Mal d’arte. La donazione Maurizio Aiuto al Museo Castromediano
74 opere della Storia dell’arte in Terra d’Otranto dell’Otto e Novecento.
Comunicato stampa
Gioacchino Toma, Giuseppe Casciaro Eugenio Maccagnani, Antonio Bortone, Michele Massari, Antonio Massari, Geremia Re, Francesco Barbieri, Temistocle De Vitis, Edoardo De Candiae molti altri – ovvero alcuni tra i più importanti maestri della storia dell’arte in Terra d’Otranto dell’Otto e Novecento – sono protagonisti di una collezione che un anno fa è stata donata al Museo Castromediano. Il polo biblio-museale di Lecce è lieto di annunciare questa mostra che caratterizzerà la programmazione espositiva dell’estate 2021 con una speciale fruizione, esclusivamente serale (dalle 20 alle 24.00), mentre durante le ore diurne e pomeridiane il Museo continuerà ad essere hub per chi dovrà vaccinarsi, con la possibilità di visitare la collezione archeologica al piano terra e di assistere ai concerti di pianoforte promossi dall’associazione Mozart Italia. Un museo che “cura”, quindi, e che valorizza anche l’impegno di chi, come il collezionista Aiuto, eccentrico e visionario salentino morto due anni fa, ha raccolto centinaia di opere d’arte non per ossessione speculativa ma per una sete sincera di conoscenza. Prima della sua prematura scomparsa, d’intesa con la direzione del Polo biblio-museale di Lecce e le sue eredi, lo stesso collezionista ha destinato al Museo Castromediano 74 opere, tra sculture, dipinti e disegni di Stanislao Sidoti, Luigi Scorrano, Pietro Baffa, Giulio Pagliano, Gaetano Martinez, Raffaele Giurgola, Vincenzo Valente e altri maestri, tra cui quelli citati in apertura del comunicato.Siamo quindi molto grati alla moglie e alle figlie di Maurizio Aiuto per aver voluto rispettare le sue volontà e a Ilderosa Laudisa per il supporto durante le fasi di scelta delle opere e di accompagnamento in questo percorso.
La collezione – esposta interamente al pubblico nelle sale che prossimamente saranno destinate all’allestimento permanente Pinacoteca dell’Otto e Novecento – sarà pubblicata in un catalogo, edito per l’occasione, curato da Michele Afferri, Lorenzo Madaro e Brizia Minerva.
L’impegno di Aiuto conferma anche il senso di appartenenza degli amatori e dei collezionisti al Museo Castromediano, evidentemente considerato un riferimento per il territorio come spazio in cui conservare e valorizzare al meglio le opere d’arte.A livello curatoriale la mostra sarà allestita evidenziando l’ossessione che spinge i collezionisti ad accumulare opere di artisti diversi di diverse epoche, con scelte eterogenee legate soprattutto al territorio salentino.
Per Massimo Bray, assessore alla cultura della Regione Puglia,“Italo Calvino scrisse una volta che «la collezione nasce del bisogno di trasformare lo scorrere della propria esistenza in una serie di oggetti salvati dalla dispersione». Nella visione di questo grande intellettuale, dunque, il collezionista è investito da un ruolo persino salvi co, che è quello di sottrarre all’oblio e alla dimenticanza opere uniche e di pregio.Quando, poi, egli avverte la vocazione a condividere la sua passione, a metterla a disposizione della collettività, allora la sua missione si realizza nella sua forma più alta. È proprio questo il caso di Maurizio Aiuto, esperto e generoso collezionista leccese scomparso nel luglio del 2019”.
“Maurizio Aiuto– racconta Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce– considerava il Museo Castromediano come un luogo parte della sua vita, interpretando così lo spirito più autentico con cui questo museo è sorto: quello di essere espressione di una comunità, in grado di raccontarne attraverso le sue collezioni la storia e il sentire.Per questo, quando Maurizio mi comunicò il desiderio che parte della sua collezione venisse acquisita dal Museo Castromediano, mi apparve, per un collezionista del suo calibro, come l’esito naturale alla collocazione delle opere più amate, quelle inseguite, costate giorni, finanche mesi di lunghe ed estenuanti contrattazioni.Un patrimonio, quello del collezionismo privato, che le istituzioni devono contribuire a valorizzare, in quanto permette al pubblico di accedere ad una conoscenza più ampia della storia e delle vicende artistiche di un territorio, che altrimenti resterebbero difficilmente fruibili”.
Le opere accresceranno il già ricco patrimonio storico-artistico del Museo, consentendo ai visitatori di approfondire singole personalità e specifici momenti di una fase straordinario della cultura artistica salentina, in cui gli artisti viaggiavano e vivevano in stretta connessione con una temperie culturale nazionale ed europea. Le nuove generazioni hanno il diritto di conoscere la storia dell’arte salentina che il Museo con le mostre e le pubblicazioni editate sta cercando di divulgare anche oltre i perimetri degli addetti ai lavori.
La mostra sarà visitabile, così come il Museo con le sue collezioni, dal martedì alla domenica dalle ore 20.00 alle ore 24.00(chiuso il lunedì) con ingresso su prenotazione (app “IO PRENOTO” o telefonando al numero 0832.37.35.72). Le visite saranno suddivise in 4 turni (1° alle ore 20, il 2° alle ore 21 e il 3° alle 22 e il 4° alle 23).
Numero massimo di partecipanti per visita guidata: 10 persone.