Highlights / Visions

Informazioni Evento

Luogo
MAXXI - MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Via Guido Reni 4a, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

11.00 – 19.00 (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica)
11.00 – 22.00 (sabato) giorni di chiusura: chiuso il lunedì, il 1 maggio e il 25 dicembre

Vernissage
10/03/2016

ore 19,30 su invito

Biglietti

Intero € 10 Ridotto € 8 per tutti i minori di 30 anni; per gruppi a partire da 15 persone e categorie convenzionate; giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida; tesserati FAI – Fondo Ambiente Italiano; possessori biglietto d’ingresso Museo Ebraico di Roma; dipendenti Enel e un accompagnatore, dietro presentazione del badge aziendale e di un documento di riconoscimento valido. Ridotto € 4 a studente (oltre i 14 anni) per gruppi classe (scuole secondarie di secondo grado) che acquistano le attività educative;

Artisti
Luca Vitone, Michelangelo Pistoletto, Franz West, Chen Zhen, Sou Fujimoto, Paolo Soleri
Generi
arte contemporanea, collettiva

Un dialogo aperto tra opere selezionate di artisti e architetti italiani e internazionali presenti nella collezione del MAXXI intorno al tema della visione.

Comunicato stampa

HIGHLIGHTS / VISIONS
Sou Fujimoto, Michelangelo Pistoletto, Paolo Soleri, Luca Vitone
Franz West e Chen Zhen

Come cambia la nostra visione del mondo grazie alle percezioni, intuizioni e utopie di artisti e architetti

11 marzo – 4 giugno 2016

www.fondazionemaxxi.it

Roma 10 marzo 2016. Visionari, anticipatori, geniali, destabilizzanti, gli artisti e gli architetti contemporanei con il loro modo assolutamente personale di guardare e interpretare la realtà sono in grado di spostare il nostro punto di vista e di condurci a una conoscenza più profonda di quello che ci circonda.

Alla capacità di osservare il reale e trasfigurarlo in una dimensione soggettiva, ossia alla visione di sei tra artisti e architetti italiani e internazionali, Sou Fujimoto, Michelangelo Pistoletto, Paolo Soleri, Luca Vitone, Franz West e Chen Zhen, il MAXXI dedica la mostra HIGHLIGHTS/ VISIONS (11 marzo – 4 giugno 2016).

Gli artisti e architetti in mostra traggono ispirazione da una continua necessità di trasformazione, le loro poetiche seppur differenti, hanno in comune la tensione verso una realtà rinnovata, in cui Natura e artificio convivono in armonia. Partendo da una percezione, con il sostegno della scienza, della tecnologia, dell’arte, della cultura e della politica, modificano il modo di vedere, sentire e interpretare la realtà.
Sou Fujimoto nei suoi progetti realizza un sistema spaziale artificiale che mutua forme e funzioni dalla Natura: in mostra Energy Forest, una stazione per il rifornimento energetico a forma di foresta, un grande albero su i cui rami si muovono e interagiscono persone, veicoli e animali in un flusso continuo di energia. Una idea di realtà prossima fondata su tecnologia e tradizione, passato e futuro.

Di Michelangelo Pistoletto viene esposto Quadro di fili elettrici opera in cui la luce diventa elemento capace di sublimare la realtà e di attribuire qualità estetiche anche ai materiali più poveri. Dal prelievo dalla realtà di oggetti comuni, installati ed esposti in modo inusuale, nasce dunque una visione inedita e straniante.

L’architetto immaginifico Paolo Soleri ha pensato la città come organismo coerente, frutto dell’integrazione fra uomo, ambiente costruito, natura e tecnologia. In mostra Space IV in cui la sua visione partendo da una critica del presente, giunge alla compenetrazione di architettura ed ecologia, alla base della progettazione e della realizzazione dell’eco-città.

Luca Vitone nell’opera Sonorizzare il luogo (Grand Tour) utilizza la musica come espressione della sua visione: da 21 casse di legno ognuna con una apertura che riproduce la silhouette di una regione italiana, fuoriescono canzoni delle tradizioni musicali regionali che stimolano a una riflessione sulla natura, anche emotiva, dell’identità collettiva e delle tradizioni popolari.

L’opera Un-interrupted voice di Chen Zhen è un tamburo realizzato con una pelle animale montata su una sedia: progettato dall’artista come mezzo di interazione con il pubblico, questo oggetto assume una dimensione quasi rituale in cui attraverso il suono e l’azione fisica, la persone recuperano l’equilibrio psico-fisico in una sorta di auto guarigione. Afflitto da una grave malattia, Chen Zhen restituisce la sua personale esperienza a una dimensione universale, unendo il mondo fisico e quello spirituale.

Diwans di Franz West ci invita infine a prendere parte al mondo di idee espresse dalle opere, innescando una relazione che le attiva, sia fisicamente, vista la possibilità di sedersi sulle sue sedie e divani, sia mentalmente coinvolgendo il nostro sguardo nell’osservare ciò che ci circonda.