Elisabetta Di Sopra – Il limite

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Piazza San Marco (entrata dal Museo Civico Correr), Venezia, Italia
Date
Dal al

Tutti i giorni dalle 11.00 alle 17.00

Vernissage
15/07/2021

ore 12

Biglietti

Biglietto integrato piazza San Marco Gratuito per i residenti nel comune di Venezia

Artisti
Elisabetta di Sopra
Generi
arte contemporanea, personale
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Video-installazione di Elisabetta Di Sopra.

Comunicato stampa

“Il limite”, inteso come linea e disegno: ma “il limite” è soprattutto l’elemento necessario cui deve ricorrere la nostra percezione visiva per cogliere le forme”. Così Daniele Ferrara, Direttore regionale dei Musei del Veneto, presentando IL LIMITE, la videoinstallazione di Elisabetta Di Sopra che da giovedì 15 luglio sarà visibile all'interno del Museo Archeologico in Piazza San Marco a Venezia. “Tre monitor presentano in movimento il corpo nudo della modella ritratta dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia: un’immagine viva accanto a opere del passato immobili, ma vive nell’immaginario e nelle emozioni dei visitatori che le osservano”, conferma la Direttrice del Museo Nicoletta Giordani. “Nel caso specifico di Elisabetta Di Sopra si tratta di un esempio particolarmente calzante perché ritorna effettivamente nei luoghi della formazione: un’aula dove si svolge l’insegnamento di Anatomia Artistica diventa il luogo della messa in scena per una lezione animata solo dalle lente movenze di una modella in posa, la cosiddetta ‘modella vivente’ che si distingue dagli altri modelli ‘non viventi’ rappresentati dai gessi, copie di capolavori dell’arte del passato, collocati in quei medesimi spazi, imitando i quali ci si educava alle arti. L’anatomia artistica è una disciplina antica, non meno dell’imitatio o della mimesis, disciplina che può suonare desueta considerando l’attenzione contemporanea ai nuovi media e l’emancipazione da aspetti più tradizionali delle arti”. La certezza viene da Riccardo Caldura, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Perché, nell'occasione, attraverso la Di Sopra che ha progettato l'opera -una nuova tappa di una ricerca tesa a cogliere l'aspetto minimale ma straordinario comunque presente nella quotidianità- rievocando il suo percorso didattico e realizzandola nei luoghi dove il divenire artistico si replica ormai da secoli, le istituzioni veneziane coinvolte hanno deciso di proseguire scambiandosi esperienze, presenze e costruendo possibili eventi comuni. Superando un altro limite, quello della difficoltà a dialogare in una città che per la sua storia e la sua cultura porta più ad accontentarsi del proprio specifico piuttosto che tendere alla compartecipazione dell'offerta e quindi della conoscenza.

Biografia

Elisabetta di Sopra è nata a Pordenone nel 1969; vive e lavora a Venezia.
Laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, è stata curatrice per diversi anni del concorso di video-arte Maurizio Cosua all’interno del Festival Francesco Pasinetti di Venezia. È socia dell’Archivio Carlo Montanaro alla Fabbrica del Vedere e docente all’Università Ca’ Foscari nel Master di Fine Arts in Filmmaking dove collabora anche per lo Short Film Festival nella promozione della videoarte italiana. La sua ricerca artistica si focalizza sull’impiego del video con una narrazione caratterizzata da azioni semplici ed incisive che mettono in luce le dinamiche psicologiche sottese alla vita quotidiana, alle relazioni familiari, al corpo femminile e ai ruoli sociali. Il corpo, che parla attraverso gesti minimali, è alla base del suo lavoro, diventando metafora del nostro essere al mondo.
Numerose sono le sue partecipazioni a mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero.