La forza delle immagini
60 autori dagli anni venti a oggi mostrano con oltre 100 opere – alcune costituite da decine di scatti – il dirompente potere espressivo del linguaggio fotografico nei suoi molteplici significati.
Comunicato stampa
La Fondazione MAST presenta una nuova mostra tratta dalla propria collezione di fotografia industriale.
60 autori dagli anni venti a oggi mostrano con oltre 100 opere - alcune costituite da decine di scatti - il dirompente potere espressivo del linguaggio fotografico nei suoi molteplici significati.
La mostra, curata da Urs Stahel, raccoglie una vastissima selezione di scatti provenienti dal mondo della produzione, una pletora di impressioni, un profluvio di visioni dell'industria pesante e di quella meccanica, della digitalizzazione, della società usa e getta.
Lo sguardo di oltre sessanta fotografi ci conduce attraverso il regno della produzione e del consumo, aiutandoci a sviluppare nuove modalità di visione. L’esposizione mette a fuoco gli ambienti che caratterizzano il sistema industriale e tecnologico, tocca questioni chiave di natura sociale, politica, collettiva ma, più che i fatti puri e semplici, le immagini cercano di raffigurare nessi e riferimenti articolati, profondi, presentando all'osservatore realtà complesse, che determinano anche un coinvolgimento emotivo e sensoriale. L'universo iconografico dell'industria e del lavoro, della fabbrica e della società cui questa mostra dà vita è permeato dall'idea della pluridimensionalità: molti livelli diversi e linee temporali che corrono parallele o si incrociano.
La mostra, che resterà aperta sino al 24 settembre, propone le opere di fotografi e artisti tra cui Berenice Abbott, Richard Avedon, Margaret Bourke-White, Thomas Demand, Simone Demandt, Jim Goldberg, Hiroko Komatsu, Germaine Krull, Catherine Leutenegger, Edgar Martins, Rémy Markowitsch, Richards Misrach, Jules Spinatsch, Edward Steichen, Thomas Struth, Shomei Tomatsu, Marion Post Wolcott e molti altri.