Luca Vitone – Io Villa Adriana
La mostra Io, Villa Adriana, a cura di Anne Palopolie Andrea Bruciati, si dipana tra gli spazi fluidi del museo progettato da Zaha Hadid e la residenza dell’imperatore Adriano a Tivoli, in un continuo rimando tra i due luoghi.
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Informazioni
- Luogo: MAXXI - MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
- Indirizzo: Via Guido Reni 4a - Roma - Lazio
- Quando: dal 17/06/2021 - al 12/09/2021
- Vernissage: 17/06/2021
- Autori: Luca Vitone
- Curatori: Andrea Bruciati, Anne Palopoli
- Generi: arte contemporanea, personale
Comunicato stampa
Nel corso del suo fecondo percorso artistico Luca Vitone ha sempre fatto della complessa relazione con il luogo l’oggetto della sua ricerca. È ora la volta di Villa Adriana, nucleo dell’articolato progetto portato avanti in collaborazione tra il MAXXIMuseo nazionale delle arti del XXI secoloe l’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este.La mostra Io, Villa Adriana, a cura di Anne Palopolie Andrea Bruciati, si dipana tra gli spazi fluidi del museo progettato da Zaha Hadid e la residenza dell’imperatore Adriano a Tivoli, in un continuo rimando tra i due luoghi (dal 17 giugno al 12 settembre 2021)
Le opere a Villa Adriana sono dislocate invarie zone della residenza, come tracce del passaggio dell’artista. A partire da Ricondursi al luogo. Bussola, sette provini fotografici rappresentanti una bussola collocati nel percorso che conduce dai Mouseia alla Rocca Bruna. O Le cinque pietre di Davide, opera cheallude al racconto biblico di Davide e Golia. Adagiate su uno straccio e protette da un ombrello dai colori dell’arcobaleno, ne troviamo però solamente quattro,dal momento che la quinta fu usata proprio per colpire la fronte del gigante. Dagli interstizi della pavimentazione delle Piccole terme si sprigiona poi un inno alle muse composto da Mesomede di Creta, liberto dell’imperatore Adriano, mentre tutto intorno vediamo quelle che sembrano le tracce di un lavoro di ripulitura lasciato in sospeso dagli archeologi.Infine, da tre cannocchiali posti sulla terrazza della Torre di Roccabrunaè possibile osservare tre vedute di Roma. I cannocchiali “truccati” dalla mano dell’artista con diapositive montate sulla lente, dirigono l’attenzione su luoghi specifici della città tra rimandi pasoliniani e poetici .Dice Andrea Bruciati, direttore dell'Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d'Estee curatore della mostra: “Complesso archeologico di rara fascinazione, luogodell’immaginario per eccellenza della cultura del XX secolo, Villa Adrianasi proietta nel futuroinmodalitàvisionarie e germinali.Dobbiamo quindiriferircia una riflessione di Pier PaoloPasolini: la verità interanon è mai in un solo sogno ma in molti sogni. Le narrazioni si sovrappongono, conferendonuovo senso alle cose;in questa stratificazione risiedonoil significato profondo e al contempo la forza intrinsecadel lavoro diLuca Vitone e del progettoIo, Villa Adriana”.

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