Le donne di Koké
Una serata dedicata alla fuga in Polinesia del pittore Paul Gauguin. La conferenza spettacolo dell’antropologo Duccio Canestrini si intitola “Le donne di Koké”: con musiche polinesiane, quadri, e foto d’epoca.
Comunicato stampa
Le donne di Koké
Al Mart una nuova conferenza-spettacolo di Duccio Canestrini che prende spunto dalla
grande mostra “La Rivoluzione dello Sguardo”. L’antropologo racconterà Paul Gauguin
e la Polinesia, con l’aiuto di quadri, musiche e fotografie d’epoca. Rovereto, sala
conferenze del Mart, 16 luglio ore 21. Ingresso libero.
Dopo “Antropologia di uno scandalo”, la conferenza-spettacolo in cui Duccio
Canestrini aveva ripercorso la storia esemplare di “L’Origine du Monde” di Gustave
Courbet, è Gauguin e il quadro “Femmes de Tahiti” (1891) al centro di un secondo
appuntamento per approfondire i temi della grande mostra “La Rivoluzione dello
Sguardo”, che propone al Mart, fino al 24 luglio, i capolavori impressionisti e postimpressionisti
del Musée d’Orsay di Parigi. “Le donne di Kokè”, questo il titolo
dell’evento, si terrà a Rovereto, nella Sala conferenze del Mart, il 16 luglio alle ore 21.
L’ingresso è libero.
Anche in questa occasione, Canestrini presenterà una serata che è più uno spettacolo
che una conferenza. Sul palco si alterneranno immagini e musiche, alcune delle quali
raccolte proprio alle isole Marchesi, in Polinesia, dove Gauguin scelse di vivere i suoi
ultimi anni.
La storia è quella di un agente di cambio alla borsa di Parigi che molla tutto per andare
nei mari del Sud, dove prenderà il nome di Koké. Laggiù, a lezione di mitologia dai
Maori, si riscoprirà selvaggio tra i selvaggi e metterà su tela le donne indigene incontrate.
La fuga, l’esotismo, le amanti e i tormenti di un eccellente disertore, ma anche i guai con
l’amministrazione coloniale e le malattie lo porteranno alla tomba, nel 1903, sull’isola di
Hiva Oa. Kokè è naturalmente Paul Gauguin. Attingendo al prezioso diario illustrato
lasciato dall’artista, Canestrini ricostruirà non solo l’esotismo, ma anche la nostalgia e un
forte imperativo etico, che emerge chiaro e sconcertante negli scritti di Gauguin.
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Duccio Canestrini è docente di Antropologia e di Cinema e Fotografia al Campus
universitario di Lucca. E’ autore di libri come Turpi tropici (Zelig), Andare a quel paese
(Feltrinelli), Trofei di viaggio (Bollati Boringhieri), I misteri del monte di Venere (Rizzoli).
Il quadro di Gauguin “Femmes de Tahiti” (1891) è esposto al Mart di Rovereto fino al
24 luglio 2011, nell’ambito della mostra “La rivoluzione dello sguardo. Capolavori
impressionisti e post-impressionisti dal Musée d’Orsay”.
Con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Trento e Rovereto.
In collaborazione con: Aria - Associazione per la ricerca interiore