Mannat Gandotra – All of Civilisation on a Leaf

Informazioni Evento

Luogo
LUCE GALLERY
Largo Montebello 40, Torino, Italia
Date
Dal al

da martedì a venerdì, 11.00 - 18.30

Vernissage
28/11/2023

ore 18,30

Artisti
Mannat Gandotra
Uffici stampa
THE KNACK STUDIO
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Gandotra è un’artista indiana di base a Londra che, attraverso gesti spontanei, concepisce dipinti astratti lirici con pennellate visibili, linee distintive e una palette di colori vividi.

Comunicato stampa

Luce Gallery è lieta di annunciare la prima personale “All of Civilisation on a Leaf” di Mannat Gandotra che nelle sale della galleria a Torino, dal 28 novembre 2023 al 12 gennaio 2024, presenta una nuova serie di opere di grande formato.

Gandotra è un’artista indiana di base a Londra che, attraverso gesti spontanei, concepisce dipinti astratti lirici con pennellate visibili, linee distintive e una palette di colori vividi. Il suo lavoro è diaristico: visualizza le proprie esperienze personali e osservazioni percettive, infondendo uno spettro di sentimenti sulla tela. Se visti nell’insieme, i dipinti esposti cercano di investigare la complessità e l’intensità delle nostre emozioni avvolgendo l’osservatore in una seducente dissonanza di forma e pigmento.

Il titolo della mostra, All of Civilization on a Leaf, è preso a prestito da un dipinto realizzato da Gandotra ad inizio carriera, che sembra profondamente rilevante per questo corpus di lavori. Per la pittrice, queste parole agiscono come spunto ispirando forti composizioni visive che richiudono la vastità e le complessità della nostra esistenza umana, concentrate e distillate fino a trovare un osservatorio su un semplice foglio o, in questo caso, entro i confini della tela.

Crescendo come giardini selvaggi, le forme di Gandotra fioriscono nel caos, con colori che si sfidano per ottenere l’attenzione e linee che danzano su melodie silenziose. Le sue opere sembrano catturare momenti di pura opposizione, producendo parti uguali di creazione e distruzione, condensandosi ed espandendosi. Nella sua ricerca di ispirazione, è attratta da dettagli non convenzionali o elementi fuori posto, come un fiume che scorre arrestato da rocce sporgenti o venature di legno levigate interrotte da nodi bitorzoluti. Il suo obiettivo è sempre quello di guardare oltre la simmetria e la precisione della bellezza tradizionale, mirando invece a emulare ed enfatizzare i difetti imperfetti del nostro mondo. Per raggiungere ciò, dipinge in modo intuitivo permettendo alla fluidità del gesto pittorico e al colore di guidarla verso le composizioni, generando uno sforzo di collaborazione tra creazione e creatore. In studio, spesso lavora sui dipinti a gruppi contemporaneamente - come in questo caso - conferendo caratteristiche condivise simili a fratelli che condividono lo stesso grembo.

In Asking for a Stampede (2023), elementi rosa sgargiante, cobalto e arancio neon vorticano in un mare di forme chartreuse pallido e verde alga. La composizione si avvicina e si allontana da ogni lato e angolo, non offrendo un orientamento chiaro, concedendo all’osservatore la libertà di esplorare in qualsiasi direzione. Mentre l'occhio attraversa la tela, le sezioni più scure di colore foglia di tè intenso ci attirano più in profondità sotto la superficie, incoraggiando la contemplazione. Nel frattempo, macchie più luminose verde lime energizzano ed eccitano, sollevando il nostro sguardo sulla superficie poco profonda ed evocando un senso di anticipazione. In questa opera sono evidenti gli echi dell’armonia di Wassily Kandinsky e le forme di puro espressionismo di artisti come Lee Krasner. Nel complesso, questo dipinto rappresenta una tensione tra luce e buio, diafano e opaco, forse alludendo a un elemento in attesa del suo momento per eclissare rapidamente l'altro, come suggerisce il titolo. Tuttavia, come tutti i titoli dell’artista, non vuole essere narrativo o concettuale. Piuttosto lo paragona al modo in cui diamo un nome ai bambini, quando il nome di un individuo serve a identificarli, piuttosto che essere usato per definire o esprimere la loro intera storia.

La forza del lavoro di Gandotra si trova nel modo in cui comunica una genuina spontaneità manipolando abilmente forme, spessore della linea e colori opposti, per guidare l’osservatore verso emozioni rare e potenti che ricordano fugaci risate gioiose o un cuore innamorato palpitante.

 

La mostra sarà visibile anche on-line: www.lucegallery.com/video.php.

Mannat Gandotra (2001, Delhi, India) vive e lavora a Londra, Regno Unito. È una pittrice la cui ricerca è rivolta all’astrazione lirica. Osservatrice acuta, trae ispirazione dagli aspetti della sua vita quotidiana e dalla sua esperienza alla ricerca del non convenzionale per creare dipinti brillanti, emotivi e di colore saturo. A Londra, l’artista ha conseguito il BFA nel 2023 all’UCL Slade School of Fine Art e attualmente frequenta il Royal College of Art. Ha esposto in Inghilterra e negli Stati Uniti.