Emilio Alberti – Acqua
Con la mostra di Emilio Alberti si apre il calendario degli eventi del Centro Civico Fabio Casartelli.
Comunicato stampa
Con la mostra di Emilio Alberti si apre il calendario degli eventi del Centro Civico Fabio Casartelli. L’Amministrazione Comunale di Albese con Cassano ha scelto di ospitare le opere di questo artista comasco riconosciuto a livello internazionale per la loro peculiarità, Alberti sviluppa una ricerca originale intorno al tema dell’acqua, argomento sul quale si fonda il Museo Etnografico e dell’Acqua che nel Centro Civico ha sede e che ospita l’esposizione.
La mostra “Acqua” è stata recentemente allestita a Palazzo Pretorio di Chiavenna e in precedenza le opere di Alberti sono state esposte al Broletto a Como, al Castello di San Pelagio presso Padova, a Palazzo Ducale di Revere, Mantova, alla Fondazione Extrafid di Lugano. Mostre ogni volta rinnovate e arricchite di nuovi spunti e sollecitazioni.
L'acqua di Emilio Alberti è sorgente di vita, elemento di purificazione o di rigenerazione. Elemento primordiale, costitutivo simbolico delle origini del mondo, sostanza genitrice e veicolo di trasformazione, la cui superficie separa il cielo dalle profondità abissali. Ora specchio immobile, riflettente come lo stagno di Narciso, ora flutto tumultuoso e violento, causa di naufragio.
Forse perché tutti nasciamo dall’acqua, nel liquido amniotico in cui fluttuiamo all’inizio della vita; o forse perché i primi esseri viventi, organismi unicellulari, si svilupparono nell’acqua; o perché l’acqua ritorna come elemento simbolico nei miti di fondazione del mondo. Qualunque sia la ragione, nell’acqua continua a vivere un’energia creativa ancestrale. I suoi aspetti, le sue nature, nutrono l'immaginazione, penetrano il mistero dell'esistenza ispirando la narrazione letteraria, la creazione artistica, la speculazione filosofica.
Emilio Alberti ne racconta la storia: fatta di cascate impetuose, di piccoli sassi gettati in laghi quieti, di rimbalzi di gocce e di vortici, di tempesta e di calma.
Questa personale mette in mostra una serie di lavori nei quali si riconosce ancora una volta l’inconfondibile mano dell’artista e l’originalità della sua ricerca sull’interazione tra i materiali. Dalla bidimensionalità della tela dipinta si spinge verso il rilievo della scultura con l’utilizzo di stucchi e di alluminio. L’effetto è quello del colore che si apre per lasciar spazio alla materia che a sua volta entra in dialogo con la luce e i suoi bagliori metallici. L’acqua, soggetto delle opere, viene rappresentata con un sapiente uso della materia pittorica, quasi a svelare i segreti degli elementi racchiusi nella trasparenza di una goccia.
Nello spirito del Museo Etnografico e dell’Acqua la mostra di Emilio Alberti si incentra oltre che sull’acqua anche sul territorio, con una dedica simbolica al libro di Benedetto Giovio “Le fontane dei dintorni di Como. Carmi” del 1529, che viene stralciato nelle schede esposte in mostra.
MUSEO ETNOGRAFICO E DELL’ACQUA, CENTRO CIVICO via Roma 23, 22032 Albese con Cassano CO
Inaugurazione Sabato 25 gennaio 2020 alle ore 16.00 con intermezzo musicale al pianoforte
Orari: Da martedì a venerdì 16.00/18.00 - sabato e domenica 10.00/12.00 - 16.00/18.00 INGRESSO LIBERO - Dal 25 Gennaio al 23 Febbraio 2020
Info: [email protected] Tel: 031426122 int.3
EMILIO ALBERTI
La sua ricerca attraversa la pittura, la scultura e l’installazione. Esordisce nel 1976 ad Art Basel. Al suo attivo un’ampia attività espositiva con mostre personali e significative presenze in rassegne internazionali di rilievo tra cui ART BASEL 1976, '77, '78 e '82. SCULTURA, Rotonda di via Besana, Milano, 1979. "Italian Contemporary Art", Kyoto, 1989. Celebrazione di Piero della Francesca, New York, Buenos Aires, Firenze, Roma, Urbino. ARTEXPO, New York, 1994. Biennale di Ankara, 2005.Particolarmente significative alcune personali: Castello di Carpi a cura del Centro Documentazione Arte Contemporanea, 1989. Galleria Schubert, Milano, 1991 a cura di Pierre Restany. Installazione allo Studio Marconi, Milano, 1992. Ex Chiesa di S.Pietro in Atrio, Como, a cura di G.Seveso e A.Longatti, 1993 e Mostra Antologica, 2011. Palazzo Millepini, Asiago a cura dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, 2012. Castello di San Pelagio, Padova, 2013. Palazzo Ducale di Revere (Mantova), 2016.
È fondamentale nel 1991 l’incontro con il critico d’arte Pierre Restany. Il suo percorso artistico è caratterizzato dalla contaminazione di linguaggi diversi e differenti espressioni artistiche. Collabora spesso con poeti, musicisti e artisti di altre discipline. La continua ricerca e sperimentazione lo portano ad elaborare una tecnica personale fatta di stucchi e lamina di alluminio.
Nel maggio 2018 viene inaugurato un suo murale in ceramica simbolo di pace a Dongo nei pressi del luogo dove avvenne la fucilazione dei gerarchi fascisti nel 1945.
Nel 2019, anno delle celebrazioni leonardesche, la personale "Acqua - Omaggio a Leonardo” a Palazzo Pretorio di Chiavenna (Sondrio).
Ulteriori informazioni sul sito www.emilioalberti.it