Nesso e Deianira dal Louvre di Parigi alla Pinacoteca di Bologna

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA NAZIONALE
Via Delle Belle Arti 56, Bologna, Italia
Date
Dal al
Vernissage
05/09/2017
Generi
arte antica
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Una eccezionale occasione di vedere a confronto le opere religiose del maestro con una delle sue più significative realizzazioni dedicate a una “favola” antica.

Comunicato stampa

Il 5 settembre, ore 17,30, viene presentato il capolavoro di Guido Reni, Ercole e Dejanira (tela, cm 284,7x218) avuto in cambio dal Museo del Louvre di Parigi per la Pinacoteca Nazionale di Bologna, che ha prestato al museo Condé di Chantilly la Strage degli innocenti del medesimo artista.
Una eccezionale occasione di vedere a confronto le opere religiose del maestro con una delle sue più significative realizzazioni dedicate a una “favola” antica.

Il dipinto fa infatti parte di una serie di quattro tele eseguite da Guido Reni tra il 1617 e 1620 per il duca di Mantova Ferdinando Gonzaga, dedicate alla Storia di Ercole. Destinata ad una sala della villa La Favorita nei pressi della città, la serie dovette avere inizio con la commissione dell’Ercole sul rogo, a cui fecero seguito, in un ordine che non è possibile stabilire con certezza, Ercole e l’Idra, Ercole e Acheloo e, appunto, Ercole e Dejanira, oggi tutti conservati al Louvre.

Il dipinto è ispirato ad un passo delle Metamorfosi di Ovidio e raffigura il rapimento, da parte del centauro Nesso di Dejenira, moglie di Ercole. Dopo essersi offerto di fare attraversare il fiume alla donna, Nesso, innamoratosi perdutamente, tornò sulla riva del fiume che Ercole aveva già attraversato. Reni, in questo dipinto illustra il momento di inebriante gioia del centauro, fiducioso nella riuscita della sua impresa, prima che l’eroe, attirato dai richiami di soccorso della moglie, lo uccidesse con una sua freccia infettata del sangue dell’Idra.

Come molte altre opere di Guido Reni, la serie dedicata alle storie di Ercole ebbe una notevole fortuna nell’arte incisoria francese del Seicento.
Gilles Rousselet (Parigi, 1610-1686) ne trasse le quattro stampe, esposte in quest’occasione nella medesima sala, eseguite a bulino, destinate alla grande impresa Tableaux du Cabinet du Roy, una cospicua raccolta di incisioni, edita nel 1677, con soggetti derivati dai dipinti dalle preziose collezioni del re Luigi XIV.

Gli straordinari esemplari di Rousselet del Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca Nazionale di Bologna, provengono dal volume 3 della cosiddetta “grande collezione” Lambertini, interamente dedicato, insieme al volume 4, alle incisioni realizzate dall’artista o tratte da sue opere.

Il prestigioso prestito del Museo del Louvre avviene nell’ambito di un accordo internazionale tra grandi musei. La Pinacoteca ha infatti prestato al museo francese la Strage degli innocenti di Guido per una mostra che affronta trasversalmente, da un punto di vista cronologico, il divenire del soggetto, così come affrontato da Poussin a Picasso. Nell’esposizione, fortemente voluta da Pierre Rosenberg, l’opera d’arte bolognese sarà una delle gemme primarie del percorso.

Nesso e Dejanira del Louvre rimarrà esposto in Pinacoteca dal 5 settembre 2017 al 7 gennaio 2018.
Catalogo nella collana del museo Relazioni.

Per informazioni
URP del Polo Museale Emilia Romagna 051/4209406

Si allega l’immagine:
Guido Reni, Ercole e Dejanira, tela, Parigi, Museo del Louvre
Gilles Rousselet, Ercole e l’Idra, bulino, Bologna, Pinacoteca Nazionale, Gabinetto Disegni e Stampe