come leva di sviluppo e segno distintivo della propria identità: l’edizione 2025 sarà un’occasione preziosa per ribadirlo con forza.”