Mutare mappe dell’incertezza

Informazioni Evento

Luogo
EX CINEMA POLITEAMA
via Mochi 2, Montevarchi, Italia
Date
Dal al
Vernissage
09/04/2022

ore 18

Curatori
Carles Marco
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Mostra finale della residenza d’artista Mutare, mappe dell’incertezza.

Comunicato stampa

Si intitola Mutare, mappe dell’incertezza la mostra finale della residenza di sette giovani artist*: Cristina Materassi, Cristoforo Lippi, Duccio Franceschi, Gianluca Braccini, Giovanni Bonechi, Yunying Zhu e Zoya Shokoohi; organizzata dall’associazione culturale MAHmutt, che sarà aperta al pubblico da sabato 9 aprile ore 18, fino a domenica 24 aprile 2022 negli spazi del Politeama, a Montevarchi (via Mochi 2).
“Mutare. Non solo sinonimo di cambiare, significa anche rendere diverso, trasformare, passare da uno stato a un altro. Nel mondo in cui viviamo, non vi suona questo concetto? Tuttavia, il significato più terribile è quello di “sostituire una cosa con un’altra”, la natura forse ci penserà?” spiega il curatore della mostra Carles Marco.
Il progetto nasce per valorizzare l’arte contemporanea nel territorio aretino in un luogo trasformato: lo spazio polifunzionale Politeama è stato un cinema ed è diventato solo recentemente un luogo per l’arte contemporanea. Gli artisti sono stati chiamati a relazionarsi fra loro e con lo spazio attorno per rintracciare una mappa ideale.
Il lavoro dei sette artisti che spaziano dalla pittura all’installazione, passando per la video art, mettono in relazione Natura e soggettività, narrazioni che mettono in relazione la sfera interiore e la visione che hanno del mondo intorno.
La mostra sottolinea il bisogno di sostenere i canali di espressione della diversità creativa e stimolare la discussione sulla realtà delle menti più aperte, perché è quella che ci porterà verso un futuro possibile.
Avvalendosi di differenti mezzi espressivi, gli artisti partecipanti hanno una solida formazione, una tecnica accurata con cui realizzano personalissime immagini poetiche. Le immagini riprendono l’intimità della vita quotidiana, la natura delle relazioni locali, anche con riferimenti alla maledizione della guerra, e alla possibilità di un futuro post umano.
MAHmutt
L’Associazione MAHmutt, nata nel giugno del 2021 gestisce lo spazio del Politeama a Montevarchi, dove organizza incontri con artisti, musicisti, artigiani, scrittori, teatranti e altri che documentano e parlano del loro lavoro e delle loro esperienze; è per un’arte e una cultura consapevole e una funzione etica del lavoro creativo radicata nell’esperienza umana. Tra queste Evviva Mahmutt nella tenuta di San Jacopo a Cavriglia, da sabato 31/07 al 15/08/2021, Gaia-Intro la residenza di un collettivo di performer dal dal 5 al 12 Febbraio 2022 negli spazi del Politeama, Local/UNLocal dal 19 marzo al 03 aprile 2021 nella sede dell’associazione. 
Cristina Materassi
(Firenze, 1997) Vive e lavora a Torino all’interno di spazioBUHO. Nel 2020 consegue il diploma di primo livello in Arti visive all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nello stesso anno si iscrive al corso di diploma magistrale in Pittura all’Accademia Albertina di Torino.

Cristoforo Maria Lippi

(Figline Valdarno, 1993) si laurea in Scienze dell’Architettura allo IUAV di Venezia e completa gli studi in Culture visive e pratiche curatoriali all’Accademia di Belle Arti di Brera. E’ co-fondatore e Production Manager di GAD, Distretto Artistico nell’isola della Giudecca dove promuove un ricco calendario di iniziative culturali e artistiche con realtà nazionali e internazionali. Il suo fare artistico procede per immagini, azioni, testi, a ricercare quel vocabolario minimo e misterioso dell’atto creativo. Le sue opere sono state accolte in musei italiani (Macro, Roma; Museo dello Splendore, Marche; Museo subacqueo La casa dei pesci, Talamone) e in simposi internazionali all’esterno.

Duccio Franceschi

(Empoli,1997), si laurea all’Accademia di Belle arti di Firenze in scultura e continua lo studio in Nuovi Linguagi Espressivi di pittura. Il suo lavoro indaga per le vie dell’arte contemporanea la società, sottolineando tematiche ricorrenti della natura umana (identità, sviluppo, condizioni sociali e relazioni con il mondo) tramite mezzi che oscillano fra la scultura, la pittura, l’installazione e qualsiasi strumento si presti al contenuto. Carattere di maggiore rilevanza è la matrice ironica e ludica che si basa come sguardo per intervenire sugli argomenti presi in analisi. L’intento del lavoro è quello di creare uno sguardo satirico sugli aspetti della quotidianità che ci circonda, dalla più banale alla più drammatica.

Gianluca Braccini

(Bagno a Ripoli, 1996) Vive e lavora a Firenze. Nel 2016 si trasferisce a Venezia dove frequenta l’accademia per tornare a Firenze nel 2017 dove nel 2020 consegue il diploma di primo livello in Arti visive all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2021 fonda l’associazione culturale fiorentina Eterotopie, indaga attraverso la pittura dagli elementi naturali agli eventi bellici, storici e contemporanei.

Giovanni Bonechi

(Firenze, 1994) Vive e lavora a Firenze, dove frequenta il Biennio dell’Accademia di Belle Arti, iscritto al corso di Nuovi Linguaggi Espressivi. Porta avanti una ricerca incentrata sulla pittura e il disegno, traendo motivo dalle manifestazioni della natura e i fenomeni antropologici.
Yunying Zhu
(Suzhou, Cina, 1996) Dal 2017 vive e studia a Firenze e nel 2020 consegue il diploma di primo livello in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 2020 frequenta il Biennio di Nuovi Linguaggi Espressivi Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Conduce la sua ricerca artistica legata alle proprie espressioni interiori attraverso il linguaggio pittorico e la poesia.
Zoya Shokoohi

(Isfahan, Iran, 1987) Ha conseguito una prima laurea in Ingegneria chimica all’Università di Isfahan, per poi intraprendere gli studi artistici a Firenze conseguendo una laurea specialistica in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi (indirizzo Scultura) all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Oltre ad esaminare il rapporto tra arte e scienza, si interroga sulla sua posizione all’interno del contesto urbano, per questo motivo la maggior parte della sua ricerca si concentra sulle “attività necessarie dell’uomo contemporaneo” e sugli aspetti paradossali della vita attuale.