Gianluigi Bellucci – Materie del segnare

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO7 IT - SPAZIO ARTE
Via Pennina 19, Rieti, Italia
Date
Dal al

ven-sab ore 18-20; dom ore 11-13 oppure su appuntamento

Vernissage
19/01/2013

ore 18.30

Artisti
Gianluigi Bellucci
Curatori
Barbara Pavan, Luca Arnaudo
Generi
arte contemporanea, personale
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Consapevole prosecutore di una linea nobile dell’arte che in Italia ha tra i suoi più recenti e importanti referenti nomi come quelli di Emilio Scanavino, Guido Strazza, Giulia Napoleone, Bellucci presenta nella personale di Rieti una serie di opere realizzate appositamente per l’occasione, esemplari del rigore del percorso sin qui compiuto.’ (Luca Arnaudo)

Comunicato stampa

Studio7 Arte Contemporanea, Via Pennina 19, Rieti, apre il nuovo anno con una mostra prestigiosa; si inaugura infatti sabato 19 gennaio 2013, alle ore 18.30, MATERIE DEL SEGNARE, la mostra personale di Gianluigi Bellucci, a cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan.

‘Sviluppatasi a partire da una pratica rigorosa delle tecniche d’incisione, l’arte di Gianluigi Bellucci è venuta definendo negli ultimi anni un personale spazio di rigorosa libertà dove grafica, pittura e scultura si fanno insieme levatrici di un segno che parte dalla materia per stabilire nuove dimensioni percettive e organizzative dell’immagine. Il ricorso alla carta, in particolare, rileva per le inedite possibilità di ridefinizione del supporto come soggetto stesso dell’opera che l’artista ha intravisto, ora traversando con tratto delicato le superfici nella costruzione di raffinate astrazioni compositive, ora frangendo e reimpastando la polpa di cellulosa con inserti metallici in un ricercare tagliente quanto poetico di un segno che sappia e possa durare. Consapevole prosecutore di una linea nobile dell’arte che in Italia ha tra i suoi più recenti e importanti referenti nomi come quelli di Emilio Scanavino, Guido Strazza, Giulia Napoleone, Bellucci presenta nella personale di Rieti una serie di opere realizzate appositamente per l’occasione, esemplari del rigore del percorso sin qui compiuto.’ (Luca Arnaudo)