Luca Trevisani – Glaucocamaleo

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO ALFIERI
Via dell’Ulivo 6, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
09/05/2014

ore 21.30

Biglietti

intero € 6.00 • ridotto € 5.00 per soci Unicoop Firenze e correntisti Banca di Cambiano

Artisti
Luca Trevisani
Uffici stampa
DAVIS & CO
Generi
serata - evento

Quelli della Compagnia – Fondazione Sistema Toscana e Museo Marino Marini presentano allo Spazio Alfieri (Firenze – via dell’Ulivo, 6) l’anteprima fiorentina di Glaucomaleo, film di Luca Trevisani, alla presenza dell’artista.

Comunicato stampa

Venerdì 9 maggio, alle ore 21.30, Quelli della Compagnia - Fondazione Sistema Toscana e Museo Marino Marini presentano allo Spazio Alfieri (Firenze - via dell’Ulivo, 6) l’anteprima fiorentina di GLAUCOCAMALEO, film di Luca Trevisani, alla presenza dell’artista.

Glaucocamaleo è una piattaforma progettuale in costante mutazione che Luca Trevisani (Verona, 1979) ha impostato da due anni e che è stata declinata al momento in tre varianti: un film, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2013, un libro Water Ikebana edito da Humboldt Books, e una grande videoinstallazione inaugurata lo scorso 22 marzo al Museo Marino Marini (aperta fino al 10 maggio).

Il progetto inedito presentato al Museo Marino Marini, per il ciclo EARLY ONE MORNING, a cura di Alberto Salvadori con Davide Giannella, si sviluppa su cinque schermi ed è stato prodotto e realizzato dalla Fondazione Marini di Firenze, OAC Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Studio Trevisani con Withstandfilms, 999films e Spazio. Il film ha ottenuto il Fondo Incoming di Toscana Film Commission.

GLAUCOCAMALEO
Film, 75 min. ITA, 2013

Dai tempi dei greci e dei latini, la statuaria serviva per esorcizzare la natura effimera delle cose, cioè la morte stessa.
GLAUCOCAMALEO è un film che, all’opposto, celebra la mutevolezza, e l’erosione dei confini tra le cose.

GLAUCOCAMALEO è una piattaforma progettuale. E’ un film che a sua volta genererà differenti declinazioni di uno stesso tema, è il punto di partenza, il presupposto, per dare sviluppo ad una ricerca incentrata sui passaggi di stato, sulla propensione al cambiamento, sulla commistione e la reciproca amplificazione tra i più diversi linguaggi progettuali, il cinema e l’arte contemporanea.
GLAUCOCAMALEO è un documentario di fantascienza. Parlando del futuro, ne racconta le forme embrionali riscontrabili nel presente. Il futuro è tra noi e il film lo descrive intersecando diverse fonti e diversi linguaggi.

L’acqua, e nello specifico uno dei suoi tre stati, quello ghiacciato, è al centro del film.
L’acqua ci mostra come stanno le cose, che niente è stabile, che il flusso del tempo e il logorio degli eventi ci forza ad aprirci al mondo.
L’acqua non è mai singolare, è plurale.
È una serie infinita di forme, relazioni e contenuti.

La voce narrante del film è quella di Kary Mullis, il più controverso tra gli scienziati contemporanei: premio Nobel per la chimica nel 1993, surfista senza tregua, ha più volte sostenuto che le sue scoperte sono state agevolate da un ampio uso di LSD, ha espresso grande scetticismo riguardo all’esistenza del riscaldamento globale così come ha affermato di essere stato rapito da esseri alieni.

La sua figura è stata di fondamentale ispirazione e consequenziale ai significati generati dal film stesso: l’immagine di uno scienziato da sempre in grado di assecondare la propria curiosità e le proprie ossesioni, un prometeo contemporaneo che mette in discussione gerarchie, valori e convenzioni comuni.

GLAUCOCAMALEO è il frutto di due anni di lavoro che hanno portato l’artista e la sua troupe a sondare e indagare differenti luoghi tra Italia, Europa e Stati Uniti. Dalla Casa Saldarini, simbolo dell’architettura radicale ed organica inserita nella maremma toscana, al ghiacciaio più grande d’Europa presso il passo del Furca (CH), Skagen in Danimarca, dove Mare del Nord e Mar Baltico si incontrano, sino alle spiagge di Newport Beach, residenza di Kary Mullis.

Luca Trevisani artista visivo attivo tra l'Italia e la Germania. Nei suoi lavori niente è stabile. "Non so se si tratti di lotta con il disequilibrio, forse di stadi di definizione. Di certo la salvezza non è nella forma chiusa delle cose. Dobbiamo arrenderci al logorio delle cose. È meglio dimenticarsi i confini tra le singole opere, come i confini tra i singoli pensieri, non esistono più immagini, ma solo catene di immagini." Trevisani ha esposto in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero, tra i quali: Macro Roma, Magasin Grenoble, Mart Rovereto, Biennale d’Architettura Venezia, Museion Bolzano, MOT Tokyo, Daimler Kunstsammlung Berlino, CCA Antratx Mallorca, Giò Marconi Milano, Pinksummer Genova, MAMbo Bologna, Mehdi Chouakri Berlino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino. Ha pubblicato The effort took ist tools (Argobooks, Berlino 2008) e Luca Trevisani (Silvana editoriale, Milano 2009). Dal 2010 gestisce la piattaforma editoriale latecomerforerunner.blogspot.com.