Origami – Spirito di Carta
Centinaia di sculture di carta, grandi e piccole, inonderanno le storiche cantine di Palazzo Barolo nel centro di Torino. Oltre 300 gli origami esposti, opere di artisti noti a livello nazionale e internazionale.
Comunicato stampa
Centinaia di sculture di carta, grandi e piccole, inonderanno le storiche cantine di Palazzo Barolo nel centro di Torino.
L'ideogramma giapponese che noi leggiamo "origami" è composto dal verbo "piegare" oru (che declinato diventa ori) e quello di "carta", kami (che per eufonia diventa gami).
Con l'invenzione della carta in Cina nel I sec. d.C. si diede vita a un nuovo materiale rivoluzionario che, diversamente dalle tavolette di cera e dalle pergamene, poteva essere piegato più e più volte, acquistando corpo e forma senza spezzarsi: quello che oggi è uno dei prodotti più diffusi era, all'epoca, appannaggio di un élite, un bene molto prezioso e per questo riservato ad usi fortemente simbolici e cerimoniali. I primi origami non erano certo realizzati per hobby, ma in modo da riprodurre figure allegoriche in contesti rituali.
In Origami – Spirito di Carta tre saranno le aree tematiche: una prima sezione esporrà
la rappresentazione del mondo, oggetti di natura; una seconda sezione la rappresentazione della mente, oggetti matematici-geometrici; infine i totem simbolici, dal gioiello alle gru della pace.
Origami Torino Oltre 300 gli origami esposti, opere di artisti noti a livello nazionale e internazionale e che spesso aderiscono a CDO- Centro Diffusione Origami, grazie alla cui collaborazione Yoshin Ryu ha potuto selezionare una ricca gamma di pezzi, stili e “estri artistici”. Video didattici e suggestivi saranno proiettati sia a Palazzo Barolo che nel Salone Mazzonis del MAO, il Museo d’Arte Orientale di Torino ormai alla seconda collaborazione con Yoshin Ryu.