Milano Asian Art
Milano Asian Art è l’evento milanese dell’arte orientale. Dieci giorni nel corso dei quali i principali operatori del mondo dell’arte orientale del centro di Milano uniscono forze e competenze per presentare sei mostre tematiche che, in virtù delle specificità di ognuna, offrono un ventaglio di opportunità d’approfondimento e conoscenza di alcune delle molteplici espressioni artistiche delle civiltà asiatiche.
Comunicato stampa
Milano Asian Art
17 –26 maggio 2012
Milano Asian Art è l’evento milanese dell’arte orientale. Dieci giorni nel corso dei quali i principali operatori del mondo dell’arte orientale del centro di Milano uniscono forze e competenze per presentare sei mostre tematiche che, in virtù delle specificità di ognuna, offrono un ventaglio di opportunità d’approfondimento e conoscenza di alcune delle molteplici espressioni artistiche delle civiltà asiatiche.
Dalton Somarè, Ethnoarte, Giuseppe Piva, La Galliavola, Illulian e Renzo Freschi dal 17 al 26 maggio 2012 propongono a collezionisti, appassionati o semplici curiosi – milanesi e non solo – un percorso nel cuore di Milano che, anche quest’anno, ha l’onore di avvalersi dalla preziosa e fattiva collaborazione del Museo Poldi Pezzoli, la raccolta nata dalla passione collezionistica di Gian Giacomo Poldi Pezzoli e cresciuta, anche, in virtù del suo confidente rapporto con il mercato dell’arte e i suoi operatori.
Nel fil rouge di collezionismo sapiente e raffinato di questa terza edizione di Milano Asian Art s’inserisce la collezione d’arte orientale del Museo di via Manzoni: gli oggetti che costituiranno “il percorso orientale” saranno segnalati con il simbolo dell’evento e descritti in una scheda distribuita all’ingresso. La visita sarà gratuita per i visitatori che presenteranno un biglietto d’invito di una delle Gallerie che partecipano a questa terza edizione dell’evento.
Quello che Dalton Somarè, Ethnoarte, Giuseppe Piva, La Galliavola, Illulian e Renzo Freschi presentano è un corpus di alto contenuto, articolato e composito per epoche e matrici culturali: dall’India al Giappone, dalla Cina al Tibet al Nepal...
Ovvie protagoniste di Milano Asian Art sono le sei mostre strutturate con competenza e attenzione critica, che spaziano dai bronzi alle porcellane, dalle sculture agli oggetti, dai paraventi alle armature, alle pietre.
Opere e oggetti che sono il focus di una serie di eventi (conferenze, visite guidate, approfondimenti storico stilistici di pezzi particolari) organizzati nelle singole Gallerie nel corso degli dieci giorni di Milano Asian Art. Eventi, titoli, date e orari sono disponibili nel sito www.asianart.milano.it.
COMUNICATI E IMMAGINI SCARICABILI DAL SITO www.asianart.milano.it/press.htm
SCHEDA TECNICA
evento Milano Asian Art
data 17 – 26 maggio 2012
inaugurazione giovedì, 17 maggio 2012, dalle 17
orari lunedì 15-19, da martedì a sabato 11-19
opere esposte armature, ceramiche, oggetti, netsuke, paraventi, sculture, tappeti e tessili
sito internet www.asianart.milano.it
UFFICIO STAMPA
Anna Orsi - Via Carducci, 34 – 20123 Milano
tel e fax +39 0289010225 cell +39 3356783927 [email protected] [email protected]
FORME DEL SACRO – ARTE ANTICA INDO-BUDDHISTA
Dalton Somarè-Ancient Art of Asia - Via Borgonuovo, 5 – 20121 Milano
tel +39 0289096173 [email protected] www.daltonsomare.com
La creazione di immagini sacre nel contesto Indo-Buddhista antico rappresentava un contributo al Dharma cioè era parte dell’azione umana positiva affinché il Cosmo mantenesse ordine e armonia.
La mostra allestita per la Terza Edizione di Milano Asia Art Milano è centrata su una selezione di sculture in pietra e bronzo che vanno dal II al XIV secolo d.C. e che provengono dai grandi centri di stile del Nord dell’India, del Nepal e del Tibet. Attraverso di esse è possibile seguire lo svolgersi nel tempo di una medesima intuizione filosofica ed estetica.
Alle sculture sarà affiancata una collezione di Copertine di Manoscritti tibetane. A lungo considerate una forma minore di arte, queste copertine in legno intagliato, dorato e dipinto si sono oggi rivelate come una delle forme d’arte più rappresentative della cultura monastica buddhista.
