Matthias Brunner – Magnificent Obsession

Informazioni Evento

Luogo
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE
Viale Pietro De Coubertin 34, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da lunedì a venerdì dalle 16.00 alle 2200, sabato e domenica dalle 12.00 alle 22.00

Vernissage
13/10/2016

ore 12 su invito

Contatti
Email: inbetweenartfilm@gmail.com
Sito web: http://www.inbetweenartfilm.com
Patrocini

Evento promosso e organizzato da In Between Art Film

Artisti
Matthias Brunner
Uffici stampa
MARIA BONMASSAR
Generi
arte contemporanea

Presso lo Studio due dell’Auditorium Parco della Musica, nell’ambito dell’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, verrà presentata per la prima volta in Italia la video-installazione Magnificent Obsession, realizzata dall’artista e regista svizzero Matthias Brunner.

Comunicato stampa

Nell’ambito dell’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 13 al 23 ottobre 2016 all’Auditorium Parco della Musica, la casa di produzione In Between Art Film, creata da Beatrice Bulgari, presenta, in collaborazione con la galleria Magazzino e la Kunsthaus di Zurigo, l’installazione Magnificent Obsession, realizzata dall’artista e regista svizzero Matthias Brunner.
Come spiega Beatrice Bulgari: “In Between Art Film vuole esplorare i suggestivi e sempre più labili confini che intercorrono tra le arti e l’opera audiovisiva e Magnificent Obsession è la perfetta rappresentazione dell’affascinante complessità del rapporto tra arte, cinema e letteratura”.
Le immagini dell’opera di Brunner sono estratte da 36 film realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta: mai come durante il periodo della Nouvelle Vague, infatti, la relazione tra cinema e letteratura è stata tanto intensa quanto appassionata.
Brunner ha scelto alcuni dei più significativi adattamenti cinematografici di capolavori letterari di grandi scrittori, come Marguerite Duras (Hiroshima mon amour), Alberto Moravia (La noia) e Raymond Quenau (Zazie nel metrò), affiancadoli alle pellicole di registi che hanno incentrato la loro ricerca su aspetti dal sapore letterario, come Claude Chabrol (I cugini e Le Beau Serge), Francois Truffaut ( I 400 colpi), Alfred Hitchcook (Gli uccelli e Marnie), Elia Kazan (Splendore nell’erba), Louis Bunuel (Il diario di una cameriera e Bella di giorno), Jean-Pierre Melville ( La carne e l’anima).
Per la realizzazione della sua opera, l’artista e regista svizzero ha poi selezionato esclusivamente le scene in cui sono compaiono libri o aspetti che riguardano la letteratura, come scrivere (Fuoco Fatuo, 1963, Louis Malle), stampare (Le due inglesi, 1971, Francois Truffaut), il viaggio per arrivare in libreria (Lettera da una sconosciuta, 1948, Max Ophuls), l’incontro in una libreria (Colazione da Tiffany, 1961, Blacke Edwards) o l’interpretazione di un testo (Splendore nell’erba, 1961, Elia Kazan).
La passione per l’espediente-libro, gli echi delle conversazioni filosofiche, gli omaggi alle tematiche sociali che permeano i film della corrente presa in esame da Brunner testimoniano l’evoluzione del legame tra il cinema e la letteratura: se all’inizio della produzione cinematografica americana i volumi facevano parte

solo della coreografia, con la Nouvelle Vague e l’imporsi di registi di origine europea, il libro prorompe prepotentemente sulla scena, in un gioco di specchi e di rimandi in cui il film scivola e riemerge dalle pagine degli autori a cui si ispira.
Come spiega lo stesso Brunner, “Con questa installazione non intendo dare un giudizio su questi 36 film. L’installazione non è suddivisa per argomenti, ma è "solo" un’associazione e un confronto appassionato di alcune scene dei film, la maggior parte delle quali sono fedeli ricostruzioni storiche, che tentano di raccontare la ricchezza che deriva dalla fusione tra cinema e letteratura che si è esemplificata soprattutto attraverso la Nouvelle Vague e alcune icone del cinema americano ed europeo degli anni Cinquanta e Sessanta. Questa installazione è il mio tributo ai grandi registi di quel periodo”.
L’opera, presentata per la prima volta in Italia, fa parte della collezione della Kunsthaus di Zurigo ed è composta da quattro schermi inseriti in una libreria appartenuta al regista Douglas Sirk – di cui Brunner ha comprato tutta la biblioteca –, autore di capolavori come Lo specchio della vita e Magnifica Ossessione, pellicola del 1954 con Rock Hudson, a cui Brunner si è ispirato per il titolo della sua opera.
Un effetto di straniamento, una sorta di coreografia di immagini che sono pura poesia visiva è suscitato dal particolare montaggio immagini/sonoro: lo spettatore vede contemporaneamente gli spezzoni di quattro pellicole, ascoltando però l’audio di un solo film alla volta.
In occasione della Festa del Cinema lunedì 17 ottobre 2016 alle ore 16.00 si terrà presso lo Studio Tre dell’Auditorium Parco della Musica un incontro che vedrà come protagonista Matthias Brunner in conversazione con il critico cinematografico Vieri Razzini e Andrea Viliani, direttore del Museo MADRE e grande appassionato di cinema.
In Between Art Film è una casa di produzione cinematografica, fondata nel 2007 da Beatrice Bulgari e specializzata nella produzione di film indipendenti e documentari che si basano sull’interdisciplinarietà e lo scambio tra i diversi linguaggi artistici del nostro tempo. Tra le loro produzioni e co-produzioni, ricordiamo: Molly Bloom con la regia di Chiara Caselli (2016); Il nuotatore di Ra di Martino (2016); Where is Rocky II? diretto da Pierre Bismuth (2016); Istanbul e il Museo dell’Innocenza di Pamuk (2015), documentario per la regia di Grant Gee sul Premio Nobel Ohran Pamuk e la sua città, Istanbul; The Lack (2014), il primo lungometraggio del duo artistico MASBEDO, interamente prodotto da In Between Art Film.
Due film presenti in questa edizione del festival sono co-prodotti da In Between Art Film: William Kentridge - Triumphs and Laments, documentario del 2016 dedicato all’evoluzione del progetto di Kentridge per la città di Roma e Napoli ’44, docu-film tratto dal libro di Norman Lewis, diretto da Francesco Patierno e con voce narrante di Benedict Cumberbatch.
Roma, ottobre 2016