Marco Mendeni – De oraculis novis

  • AREA 35

Informazioni Evento

Luogo
AREA 35
Via Vigevano 35 (20144) , Milano, Italia
Date
Dal al

Mart-Ven 15.30 – 19.30
Mattina e sabato su appuntamento

Vernissage
24/10/2017

ore 18,30

Artisti
Marco Mendeni
Curatori
Arianna Grava
Generi
arte contemporanea, personale
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Dopo gli ultimi cicli di opere dove il mezzo espressivo utilizzato era quello videoludico, che afferma l’artista a rientrare nella cerchia dei maggiori esponenti a livello internazionale della Game Art, in De Oraculis Novis Mendeni ci conduce ad un “rendez-vous” con la pittura più classica, quella ad olio.

Comunicato stampa

Il 24 Ottobre 2017 alle ore 18.30 si terrà l’inaugurazione di “DE ORACULIS NOVIS” mostra personale di Marco Mendeni, a cura di Arianna Grava presso la galleria d’arte contemporanea Area35 Art Gallery di Milano. Dopo gli ultimi cicli di opere dove il mezzo espressivo utilizzato era quello videoludico, che afferma l’artista a rientrare nella cerchia dei maggiori esponenti a livello internazionale della Game Art, in De Oraculis Novis Mendeni ci conduce ad un “rendez-vous” con la pittura più classica, quella ad olio. L’origine del nuovo lavoro dell’artista è ascrivibile al video “VERTIGO” dove vertigine diventa l’arma per sconfiggere la mancanza di orientamento e di punti di riferimento non trovando più il suo posto nel mondo. È una sensazione di vertigini, una sfocatura del cervello, dove tutto si muove fino all'esaurimento della perdita di stabilità che può rilevarsi ad una crisi di identità, non aderendo più agli standard generici imposti, a un senso di impotenza dall'inerzia fisica e mentale e dal panico del fallimento: qualcosa come quello che Lovink chiama la psicopatologia del sovraccarico di informazioni. Una realtà ricostruita al computer : spazi immensi, sculture digitali 3D create nell'immagine e somiglianza di modelli matematici e scientifici dove l’artista cerca costantemente la mimesi, senza mai cessare di stupirci con la somiglianza e la fruizione che volta per volta risulta sempre più dettagliata come in De Oraculis Novis dove Mendeni presenterà dodici opere, olio su tela, un lavoro che si distingue per la tecnica e per la straordinaria capacità dell’artista nell’aver reso filmica un’opera bidimensionale. Il progetto espositivo è stato pensato per dare allo spettatore svariati livelli percettivi e un aspetto di rilevanza sarà dato alla realtà virtuale. Lo spettatore sarà accolto in una black room dove si troverà a vivere attraverso il visore un'immersione totalizzante di quei mondi simulati al computer.

BIOGRAFIA
Marco Mendeni, Brescia 1979, è un artista visivo in instabile equilibrio tra Milano e Berlino, città in cui vive e lavora. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) prima in pittura e successivamente in Nuove Tecnologie per l’arte. Virtualità e realtà, presenza e assenza, tradizione e innovazione sono alcune delle coppie apparentemente antinomiche sulle quali si fonda la ricerca artistica condotta da Marco Mendeni. “Apparentemente”, poiché egli rimette in gioco i valori “tradizionali” in un’azione di decostruzione e decodificazione della simulazione che, come afferma Matteo Bittanti, negli scritti critici dedicati all’artista “rinuncia all’imperativo della rappresentazione per assumere nuove possibilità comunicative e dissimulanti. Le sue opere accostano e intrecciano in questo modo l’incorporeità delle costruzioni digitali alla fisicità dei supporti e dei luoghi che le accolgono, facendo di questa dicotomia il vettore del loro potenziale significativo. Il lavoro di Marco Mendeni è stato esposto a livello internazionale in diverse mostre, tra cui; Ende Tymes IV (New York U.S.A); Museo Pecci (Milano, Italia); Gamec (Bergamo Italia); Team Titanic (Berlino, Germania); MIA The Armory Center for the Arts (California, U.S.A); FILE (San Paolo, Brasile); Cultural Center of Novi Sad (Serbia); Athens SlingShot (Georgia, U.S.A); DigitalGraffiti ArtTechnology (Florida, U.S.A); Galleria Civica (Campione d’Italia, Italia); MART (Trento, Italia); Games That People Play (Brusseles, Belgio); Museo Civico di Monfalcone (Gorizia, Italia).