Gaël Bourmaud – Sortir du cadre
Per la personale alla Galleria Marelia, Gaël Bourmaud ha preparato nuovi lavori, tutti votati al minimalismo più rigoroso e severo. La cura maniacale nella realizzazione di ogni pezzo, l’essenzialità, la sobrietà cromatica sono le cifre stilistiche che lo contraddistinguono.
Comunicato stampa
Nato nel 1975 a L’Isle Adam (Francia) e vissuto a lungo in prossimità di Auvers-sur-Oise, l’artista Gaël Bourmaud è giovanissimo quando scopre, in modo del tutto naturale, l’opera di Vincent Van Gogh. Il suo interesse per la pittura olandese lo conduce nel 1985 nei Paesi Bassi dove conosce il gruppo De Stjil e resta affascinato dall’arte geometrica. Il grande desiderio di seguire la carriera artistica viene rafforzato nel 1991 dall’incontro con André François, pittore di origini ungheresi stabilitosi nella zona. Dal 1996 studia arti plastiche all’Università di Parigi VIII e in questo periodo conosce il pittore e scultore giapponese Satoru Sato che lo inizia alla scultura monumentale. Da quest’incontro nasce un rapporto di profonda amicizia e stima che, nel 1998, porta Satoru Sato a selezionare Gaël Bourmaud per il Salon Grands et Jeunes d’Aujourd’hui, nella sezione Arte Geometrica e Minimalista. In quest’occasione Gaël Bourmaud espone per la prima volta i suoi lavori « hors-cadre » (fuori cornice).
Dopo la laurea in Arti Plastiche, nel 1999 Gaël Bourmaud si trasferisce a Granada (Spagna) per studiare l’arte moresca. Nel 2000, dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti, torna in Francia per dedicarsi esclusivamente e professionalmente all’arte. Ritrova Satoru Sato che lo presenta a Carmelo Arden Quin, artista e poeta uruguayano, co-fondatore del Movimento Madi à Buenos Aires nel 1946. Conosce inoltre Bolivar, altro artista uruguayano, grande artefice del dinamismo del Movimento Madi al quale anche Bourmaud aderirà. Nello stesso anno entra in contatto con altri importanti artisti dell’arte costruita quali Carlos Cruz Diez, Luis Tomasello, Garcia Rossi … Nel 2003 espone per la prima volta con il Movimento Madi e lo stesso anno si trasferisce in Argentina, a La Plata. Nella « città quadrata » l’artista approfondisce le ricerche sulla forma base del suo lavoro, il quadrato, appunto. Vi soggiorna spesso, finché nel 2005 si sposta a Buenos Aires dove fa conoscenza con Martin Blaszko e Julio Le Parc. Da allora Gaël Bourmaud si divide tra la regione parigina e Buenos Aires, dove espone regolarmente.
Per la personale alla Galleria Marelia, Gaël Bourmaud ha preparato nuovi lavori, tutti votati al minimalismo più rigoroso e severo. La cura maniacale nella realizzazione di ogni pezzo, l’essenzialità, la sobrietà cromatica sono le cifre stilistiche che lo contraddistinguono.