Murmures

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DELLE MURA AURELIANE
Via di Porta San Sebastiano, 18, Roma, Italia
Date
Dal al

da martedì a domenica ore 09.00 - 14.00

Vernissage
23/02/2018

ore 17

Patrocini

La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione di Galleria Honos Art di Roma, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura

Curatori
Domenico Iaracà
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Al Museo delle Mura l’arte contemporanea interpreta il delicato equilibrio della parola.

Comunicato stampa

Sei artiste, Silvia Beccaria, Tonina Cecchetti, Silvia Granata, Mirna Manni, Sabine Pagliarulo, Simona Poncia, si ritrovano in maniera sorprendente intorno ad un progetto il cui oggetto di ricerca è riassunto dal significativo titolo di Murmures, sussurri, mormorii.
Quasi a inseguire e reinterpretare, a millenni di distanza dalla sua formulazione, il concetto aristotelico di virtù, cercano di trovare il punto di equilibrio, un antidoto all’incomunicabilità, sia essa dovuta al rumore eccessivo che la ostacola o alla chiusura che, all’opposto, la nega, come ha affermato il curatore, Domenico Iaracà.

La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione di Galleria Honos Art di Roma, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, è ospitata negli spazi espositivi del Museo delle Mura dal 24 febbraio all’ 8 aprile 2018.
Mezzo di condivisione scelto è il linguaggio dell’arte: dalla ceramica alla fotografia e alla fiber art, ciascuna artista, seguendo codici personali, coerenti seppur mai uguali anche all’interno di ogni singola ricerca, dà voce al proprio intimo facendo uso dei mezzi che le risultano più congeniali.
Anche le Mura, quasi un ossimoro esse stesse, si presentano come un esempio di silenzio gravido di parole, di vere e proprie storie che narrano i secoli di vita dell’edificio. Le opere in mostra raccolgono la sfida di rappresentare l’immateriale, in particolare il suono significativo, la parola e la comunicazione. Una sfida superata con quei mezzi che solo l’arte ha, ovvero la capacità di rappresentare il non rappresentabile, evocare mondi ed esperienze, come un auspicio per un dialogo sempre più aperto e costruttivo.