Here There and Far

Informazioni Evento

Luogo
UPLOAD ART PROJECT
Via Del Suffragio 24, Trento, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
27/03/2014

ore 18

Artisti
Thomas Ruff, Alessandro Piangiamore, Tacita Dean, Silvia Giambrone, David Simpson, Victor Man, Roland Flexner, Ishiuchi Miyako
Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra collettiva

Comunicato stampa

“Per contemplare il paesaggio più meraviglioso del mondo bisogna arrivare all’ultimo piano della Torre della Vittoria, a Chitor. C’è là una terrazza circolare che permette di dominare tutto l’orizzonte. Una scala a chiocciola porta alla terrazza, ma solo s’arrischia a salire chi non crede nella favola, la quale dice così: Sulla scala della Torre della Vittoria abita dal principio dei tempi l’ A Bao A Qu , sensibile ai valori delle anime umane. Vive in stato letargico, sul primo gradino, e solo fruisce di vita cosciente quando qualcuno sale la scala. La vibrazione della persona che s’avvicina gl’infonde vita, e una luce interiore si insinua in lui. Nello stesso tempo, il suo corpo e la sua pelle quasi traslucida cominciano a muoversi. Quando qualcuno s’avvia per la scala, l’ A Bao A Qu si mette quasi ai calcagni del visitatore e sale afferrandosi all’orlo dei gradini, scavati e consunti dai piedi di generazioni di pellegrini. A ogni gradino il suo colore s’intensifica, la sua forma si perfeziona, e la luce che irraggia si fa ogni volta più brillante. Testimone della sua sensibilità è il fatto che raggiunge l’ultimo gradino, e la sua forma perfetta, solo quando chi sale è un essere evoluto spiritualmente. Altrimenti resta come paralizzato prima di arrivare, col suo corpo incompleto, il suo colore indefinito, la sua luce vacillante. L’ A Bao A Qu soffre quando non può formarsi interamente, e il suo lamento è un rumore appena percettibile, simile al fruscio della seta. Ma quando l’uomo o la donna che lo resuscitano sono pieni di purezza, allora può giungere all’ultimo scalino, ormai completamente formato e irradiando una viva luce azzurra. Il suo ritorno alla vita è molto breve, poiché, andando via il pellegrino, l’ A Bao A Qu rotola e cade fino al gradino iniziale, dove ormai spento e simile a una lamina dai contorni vaghi, aspetta il visitatore successivo. Si può vederlo bene solo quando arriva a metà della scala, dove i prolungamenti del suo corpo, che in guisa di piccole braccia l’aiutano a salire, si definiscono con chiarezza. C’è chi dice che guarda con tutto il corpo, e che al tatto ricorda la pelle della pesca.”

Da Jorge Luis Borges, Manuale di zoologia fantastica, Einaudi 1962