Irene Fenara – Blinds and other Cloudings

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO LEONARDO
via della Liberazione 16/a, 20124 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì, 10:00 - 18:00

Vernissage
02/10/2018

ore 18 su invito

Artisti
Irene Fenara
Generi
arte contemporanea, personale

UNA è lieta di presentare la mostra personale di Irene Fenara: Blinds and other Cloudings, terzo appuntamento del programma espositivo annuale in collaborazione con Spazio Leonardo, il nuovo contenitore di Leonardo Assicurazioni – Generali Milano Liberazione.

Comunicato stampa

UNA è lieta di presentare la mostra personale di Irene Fenara: Blinds and other Cloudings, terzo appuntamento del programma espositivo annuale in collaborazione con Spazio Leonardo, il nuovo contenitore di Leonardo Assicurazioni - Generali Milano Liberazione.

Per questa mostra, concepita per la gallery di Spazio Leonardo, Irene Fenara prosegue la sua ricerca sull'estetica della supervisione e del controllo, presentando una selezione di immagini provenienti da videocamere di sorveglianza salvate dal flusso continuo che le cancella ogni 24 ore, sottolineando il contrasto tra un’attività fortemente funzionale e un’estetica altrettanto potente. L'interesse di Irene si concentra, in particolare, su immagini soggette a offuscamenti della visione, dove l’annebbiamento della vista e la cecità dei dispositivi mettono in dubbio l’essenza dell’immagine stessa.

In occasione della mostra, verrà prodotto un catalogo con un testo critico di Francesco Zanot e le installation view del progetto site-specific.

"Il lavoro di Irene Fenara investiga il gesto che sta alla base di ogni operazione fotografica: il guardare. In particolare osserva, investiga e interpreta il modo in cui guardano le macchine. Sono centiania gli sguardi meccanici davanti ai quali passiamo ogni giorno. Irene Fenara qui si concentra sulle telecamere di sorveglianza. Dispositivi introdotti e diffusi per ragioni di controllo e sicurezza, ovvero per proteggerci dagli altri, innescano a loro volta una serie di insicurezze. Le immagini che mostrano spesso non sono chiare, sporcate da una serie di errori, come un ostacolo davanti all’obiettivo, un difetto di risoluzione o un’evidente alterazione cromatica. Proprio come i nostri occhi, (ri)vedono e trasformano la realtà, catapultandoci in un universo alternativo e misterioso”.

Francesco Zanot