Francesca Pasquali – A me gli occhi

Informazioni Evento

Luogo
COLOSSI ARTE CONTEMPORANEA
Corsia Gambero 12/13, Brescia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
03/03/2012

ore 17

Artisti
Francesca Pasquali
Curatori
Ilaria Bignotti
Generi
arte contemporanea, personale

A me gli occhi, come suggerisce il titolo dell’esposizione, così ci chiedono le sue opere seducenti ed enigmatiche, realizzate con una solerte cura dei materiali e con un’innata capacità di intrecciarli, assemblarli, comporli e disporli nello spazio dato, unendo alla grande perizia tecnica acquisita in lunghi anni di ricerche e sperimentazioni, un’irrefrenabile fantasia creativa e linguistica.

Comunicato stampa

Sabato 3 marzo, una seconda mostra monografica inaugura la stagione primaverile, dedicata ad una giovane e già affermata artista, Francesca Pasquali.
A me gli occhi, come suggerisce il titolo dell’esposizione, così ci chiedono le sue opere seducenti ed enigmatiche, realizzate con una solerte cura dei materiali e con un’innata capacità di intrecciarli, assemblarli, comporli e disporli nello spazio dato, unendo alla grande perizia tecnica acquisita in lunghi anni di ricerche e sperimentazioni, un’irrefrenabile fantasia creativa e linguistica.
Classe 1980, bolognese, fin dagli anni dell’Accademia di Belle Arti a Bologna Francesca Pasquali espone in mostre collettive e personali, vincendo nel tempo importanti premi internazionali e spesso lavorando su grandi progetti pubblici: tra cui ricordiamo nel 2010 il Premio Arti Visive San Fedele, Milano (selezionata) e il Premio Arte Laguna (vincitrice), nel 2009 il TALENT PRIZE (vincitrice), nel 2008 il Premio Internazionale ARTEINGENUA (selezionata), nel 2006 il PREMIO DAMS (finalista).
Dalle semplici cannucce colorate alle gommepiume, dai palloncini agli elastici, dagli espansi al neoprene… Francesca Pasquali utilizza prevalentemente materiali polimerici industriali, anche di scarto, tessendoli e componendoli in maglie cangianti, in pattern mutevoli offerti al nostro sguardo, ai nostri occhi: i materiali utilizzati diventano infatti elementi di una sintassi visiva, alfabeti di un gioco creativo dalle regole molto più serie di quanto possa sembrare, creando opere impossibili da oltre-passare, opere che richiedono attenzione, che dicono “a me gli occhi, guardami”.
Così confermano anche i titoli dei suoi lavori, a volte allusivi e ironici, altre destinati a dichiarare, da subito, il materiale utilizzato. È il caso delle opere chiamate Straws_Cannucce che in questa mostra costituiscono anche il principale percorso, senza escludere tuttavia altri lavori creati con materiali insoliti: sapientemente disposte dall’artista, infatti, le sue cannucce vivacemente colorate, o elegantemente monocrome, diventano moduli elementari assemblati, di-segnati in un unicum visivo che si configura soltanto attraverso la messa a fuoco, le facoltà percettive e organizzative dello sguardo dello spettatore.
Eppure, dietro l’apparente artificio della sua ricerca, è lo studio attento delle trame della natura, dalla conformazione dell’occhio di un insetto, all’ingrandimento di uno stelo erboso, complice il microscopio, alla ricerca di quel segreto costruirsi delle cose secondo leggi eterne e naturali.
Da qui il trait d’union con le ricerche degli anni Sessanta, cinetiche e programmate, particolarmente attente alle relazioni tra natura e artificio, tra immagine e percezione: la relazione dell’opera con lo spazio è infatti fondamentale e da sempre presente anche nel linguaggio della giovane artista bolognese, unitamente all’interazione richiesta-imposta allo spettatore, o meglio sarebbe dire al fruitore, riprendendo un termine appunto molto usato negli anni Sessanta, quando il pubblico iniziava ad essere coinvolto in prima persona dagli artisti attenti a stimolarne le esigenze fisiche, sensoriali, cognitive ed emotive, inseguendo l’idea di un’estetica che fosse etica, e viceversa.
Presentandosi come rigorosa monografica, la mostra che dedichiamo a Francesca Pasquali si presenta quale interessante appuntamento per collezionisti e addetti ai lavori, completandosi, come è nostra tradizione, con un catalogo attentamente studiato al fine di leggere nel modo più approfondito possibile la ricerca dell’artista, unitamente alla presenza di testi critici e biografici a cura di Ilaria Bignotti.

A noi gli occhi, dunque, diciamo con Francesca Pasquali: seguiteci….