Hamza Halloubi – How Far is Far?
La mostra nasce in occasione di una residenza presso Casa Morra e presenta per la prima volta in Italia alcuni lavori video dell’artista.
Comunicato stampa
Mercoledì 5 luglio 2017 alle ore 19.00, negli spazi del Museo Hermann Nitsch, inaugura How Far is Far?, mostra personale di Hamza Halloubi, a cura di Alessandra Troncone. La mostra nasce in occasione di una residenza presso Casa Morra e presenta per la prima volta in Italia alcuni lavori video dell’artista.
La ricerca di Hamza Halloubi (Tangeri, 1982; vive a Bruxelles) si muove tra la narrazione personale e quella storica, utilizzando il video come mezzo espressivo fluido, capace di condensare il reale in immagini e storie che oscillano tra il fatto reale e la finzione poetica. Nelle sue opere, temi di grande complessità quali l’esilio, i silenzi storici, i rapporti tra arte e dimensione politica, sono declinati in una chiave del tutto personale, che ne lascia intuire la densità senza tuttavia proiettarli in primo piano. Elemento costante è la sensazione di “qualcosa che manca” che dà vita ad atmosfere sospese, mentre la voce dell’artista ci accompagna in racconti dove memorie personali, fatti storici e domande esistenziali si mescolano in un’unica narrazione.
La mostra è appositamente concepita per gli spazi del Museo Hermann Nitsch e presenta lavori più vecchi insieme a quelli più recenti. Tutto il progetto è strutturato sulla polarità tra staticità e movimento, orizzontalità e verticalità, creando una nuova e unica immagine. Tra i video presenti in mostra, To Leave (2011), silenzioso racconto di una partenza ambientato a Tangeri, città natale dell’artista, e Letter to Aura (2012), anch’esso girato in Marocco, nel quale la vista di un muro dalla finestra di casa è il punto di partenza per una riflessione sull’emigrazione e le limitazioni alla libertà di circolazione.
Hamza Halloubi (Tangeri, 1982) ha studiato a La Cambre di Bruxelles, dove attualmente vive. È stato in residenza presso la Rijksakademie van beeldende kunsten di Amsterdam (2015-2017). Tra gli spazi che hanno ospitato sue mostre personali vi sono il Museum De Pont di Tilburg, c-o-m-p-o-s-i-t-e a Bruxelles, KIOSK a Gent, il BOZAR- Palais des Beaux-Arts a Bruxelles. Tra le collettive, ha partecipato alla Marrakech Biennale 5 (2014), alla Thessaloniki Biennial (2015), alla mostra Close-Up presso l’EYE Filmmuseum di Amsterdam (2016), alla mostra In the Belly of the Whale presso il Witte de With a Rotterdam (2016)