Lorenzo Lotto – Vincere il Tempo
“Vincere il Tempo. I collezionisti: la passione per l’arte e il dono alla città” – allestimento temporaneo dell’Accademia Carrara di Bergamo che riunisce al Palazzo della Ragione di Bergamo Alta la selezione maggiore delle sue raccolte mentre la monumentale sede neoclassica del Museo è in restauro – ospita Lorenzo Lotto presentando al pubblico tutte le opere del maestro conservate nella Pinacoteca, organizzando visite guidate gratuite e invitando a riscoprire gli itinerari tra i capolavori dell’artista che punteggiano il territorio.
Comunicato stampa
A Bergamo è “l’Estate di Lorenzo Lotto”, con la proposta dell’Accademia Carrara di riscoprire, dalle collezioni del museo ai percorsi in città e in provincia, i colori e la luce del periodo più felice e sereno della carriera, e probabilmente anche della vita, del pittore.
Dal 26 giugno al 25 settembre 2011, “Vincere il Tempo. I collezionisti: la passione per l’arte e il dono alla città” - allestimento temporaneo dell’Accademia Carrara di Bergamo che riunisce al Palazzo della Ragione di Bergamo Alta la selezione maggiore delle sue raccolte mentre la monumentale sede neoclassica del Museo è in restauro - ospita Lorenzo Lotto presentando al pubblico tutte le opere del maestro conservate nella Pinacoteca, organizzando visite guidate gratuite e invitando a riscoprire gli itinerari tra i capolavori dell’artista che punteggiano il territorio.
Bergamo, infatti, ha un significato particolare nella parabola artistica e personale del pittore, perché in questa città il “genio inquieto del Rinascimento” visse invece un periodo di serenità esistenziale e professionale.
Lotto soggiornò a Bergamo dal 1513 al 1525, incontrando il favore incontrastato di committenti generosi, libero di lasciar spaziare la sua creatività in un ambiente in cui, anche umanamente, si trovava a proprio agio.
Uno stato d’animo che si rispecchia nei colori vivaci e brillanti, nelle “invenzioni”, nel gusto per la luce, nell’indipendenza dalle regole e nella galleria umanissima di umori e “caratteri” presenti nelle numerose opere realizzate per la città e per il territorio (molte delle quali oggi disseminate nei musei di tutto il mondo), dai ritratti alle pale d’altare fino ai cicli di affreschi.
A cominciare proprio dalle opere custodite all’Accademia Carrara. Per tutta l’estate, a Palazzo della Ragione si potranno ammirare due capolavori della ritrattistica del periodo bergamasco, quali il giovanile “Ritratto di giovinetto” e il “Ritratto di Lucina Brembati”, celebre non solo per l’indagine sul volto della donna, lontano da ogni intento di idealizzazione, ma anche per il carattere sottilmente allusivo dei dettagli e per la luna che costruisce nel fondo un curioso rebus sul nome della dama.
L’originalità e la grazia con cui Lotto narra la storia sacra si rivela, poi, nella strabiliante ricchezza del colore delle “Nozze mistiche di Santa Caterina” o nella luce e nella tensione drammatica che pervadono le tre tavole che costituivano la predella della grande “Pala Martinengo”, raffiguranti il “Martirio di S. Stefano”, la “Deposizione di Cristo” e il “Miracolo di S. Domenico”.
Tre opere, queste ultime, che oggi si possono godere nelle loro vibranti cromie grazie al recente restauro effettuato grazie al contributo del Credito Bergamasco, che prosegue nel suo impegno nell’ambito della conservazione finanziando anche l’intervento sulla tela con la “Sacra Famiglia e Santa Caterina” che presto farà ritorno al Palazzo della Ragione, completando l’esposizione delle opere lottesche di proprietà dell’Accademia Carrara.
E per chi volesse sapere di più delle opere di Lotto, e più in generale sui capolavori esposti nella mostra “Vincere il Tempo”, che per tutta l’estate proporrà al pubblico davvero il meglio delle proprie raccolte, con la presenza di capolavori assoluti della storia dell’arte, da Pisanello a Foppa, da Bellini (presente con ben tre opere) a Moroni, da Canaletto a Guardi, l’Accademia Carrara organizza un calendario di visite guidate gratuite, anche in lingua straniera (su prenotazione al tel. 035.218041 o 035.399677, gruppi fino a massimo 25 persone):
9 luglio, ore 10 (in lingua inglese)
16 luglio, ore 10 (in italiano)
23 luglio, ore 10 (in lingua inglese)
13 agosto, ore 10 (in lingua inglese)
26 agosto, ore 10 (in italiano)
Gli itinerari sul territorio
Dall’Accademia Carrara - Palazzo della Ragione, l’invito è poi a percorrere l’itinerario tra i capolavori di Lorenzo Lotto che si sviluppa, nel giro di pochi chilometri, nelle chiese cittadine, per poi proseguire in provincia.
In città:
Si può cominciare, proprio dietro il Palazzo della Ragione, con le splendide tarsie disegnate da Lotto ed eseguite dal maestro intagliatore G. Francesco Capoferri, per la Basilica di Santa Maria Maggiore.
Scendendo per via Porta Dipinta, si incontra la chiesa S. Michele al Pozzo Bianco che ospita gli affreschi eseguiti da Lotto con le Storie della Vergine. Nei pressi della chiesa era la casa di Lorenzo Lotto.
Scendendo lungo via Pignolo, si può far tappa al Museo Diocesano Adriano Bernareggi, dove è custodita “La Trinità”, e alla chiesa di S. Bernardino per ammirare, sull’altare maggiore, la Pala di San Bernardino, con il famoso angelo “scrivano”.
All’incrocio tra via Pignolo e via Tasso, nella chiesa di S. Spirito, splende la pala raffigurante “Madonna in trono e Santi”. Risalendo via Tasso, si raggiunge Largo Belotti, su cui si affaccia la chiesa di S. Bartolomeo dove si può ammirare la grandiosa Pala Martinengo, l’opera che segna nel 1513 l’arrivo di Lotto a Bergamo,
Per completare l’itinerario cittadino, si percorre via XX Settembre e poi si sale per via S. Alessandro, fino alla chiesa di Sant’Alessandro in Colonna dove si trova la delicata tempera del “Compianto su Cristo morto”.
In provincia:
Seguendo la direzione per la Valle Brembana è d’obbligo una sosta prima nella parrocchiale di Ponteranica, per una visita al polittico in cui Lotto dipinse quell’angelo annunciante in rosa che è divenuto una vera e propria “icona” della sua pittura, quindi nella parrocchiale di Sedrina che ospita la pala con la “Madonna in gloria e Santi”, l’ultima opera eseguita per la bergamasca.
In Val Cavallina, invece, gli affreschi dell’oratorio Suardi di Trescore Balneario rappresentano, per ampiezza e complessità di tematiche, una delle opere più significative del percorso artistico di Lotto: celebre la grande figura del Cristo-vite, che campeggia sulla parete dove l’artista narra, con il gusto del racconto popolare e della sacra rappresentazione, gli episodi della vita di S. Barbara. Proseguendo fino alla chiesa di S. Giorgio a Credaro si può visitare la cappella affrescata dal pittore con una bella Natività, ma anche l’affresco raffigurante “S. Giorgio che uccide il drago”.
Ultima tappa sulle orme di Lorenzo Lotto è la splendida “Assunzione della Vergine” custodita nella parrocchiale di Celana di Caprino Bergamasco, nella zona collinare della Val San Martino.