Tibet, XIV secolo
Vajrasattva Uttar Pradesh - India, IX secolo
Vishnu
MURTI – MANIFESTAZIONI DEL VIVINO
Ethnoarte - Via San Giovanni sul Muro, 17 – 20123 Milano
tel +39 02876050 [email protected] www.ethnoarte.com
Nell’Induismo, una Murti o Murthi in genere si riferisce a un’immagine che esprime uno spirito divino. Il termine sanscrito, indica una manifestazione dimensionale e visiva di una divinità. La loro forma sensibile. Significa letteralmente "incarnazione", così, la murti è più di una somiglianza, è la divinità stessa che prende forma.
Nella realtà dell’esperienza quotidiana possiamo avere conoscenza solamente delle cose che cadono sotto il nostro sguardo, che possiedono una forma (murta), ecco perché è più facile, per chi vive in questa dimensione, avere un approccio al divino anche attraverso la Murti.
In pietra, legno, metallo e altri materiali, le Murti sono il mezzo attraverso il quale una divinità può essere venerata, la rappresentazione deve riflettere i gesti e le proporzioni indicate nella tradizione religiosa. La mostra si compone di una collezione di pezzi antichi affiancata da alcuni esempi di Murti contemporanee in marmo dipinto.
Maharasthra – India, XVIII secolo
Padmavati Sud India, XVII secolo
Trinity: Sridevi, Vishnù e Sridevi Sud India, XVII-XVIII secolo
Mahishasuramardini
IMPRESSIONI GIAPPONESI – ESTETICA E FUNZIONALITÀ DURANTE IL PEIODO EDO (1615-1867)
Giuseppe Piva Arte Giapponese - Via San Damiano, 2 – 20122 Milano
tel +39 0236564455 [email protected] www.giuseppepiva.com
In Giappone, oggi come nel passato, non c'è mai un gesto o una forma lasciata al caso.
Ogni utensile, ogni strumento, ogni ninnolo poteva essere perfezionato nella sua valenza estetica fino ad assurgere allo stato di "opera d'arte". L'attenzione maniacale per i dettagli e la precisione degli artigiani giapponesi nel lavorare la ceramica, la lacca, il ferro e qualsiasi altro materiale, ci permette oggi di ammirare una varietà di forme di artigianato artistico come non si trovano in nessun'altra cultura.
La mostra si articola nei vari settori dell'arte nipponica: lacche decorate con polvere d'oro, preziosi netsuke in legno e avorio, eleganti armature da samurai, letali spade in acciaio. Tutti oggetti con un preciso scopo pratico che tuttavia sono oggi considerati veri capolavori d'arte.
Giappone, Periodo Momoyama
Inizio periodo Edo
Armatura da Samurai Giappone, XVIII secolo
Netsuke - Porcospino Giappone, XVII secolo
Inizio del Periodo Edo
Ten - Guardiano
CHINESE & JAPANESE COLLECTIONS
La Galliavola Arte Orientale - Via Borgogna, 9 – 20122 Milano
tel +39 02 76007706 [email protected] www.lagalliavola.com
L'arte orientale nelle due sue più significative espressioni: la Cina e il Giappone.
Una mostra ideata e pensata come percorso museale, al fine di guidare il visitatore/spettatore all'interno di una vera e propria esperienza culturale.
Un percorso volutamente suddiviso in due momenti in cui la prima parte si articola in porcellane, terrecotte e works of art accuratamente selezionati all'interno di prestigiose collezioni italiane e che emanano tutto il fascino della Cina più antica. Oggetti di indiscutibile fascino storico ma anche solo di semplice curiosità per neofiti.
La seconda parte della mostra è il naturale completamento di un percorso culturale nell'arte orientale con il Sol Levante e con i Netsuke. In esposizione circa cinquanta tra netsuke ed okimono, incisi e scolpiti in diversi materiali, dall'avorio al legno, dal corno di cervo all'osso, dalla porcellana alla lacca; provenienti, per la maggior parte, dalle raccolte di collezionisti italiani che li avevano acquistati negli anni '70-'80 da grandi mercanti internazionali e alle Aste di Londra e New York.
Nell'occasione della manifestazione "Milano&Asian Art" La Galliavola vuole presentare un'edizione speciale del suo Bollettino (pubblicazione periodica che la Galleria dedica a questo particolare ramo di collezionismo), trasformandolo in un catalogo in cui si potranno sfogliare i netsuke e gli okimono presenti in mostra e non solo.
