Franca Pisani – Secret Gardens

Informazioni Evento

Luogo
SALA IGNAZIO CERIO
Piazzetta Ignazio Cerio , Capri, Italia
Date
Dal al
Vernissage
03/09/2022

ore 18.30

Artisti
Franca Pisani
Curatori
Marina Guida
Generi
arte contemporanea, personale
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Un corpus di cento opere, in gran parte inedite e realizzate appositamente per questa occasione espositiva, dove il linguaggio della pittura e della scultura traggono ispirazione da quello della scienza.

Comunicato stampa

Apre sabato 3 settembre 2022 alle ore 18.30 per la prima volta a Capri il grande progetto site- specific dell’artista Franca Pisani dal titolo “Secret Gardens”.
Un corpus di cento opere, in gran parte inedite e realizzate appositamente per questa occasione espositiva, dove il linguaggio della pittura e della scultura traggono ispirazione da quello della scienza.

Curata da Marina Guida ed esposta presso il Museo del Centro Caprense Ignazio Cerio a Capri, che conserva fossili, invertebrati marini, manufatti preistorici e reperti archeologici dall’isola, la mostra presenta un allestimento particolarmente suggestivo a cura di Marzia Spatafora.

Un progetto tra arte e scienza che indaga l’importanza e la bellezza delle alghe.
Le tele di varie dimensioni saranno poste in dialogo con gli esemplari di alghe marine della collezione algologica di Oronzo Gabriele Costa (1787-1867) acquisita oltre un secolo e mezzo fa da Ignazio Cerio ed esposte per la prima volta nelle sale del Museo.

La terrazza del Museo, situato all'interno del trecentesco Palazzo Cerio, sulla Piazzetta di Capri, prospicente il campanile, ospiterà un’installazione scultorea, formata da una foresta di alberi di castagno con inserti in onice e marmo pregiato.

Franca Pisani ha selezionato e riprodotto per questo progetto 300 specie di alghe di tutto il mondo, studiandone le proprietà e l'azione. Tra queste ritroviamo:

La Linoporella capriotica, un’alga verde fossile risalente al Cretaceo inferiore (circa 135 Milioni di anni fa), rinvenuta a Capri dal geologo tedesco Paul Oppenheim (1863-1934) nel 1889 nella zona di Tragara. Il materiale originario andò disperso ma nel 2005 l’alga fu ritrovata presso la grotta del Bue Marino di Caterola da Filippo Barattolo, docente di Paleontologia presso l’Università di Napoli Federico II, e descritta insieme a Roberta Romano.
La Pterocladia pinnata. Caratteristica di questa specie è quella di assorbire i metalli pesanti, quali, cadmio, rame, nichel, ferro che provengono da liquami industriali, liquami domestici non trattati, scarichi di automobili.
La Zostera marina, non un’alga ma una vera pianta acquatica, tra le sue foglie ospita grappoli con chicchi commestibili, ha un elevato potenziale nutritivo.
Lo Spirografo Marino (Sabella spallanzanii) filtra il fitoplancton e zooplancton in sospensione nell’acqua, sembra un bellissimo fiore, un vegetale e invece è un animale acquatico.
La Monetina di Mare (Halimeda tuna). Questa specie è capace di produrre in modo autonomo (fotosintesi) sostanze organiche, è soprannominata, fico d’india marino, perché somiglia in miniatura ad esso. Per l’alto contenuto di minerali e proteine di cui è portatrice viene anche usata per l’alimentazione animale.
L’Udotea desfontainii, contribuisce alla produzione di sedimenti, che possono agevolare la barriere coralline nella loro crescita, perché aumenta i nutrienti dei sedimenti stessi.
Le alghe rosse, o Rhodophyta (dal greco antico ῥόδον (rodon), “rosso”, e φυτόν (phyton), “pianta”, sono uno dei gruppi più antichi di alghe eucariotiche che contiene oltre 7000 specie attualmente riconosciute. Le alghe rosse si trovano in tutte le regioni del mondo e crescono attaccate al fondo o ad altre superfici dure. Sono pascolate da erbivori come pesci, crostacei, vermi e gasteropodi. Si trovano spesso a profondità maggiori rispetto ad altre alghe.

Le alghe, in quanto produttrici di ossigeno, sono utili e benefiche per gli esseri marini e terrestri, vengono utilizzate attualmente nell'industria come validi sostitute delle plastiche, oltre ad essere degli eccezionali filtri marini.

Scrive la curatrice Marina Guida: “Pisani intreccia l'arte pittorica con il mondo scientifico. Nei suoi lavori, realizzati con fibre e pigmenti naturali, netti contrasti cromatici e forme essenziali si alternano con rigore in un susseguirsi di immagini a "senso doppio", dove in ogni significato se ne nasconde un altro. Immaginato ed immaginario. Onirico ed ambientale. Le opere realizzate dall'artista, ritraggono dei veri e propri paesaggi, dove al posto di piante e strade troviamo alghe immerse in un meraviglioso ambiente acquatico. Le opere si offrono ai nostri occhi come paesaggi nuovi e spettacolari, nascosti e sconosciuti all'uomo, eppure reali e complessi”.

«Le alghe – sostiene Franca Pisani – sono fluttuanti esseri viventi, la bellezza di una creazione silente, la perfetta imperfezione dell'universo. Penso alle distese di queste specie come a grandi colline delle profondità, ma anche a giardini segreti e dei porti e delle rive dove il passaggio dell’Uomo ha lasciato un segno sulla Natura così come il segno graffia da sempre la mia arte... le alghe, presenza misteriosa, sono speranza di vita per le creature dell’acqua, dell’aria e della terra e lo saranno sempre più in futuro». Ancora una volta, l’aiuto per la vita sulla terra, arriverà dal mare.

Il progetto, promosso dal Centro Caprense Ignazio Cerio di Capri, e patrocinato dalla Città di Capri, vuole ricordare la figura di Ignazio Cerio (1940-1921) ad un secolo dalla sua morte ed il suo contributo agli studi geologici, paleontologici e preistorici sull’isola di Capri.

La mostra è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Capri, e sarà visitabile fino all’8 ottobre 2022.