Giappone, Periodo Meiji
Netsuke – Scimmia con occhiali e inro
Firmato Tomoichi Cina, dinastia Liao (907-1125 d.C.)
Box in argento con salamandra Cina, XVIII secolo
Incensiere in giada verde spinacio
I DRAGHI DI ILLULIAN
Illulian Tappeti–Tessuti–Interior Design – Via Manzoni, 37 – 20121 Milano
tel +39 026570108 [email protected] www.illulian.com
Simbolo benefico per eccellenza nella cultura cinese e tibetana è il drago, sinonimo di potenza, ricchezza e fortuna.
Riassume le caratteristiche di vari animali: ha la testa di leone, il corpo di un serpente, le scaglie di un pesce e gli artigli di un'aquila.
Nei tappeti cinesi, queste figure sono rappresentate in varie forme, la loro raffigurazione talvolta è semplificata fino a trasformarsi in un rigido motivo a greca, altre volte occupano gli interi campi con motivi eleganti e raffinati di ricche sinuosità.
Il drago può essere presente in pieno campo secondo i canoni compositivi tipici di quest’arte tessitoria e nei cantonali, oppure racchiusi nella bordura principale, resi con tratti stilizzati e sobri. La sua immagine è stata "usata" dalla Famiglia Imperiale e dall'Imperatore stesso, il quale si attribuiva il titolo di "Figlio del Drago Celeste".
Cina, XIX secolo
Tappeto Ningxia
Draghi imperiali a cinque artigli Cina, XIX secolo
Tappeto con decoro detto
”A draghi volanti” Tibet, XIX secolo
Tappeto con draghi e bordura “di acqua e nuvole”
CINA: L’ARTE DELLE ROCCE
Renzo Freschi oriental art – Via Gesù 17 – 20121 Milano
tel +39 02794574 fax +39 0276399084 [email protected] wwwe.renzofreschi.com
In Cina il collezionismo di rocce è molto antico. I famosi mandarini-letterati si sono sempre circondati di pietre dalle forme particolari e i classici giardini cinesi hanno sempre combinato acque, fiori, piante e rocce.
Il taoismo insegna che ciò che è opera della natura unisce valore artistico e potere spirituale. Le rocce, come le montagne, collegano dunque il cielo alla terra e sono in grado di evocare suggestioni interiori tramite le loro forme singolari.
In epoca recente, persino Mao Zedong fu affascinato dalle loro misteriose fogge.
La mostra propone 22 rocce moderne che testimoniano come questa antica tradizione continua a essere viva ancor oggi. Sono esposti anche 30 dipinti e xilografie di artisti del XVIII e XIX secolo, che hanno interpretato le rocce con uno stile molto personale. Catalogo di 24 pagine disponibile in Galleria.
Aperta dal 9 maggio al 9 giugno “Cina: L’Arte delle Rocce” per dieci giorni sarà, a buon titolo, parte integrante di Milano Asian Art.
Cina, XX secolo
Meng Stone Cina, XX secolo
Luliang Stone Cina, XIX secolo
Roccia con albero fiorito
La collezione di arte orientale del Museo Poldi Pezzoli
Sebbene prevalentemente centrate sull'arte occidentale, le raccolte del Museo Poldi Pezzoli si aprono pure ad altre culture.
Già Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879) acquistò numerose opere orientali, influenzato dal gusto per l'orientalismo tipico del XIX secolo, nel Novecento importanti donazioni incrementano questo settore delle raccolte.
L'arte mediorientale è presente con tessili e metalli. Importante il piccolo nucleo si armi e armature del medio e dell’estremo oriente.
Tra i tessili, dodici tappeti persiani ed egiziani, tra cui il famosissimo Tappeto di Caccia, un capolavoro dell'età safavide (1542-1543).
Le cento porcellane cinesi e giapponesi sono in buona parte oggetti d'arredo (vasi, statuine), mentre recentissima è la donazione della collezione di quattrocento netsuke appartenuta a Giacinto Ubaldo Lanfranchi, sculture giapponesi in miniatura che vanno dal XVII al XIX secolo, attualmente non esposta.
Nella collezione d’arte orientale del Museo spicca il raro recipiente a forma di cane della dinastia Qing in bronzo e smalto cloisonné.
Una curiosità è costituita dall’orologio giapponese a cassetta da parete in legno, vetro e ottone basato sull’antica misurazione del tempo in uso in Giappone fino al 1873.